Louis era visibilmente stordito.
Non sa cosa sia successo in quel lasso di tempo ma appena ha aperto gli occhi si è ritrovato in un luogo che non ha mai visto.
Era sdraiato su una superficie morbida ed i muri che lo circondano sono fatti di pietra.
Harry: Louis! Come ti senti?
Louis si voltò e vide che Harry sta intingendo un panno nell'acqua fredda e dopo poco iniziò a tamponargli la fronte.
Louis: non lo so, sento solo la testa girare.....aspetta....ma...io non so se quello che sto pensando sia frutto della mia immaginazione, un sogno o la realtà ma se sono qui, sulla terra ferma e credo a casa tua questo significa che....
Harry non ebbe il tempo di parlare perché la curiosità, l'ansia e magari anche l'entusiasmo per Louis era troppo, così sbirciò sotto la coperta che gli copriva il corpo e sbiancò.
Louis: oddio è tutto vero! Ho le gambe! Come è possibile?
Harry: Non ne ho idea, sono sorpreso quanto te....Per fortuna stai bene, ho avuto una gran paura quando sei svenuto.
Louis: non preoccuparti, questa è una delle cose più belle che mi sia mai capitata in tutta la mia vita, ovviamente dopo di te!
Louis è paralizzato dalle sensazioni che prova in quel momento, felicità e amore puro. Harry si alzò di scatto quando Louis volle alzarsi, le gambe di Louis inizialmente barcollarono e gli toccò appoggiarsi al tavolino al centro della stanza ma dopo circa un minuto riesce già a fare qualche passo. Louis è rosso come un pomodoro e alcune goccioline di sudore gli colano dai lati della testa, lasciando Harry imbarazzato nel vederlo completamente nudo
Harry: non vorrei sembrare sgarbato ma ti sarei grato se ti coprissi, non mi vorrei approfittare di te
Louis guardò in basso e sorride mostrando tutti i denti.
Louis: ora ho un pene anche io!
Harry: ehm......sì hai un pene! Aspetta un attimo
Harry raggiunse l'armadio e ne tirò fuori una maglietta bianca, un paio di pantaloni di una tuta e dei boxer
Harry: mettiteli! C'è un bagno lì
Harry gli indicò la porta lì vicino e Louis si infilò dentro mettendosi quello che Harry gli aveva dato.
E quando uscì Harry si dovette trattenere a fatica dal non scoppiare a ridere per com'era conciato Louis : i pantaloni erano larghi e gli scendevano fino a terra e la maglietta gli faceva quasi da vestito.
Louis: perché ridi?
Harry: non immaginavo che fossi così basso da umano, sei così buffo....e nano!
Louis: fanculo!
Harry si mise a ridere sonoramente mentre Louis incrociò le braccia offeso prima di mettersi a sorridere e a scuotere la testa mentre si rendeva conto che nella casa c'era silenzio.
Louis: ma siamo da soli?
Harry smise di ridere e lo guardò.
Harry: siamo da soli, mia sorella è uscita con Niall e mio nonno preferisce stare al faro a controllare tutto
Louis: i tuoi genitori sono fuori anche loro?
Harry si pietrificò a quelle parole e strinse i pugni mentre si sedette sul letto
Louis si maledisse.
L'aveva rifatto.
Aveva fatto una cazzata.
Come sempre.
Louis: scusami....l'ho rifatto!
Harry: i miei genitori sono morti quando io e Gemma eravamo piccoli....un maledetto incidente stradale ce li ha portati via!
Una lacrima rigò il viso di Harry e Louis si sentì in colpa per avergli fatto tornare alla mente quei ricordi dolorosi
Louis: mi...mi dispiace...ti chiedo scusa...non lo sapevo...
Harry: non...non importa tranquillo
Louis: so come ci si sente...mio padre è morto quando ero piccolo...una barca l'ha schiacciato mentre tentava di salvarmi
Harry: capisco
Louis non si trattenne e abbracciò Harry e sorrise quando quest'ultimo ricambiò.
Non volò neanche una mosca.
Solo il silenzio.Angolo autrice
Oggi altro capitolo triste
Vi sono mancati? Immagino di no
E ora?
Che accadrà?
Alla prossima!
STAI LEGGENDO
I Thought It Was A Legend {Larry Stylinson}
FantastikLouis è un tritone che odia le regole e ama trasgredirle Harry è il nipote del guardiano del faro dell'isola di Eroda che sogna tutt'altro. Possono due mondi così diversi incontrarsi e unirsi in qualcosa di indissolubile?