𝐹𝑖𝑓𝑡𝑒𝑒𝑛

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Spalanco gli occhi e la gola diventa secca.
No non può essere, mi sta prendendo per il culo.
"È...uno scherzo vero?"le domando con una leggera risata nervosa.
Fa di no con la testa e le lacrime scendono copiose.
"È di Marco?"le chiedo stupidamente
Ma perché le sto ponendo queste domande?Il mio cervello è andato in tilt,non ci sto capendo più nulla.

"Sì... è successo due settimane fa,mi ha obbligata a farlo senza preservativo"
Quanto gli tirerei un pugno in faccia.
La ragazza si butta tra le mie braccia e scoppia a piangere.
Le accarezzo la schiena e le do qualche bacio sulla testa.
"Shhh"le sussurro all'orecchio e la ragazza inizia a calmarsi.
"Alex... perfavore aiutami"dice con un filo di voce e mi stringe ancora di più.
"Io questo bambino non lo voglio,non voglio avere un figlio con Marco"mi stringe la maglia,sembra quasi che me la stia strappando.

Ci stacchiamo e i suoi occhioni verdi,pieni di lacrime scrutano i miei.
"Se non vuoi questo bambino devi abortire, Marco e nemmeno i tuoi genitori possono vietarlo.
Il corpo è tuo e spettano a te le decisioni"con un dito le accarezzo le labbra e la guardo intensamente.
"Se dovessi abortire i miei e Marco si arrabbierebbero,loro sono letteralmente contro l'aborto"dice a testa bassa.
Dalla tasca prende il suo amato pacchetto Marlboro e accende una sigaretta,con mano tremante.
Fa il primo tiro e butta la testa all'indietro.
"Puoi abortire di nascosto"
"E dopo come faccio?"mi domanda,mentre butta un po' di cenere a terra.

"Scappiamo insieme,ci trasferiamo a Londra.
Sono stato lì per un qualche anno ho lavorato come barista e fattorino di deliveroo.
Conosco molto bene il posto"
Scappiamo insieme,l'ho veramente detto?
È veramente uscito dalla mia bocca?
"S-scappiamo insieme?balbetta lei,sul suo viso si forma un gran sorriso.
"Sì,prendiamo un po' di soldi e poi potremmo scappare"

"Oddio sì!"esclama e lei si butta di nuovo tra le mie braccia.
Le do qualche bacio sulla guancia e lei mi accarezza i capelli.
Ci stacchiamo dall'abbraccio.
"Potremmo andare anche adesso in ospedale"Dafne rivolge uno sguardo verso la sua pancia e le da un piccola carezza.
"Sei sicura?Nel senso,se non ti senti pronta..."
"Sì Ale, purtroppo questo bambino non è stato concepito con amore"

[...]
Ed eccoci qui,in viaggio per andare all'ospedale.
Stiamo andando a Napoli con la macchina che Luigi mi ha prestato e mi ha avvertito che se le facevo solamente un graffio,mi tagliava le gambe.
Non gli ho detto il vero motivo per andare a Napoli.
"Hai paura?"le chiedo
"Un po', potrebbero esserci delle complicanze dopo"apre il finestrino e poi prende una sigaretta dal suo pacchetto dopodiché ne accende una.

Attimi di silenzio che vengono interrotti da me.
"Potrei cantarti qualcosa,magari una mia canzone"le propongo,senza smettere di guardare la strada.
"Ma tu non avevi detto che non li facevi ascoltare a nessuno?"mi domanda,mentre fa il primo tiro.
"Quando l'ho detto?"alzo un sopracciglio e per un secondo la guardo.
"Quando ci siamo conosciuti,a quella festa in paese"
"Vedo che hai una memoria di ferro!"commento
Dafne ridacchia e si colpisce la testa con un piccolo pugno.
"Comunque ho cambiato idea"aggiungo subito dopo.
"Ok Mister Fossetta,scegli dal tuo repertorio la canzone migliore"poggia j piedi sul cruscotto e butta un po' di cenere fuori dal finestrino.

Qualche volta innamorati
Con gli occhi di quegli angeli
Anche se non conosco il loro volto
Ma la gente sì,certa gente
Dice di sì

Ho una palma davanti a me.
Ma non sono al mare,sai perché?
Qualche volta mi piace portarmi dei pezzi
Via con me
Via con me

Passano treni qui di fronte a me
Ma non sono quelli che mi portano dove sei
Dove sono io
Dove voglio io
Volano giorni qui davanti a me

Ma non sono stanco di urlare
Sogni al cielo
Aspettando che ricadano.

[...]
"Allora?"
"Wow... è bellissima,sei profondo"dice lei con occhi sognanti.
"Grazie,questa è la mia prima canzone si intitola Sogni al cielo"
"Dai un'altra!"
"Va bene"alzo gli occhi al cielo e sorrido.

Ci sono arcobaleni
Anche nei cieli neri
Solo che non li vedo
Non li vedi,magari scriverò pagine interne
Così saprai che c'è qualcuno che ti vuole bene

Abbiamo già fatto di tutto
Per opporci all'evidenza
Che la mia e la tua assenza
Ci fanno ancora male
Sarà che l'affetto rimane
E non chiede di amare

È che la vita non cerca le strade
Strade, strade, strade
Semplicemente accade, accade, accade

[...]
"Provo a indovinare il titolo è accade, vero?"
"Sì"ridacchio
Lo dico molte volte nella canzone.
"Sono bravissima vero?"mi domanda facendo un altro tiro
Annuisco e Dafne scoppia a ridere.
La sua risata,quanto mi era mancata vederla e sentirla.
Ormai sono single e io potrei stare insieme a Dafne, riguardo quel bacio a Roma non ne abbiamo più parlato.
Dentro di me ho l'istinto di fermare la macchina,baciarla e dirle che il bambino lo cresceremo insieme.
Di dimenticare quel coglione di Marco.
Quegli stronzi dei suoi genitori.
Ma non l'ho fatto,ormai Dafne ha deciso di abortire.
Il corpo è suo e ha diritto di scegliere,quel figlio potrebbe non amarlo.
È frutto di una violenza.
Di non consenziente.
Dafne ha diritto di essere felice.



Continua nel prossimo capitolo...

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Alex è in finale e sono troppo contenta,adesso aspetto solo che alzi quella coppa.
Riguardo alla storia spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Dafne e Alex scapperanno?Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Giulia 🌵

«𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟»𝑨𝒍𝒆𝒙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora