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Leila era innamorata. La stanza era bellissima, almeno secondo lei, lo era.

Le pareti erano di un profondo colore marrone scuro, e c'era un divano di fronte al camino con dei cuscini color smeraldo. Rivolse la sua attenzione al letto matrimoniale, che aveva lo stesso colore marrone scuro delle pareti, e le lenzuola erano di quel meraviglioso verde smeraldo. E, naturalmente, c'erano anche le solite cose della camera da letto, come gli armadi, ma non le importava molto di quelli al momento.

Notò un'altra porta dall'altro lato della stanza, che si rivelò essere il bagno. Andava bene, un bagno normale, niente di che. Lei ne era felice.

Quando uscì dal bagno, notò il giovane Black che si stava guardando intorno nella camera da letto.

"Ha un aspetto fantastico, vero?" Chiese la ragazza, offrendogli un sorriso e cercando di alleggerire l'atmosfera iniziando una conversazione.

"Beh, ho visto di meglio, ma va bene, suppongo".

La Tassorosso non riuscì a trattenere il piccolo broncio che apparve sulle sue labbra. Non era la risposta che sperava.

Regulus aprì la porta del bagno, diede una rapida occhiata all'interno e poi la richiuse.

Leila stava per chiedergli qualcos'altro, ma appena aprì la bocca, Regulusla batté.

"Vado a cercare Blaise. Tornerò più tardi", la guardò con un'espressione illeggibile, poi, come se niente fosse, lasciò la stanza.

Il cuore di Leila affondò. Si accasciò sul divano con un sospiro, nascondendo il viso tra le mani.

"Rilassati", si disse. "Andrà tutto bene. Se n'è andato solo per assicurarsi che il suo migliore amico stia bene, non ha niente a che fare con te".

Si alzò, poi scese nella Sala Comune, scoprendo che era vuota. Sospirò, poi uscì.

"Te ne vai così presto?" Sentì.

Voltandosi, vide che la vecchia signora le stava sorridendo dal ritratto, era sola in quel momento.

"Sì", Leila le mandò un debole sorriso, scrollando le spalle.

"Non preoccuparti, bambina. Andrà tutto bene".

"Lo spero."

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Leila stava cercando un nuovo libro da leggere nella Biblioteca quando si scontrò accidentalmente con qualcuno.

"Oh, colpa mia. Scusa", guardò la persona scusandosi.

"No, è stata colpa mia".

Hermione Granger le sorrise, tenendo un libro tra le mani. La tassorosso la guardò negli occhi, che sembravano... Diciamo solo che erano tristi.

"Ehi, stai bene?"

"No", disse Hermione con una risatina leggera. "Ma lo sarò. Grazie, comunque. Leila, giusto?"

"Sì", annuì lei, un po' sorpresa che il Grifondoro sapesse chi era.

"Bene, Leila, ora dovrei andare, ma grazie ancora. Sono sicura che ci vedremo presto".

Lei annuì di nuovo, sorridendo calorosamente alla ragazza, salutandola. Quell'incontro le migliorò decisamente la giornata.

Seguito da qualche altro minuto di navigazione, trovò finalmente un libro che suscitò il suo interesse. Dopo aver finito nella Biblioteca, uscì con l'intenzione di leggere all'aria aperta, ma poi vide Blaise e Regulus che parlavano. Si fermò rapidamente, sperando che Blaise non la notasse.

"Lila!"

Grande! Ora, cosa devo fare?

Non poteva semplicemente andarsene, sarebbe stato scortese. Erano anche abbastanza vicini, non poteva far finta di non averlo sentito.

Chiudendo gli occhi, si girò e forzò un sorriso sulle labbra.

"Ciao, Blaise".

Lui le si avvicinò e le diede un grande abbraccio mentre lei faceva del suo meglio per non incrociare lo sguardo di Regulus.

"Come sta il tuo nuovo compagno?" Chiese lei, staccandosi.

"Un po' difficile, a essere onesti" ridacchiò Blaise. "Ma troveremo una soluzione".

"Fantastico!" Lei sorrise, reagendo un po' più velocemente di quanto avrebbe fatto una persona normale. "Scusa, ma devo correre in Biblioteca, devo riprendere un libro".

Ha alzato il libro che aveva in mano come prova, quello che aveva appena preso in prestito un paio di minuti fa.

"Perché sei venuta fuori, allora?" Blaise la fissò con un'espressione confusa sul volto.

Oh, tè freddo al miele e zucchero.

"Io, uh... mi sono dimenticata".

Grande, Leila. Ovviamente non riesci a inventarti una bugia credibile.

Dette accidentalmente un'occhiata dietro Blaise, i suoi occhi incontrarono quelli di Black, che stava in piedi con le braccia incrociate, un ampio sorriso sulle labbra.

La ragazza si morse il labbro inferiore e gettò uno sguardo a terra, sentendosi imbarazzata.

"Ok, beh, ciao."

Girò sui tacchi, tornando di corsa dentro. Li sentì ridere leggermente e poté sentire le sue guance riscaldarsi.

Oh, quanto mi piace rendermi completamente ridicola. Avrei dovuto rimanere dentro.

Si affrettò a tornare alla loro nuova Sala Comune e disse la parola d'ordine per entrare, poi corse su per le scale e si diresse verso la sua, beh, la loro camera da letto.

La ragazza si chiuse la porta alle spalle, poi posò il libro sul tavolino tra il divano e il camino.

Si sedette, guardando il fuoco che ardeva nel caminetto e si addormentò completamente.

Dopo Merlino sa quanto tempo, sentì qualcuno bussare alla porta. Sapeva che non era lui, lui non avrebbe bussato, era anche la sua stanza, dopo tutto.

Si alzò e aprì la porta, vedendo la sua migliore amica in piedi fuori.

"Ehi, Rose".

"Ehi, sono venuta a prenderti, stiamo andando a pranzo".

Lei annuì, poi si diressero verso la Sala Grande.


I want to marry you- Regulus BlackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora