𝐿𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑚𝑖𝑟𝑎𝑐𝑜𝑙𝑖

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Aʟᴇx P.O.V

È da qualche mese che siamo tornati qui a Londra,abbiamo passato tre settimane ad Amalfi.
La scoperta della morte di Dafne mi ha praticamente scioccato,per di più era morta anche da un anno.
Ogni tanto la sogno anche di notte e mi sveglio di soprassalto,madido di sudore.
In questo momento mi trovo nel mio piccolo negozio di vinili,ho appena venduto un vinile dei Nirvana a una ragazza sui sedici o diciassette anni.
Vinili.

Nella mia mente riaffiora il ricordo di quando io e Dafne ci siamo recati a Roma nel negozio di dischi del mitico Fernando.
Chissà che fine avrà fatto.
Avrà aperto il suo bar?La sua passione per la musica sarà rimasta?
Sono passati ben quattro anni,quattro lunghissimi anni.
Sembrano essere passati dieci o venti anni.
Probabilmente sarà anche morto,era meglio non pensarci.
Vado in magazzino e prendo la scopa per pulire un po' il pavimento,dopo questo vado dritto a casa per cenare insieme a Cosmary e mia figlia.

Ad un tratto il mio sguardo su un reparto di vinili italiani,qui a Londra vanno proprio a ruba.
Appoggio la scopa al muro e mi avvicino a quel reparto.
Prendo un vinile a caso.
È uno di Lucio Dalla, è il disco della sera dei miracoli.
Questa canzone... l'abbiamo cantata io e Dafne mentre andavamo a Roma.
Sospiro.
Sono pronto per ascoltarla e scoppiare a piangere?
Mi avvicino a un giradischi e lo metto,poi lo faccio partire.

È la sera dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Con la bocca fa a pezzi una canzone
È la sera dei cani che parlano tra di loro
Della luna che sta per cadere
E la gente corre nelle piazze per andare a vedere

Le lacrime rigano subito le mie guance,che asciugo con una manica della maglia.
Mi siedo sul bancone e metto le mani davanti alla faccia,mi sto facendo veramente male sentendo questa canzone.
"Non piangere Mister Fossetta"quella voce è inconfondibile.
Lentamente alzo lo sguardo ed eccola lì, davanti a me.
Ha i capelli sciolti,un vestito bianco e le scarpe sono delle ballerine.
"Dafne..."con una mano le accarezzo la guancia, sembra essere vera.
"Ti prego dimmi che sei viva,dimmi che sei qui"scendo dal bancone.

"Sono solo nella tua testa Alex,io non ci sono più"dice la ragazza con tutta la tranquilla possibile.
"No Dafne tu sei qui e stiamo ascoltando una canzone di Dalla,il tuo cantante preferito"sorrido mestamente.
La abbraccio.
"Ti stai immaginando tutto Ale,io non sono veramente qui"la ragazza scuote la testa e sorride.

Questa sera così dolce che si potrebbe bere
Da passare in centomila in uno stadio
Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio
Anzi la manda in onda
Tanto nera da sporcare le lenzuola
È l'ora dei miracoli che mi confonde
Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle onde

La ragazza inizia a cantare,la sua voce è meravigliosa.
"Vuoi ballare?"le chiedo
Dafne annuisce.
Poggia le braccia sulle mie spalle e io poggio le mani sui suoi fianchi.
Perfavore Dafne non andartene,rimani qui con me per sempre.

Si muove la città
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuola

"Dafne...voglio fare l'amore con te,non sai quanto mi sei mancata"dico, mentre ondeggiamo a tempo di musica.
"Lo vorrei ma non posso,non sono veramente qui"ripete la ragazza.
I suoi occhi diventano lucidi, abbassa e poi di nuovo rialza lo sguardo per asciugare in qualche modo le lacrime.

Ci sono anche i delinquenti
Non bisogna avere paura ma stare un poco attenti
A due a due gli innamorati
Sciolgono le vele come i pirati

"Perfavore amore,dimmi che sei viva io non ce la faccio a stare senza di te"
"Alex...io sono morta,non ci sono più.
L'hai visto con i tuoi occhi"
Io sono morta
Queste frase fa così male.

E in mezzo a questo mare
Cercherò di scoprire quale stella sei
Perché mi perderei
Se dovessi capire che stanotte non ci sei

È la sera dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Ha scritto una canzone
Lontano una luce diventa sempre più grande
Nella notte che sta per finire
E la nave che fa ritorno
Per portarci a dormire

"Ti amo Dafne"
"Ti amo anch'io Alex"
Le nostre labbra si scontrano in un dolce bacio.
Riapro gli occhi e Dafne non c'è più.
"Dafne...dove sei?"
Mi guardo attorno,nessuna traccia della ragazza.
Ormai la voce di Lucio Dalla si è dissolta completamente nell'aria.
Solo ora capisco che me la sono immaginata.
Dafne è morta.
"Mi manchi,mi manchi così tanto"mi abbasso e mi metto le mani sul viso.
"Un giorno ti raggiungerò,te lo prometto amore"

«𝑆𝑢𝑚𝑚𝑒𝑟»𝑨𝒍𝒆𝒙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora