𝑁𝑖𝑛𝑒

2.1K 75 19
                                    

Ieri io e Cosmary abbiamo discusso per quasi un'ora,si è lamentata che in questi giorni non le ho chiamato e ha insinuato che ci fosse un'altra.
Alla fine abbiamo,anzi ha deciso Cosmary,di voler fare una pausa.
Io ho risposto con un semplice 'ok' e credo che questa cosa l'ha fatta ancora più incazzare.

Appena abbiamo finito la chiamata,Dafne mi ha mandato un messaggio dicendo che lei stava bene e sembra che il suo ragazzo ci abbia creduto alla bugia che gli ha detto.
Ritornando all'argomento 'Cosmary' i miei mi amici mi hanno insultato in tutti i modi possibili, soprattutto Luigi.
Hanno detto che dovevo lasciarla e che ho fatto la cosa sbagliata a iniziare una pausa.

In questo momento io e Dafne stiamo percorrendo una piccola stradina che porta a queste vecchie case, chiamate popolari.
Questa parte di Amalfi è meravigliosa,questo posto ha anche un pezzo di campagna.
Vedendo il paesaggio, sicuramente ci vivranno tutti gli anziani che vogliono concludere la loro vita in pace.
"Quindi è qui che vive tua nonna?"le domando,con un leggero fiatone.
La ragazza annuisce.

"Quando ero piccola stavo qui letteralmente tutti i giorni.
Giocavo con i nipoti di questi anziani,aiutavo mia nonna a fare le faccende di casa... insomma per me è una seconda casa"mi racconta la ragazza,con il sorriso stampato sul volto.
"E perché non sei più venuta?"
Ho leggermente azzardato a fare questa domanda,ma ormai il danno è fatto.

"Marco non voleva,si rompeva le palle di stare in casa con un anziano"
Ancora non so perché Dafne stia insieme a questo,in poche parole non le fa fare nulla.
Dopo altri dieci minuti di camminata, finalmente siamo arrivati.
"Eccoci qui"
La casa è molto vecchia però questi vasi di fiori poggiati sui davanzali,la rende ancora più carina.
A fianco dell'abitazione c'è un piccolo giardino e un orto.
In questo pezzo d'erba troneggia un albero pieno di limoni.
"Tra poco saranno pronti per essere raccolti,vieni andiamo"Dafne prende dalla tasca un mazzo di chiavi.
Con una apre il cancelletto e con un'altra il portone.

"Stai attento in qualche scalino si scivola"mi avverte la ragazza, iniziando a salire.
Finiamo di salire,Dafne prende dalla tasca un mazzo di chiavi.
Ne prende una e apre la porta.
"Ciao nonna"la ragazza entra in casa e io la seguo.
Entriamo in salotto e c'è una donna anziana seduta su una poltrona,ha in mano un gomitolo e due ferri.
Mi appoggio allo stipite della porta e guardo Dafne avvicinarsi a sua nonna.

La donna la guarda stranita.
"Nonna,sono io"Dafne si abbassa e poggia le mani sulle sue gambe.
"Sei Antonella?"le chiede l'anziana, continuando a fare il suo lavoro a maglia.
"No nonna Antonella è mia madre,io sono tua nipote"
"Ho una nipote?"l'anziana è sempre più confusa.
"Sì nonna, sono tua nipote e mi chiamo Dafne"i suoi occhi si fanno lucidi.

La donna si gira verso di me e sorride.
"Lui chi è?"
"È un mio amico,si chiama Alessandro ma si fa chiamare Alex"spiega Dafne alla nonna.
"Piacere signora"faccio un leggero inchino e sorrido, mostrando le mie fossette.

[...]
"È da circa tre anni che soffre di Alzheimer"dice Dafne appena usciamo di casa.
"Mi dispiace,deve essere stata dura per la vostra famiglia"
"Ha iniziato a soffrirne quando è morto mio nonno.
I dottori dicono che potrebbe non farcela, è molto anziana e..."istintivamente prendo la mano e la accarezzo.
"Andrà tutto bene Dafne,da quello che ho visto tua nonna è molto forte"la tranquillizzo

"Hai ragione,da giovane era parecchio cazzuta"aggiunge lei ridacchiando.
Dalla borsa prende il suo amato pacchetto.
Prende una sigaretta e la accende.
Stranamente questa è la prima che fuma,in tutta la giornata.
"Andiamo,ti porto in un altro posto"la ragazza mi prende la mano.
E le mie guance diventano rosse e ad un tratto inizio a sentire caldo, potrebbe anche essere il clima di questo fine giugno ma questo caldo non è per l'estate.

"Dove?"le domando,con curiosità
"Adesso vedi"risponde lei con un sorrisetto furbo.
Iniziamo a percorrere i vari vicoletti presenti in questo paese,ho perso anche il conto di quante persone abbiano salutato Dafne oppure le hanno chiesto dove fosse finito il suo fidanzato.
Essere conosciuto da tutti ha dei pro e dei contro.

Finalmente arriviamo al posto di Dafne.
C'è un pontile molto lungo fatto in legno.
Poi ci sono barche vicine alla piattaforma oppure che partono per chissà dove.
"Il porto di Amalfi è uno dei miei posti preferiti,ci vengono solo i marinai"
Ci sediamo sul pontile e la vista,devo dire, è meravigliosa.
Barche che ritornano qui.
Barche che arrivano a toccare l'orizzonte del mare.
Barche che poi spariscono appena girano dietro lo scoglio.

"Credo che il marinaio sia il lavoro migliore del mondo"la ragazza si accende la seconda sigaretta della giornata.
"Puoi scappare in qualsiasi momento con la tua barca"Dafne ha gli occhi fissi sull' orizzonte del mare.
"Puoi dirlo forte..."annuisco,mentre osservo un marinaio che sta slegando il cordone che tiene la barca.
"Sai Alex,non sono mai stata fuori dai confini di Napoli"
"Sul serio?"le chiedo, particolarmente scioccato
"Mh-mh non sono mai stata a Roma oppure a Firenze"fa spallucce e i suoi occhi verde incrociano i miei di un marrone normale.

"Colpa di Marco e dei miei genitori"
"Puoi andarci di nascosto"le consiglio.
La ragazza abbassa il capo e subito lo rialza.
"Alex vuoi fare una pazzia insieme a me?"mi chiede Dafne sorridendo.
"Dimmi che tipo di pazzia"
"Vuoi partire adesso, proprio in questo preciso momento,per andare a Roma?

☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎☁︎
Le cose si fanno interessanti!
Alex accetterà questa pazzia?Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
Comunque spero che questa storia vi stia piacendo.

Giulia 💛

«𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟»𝑨𝒍𝒆𝒙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora