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-"Non qui"- ringhiò Mikhail contro il collo candido della ragazza quando questa spinse il bacino contro il suo, reclamando un piacere che fosse in grado di soddisfarla.
Con il fiato corto dall'eccitazione e con la mano di Mikhail ancora ad avvolgerle il collo, Thalia arcuòla schienaall'indietro, desiderosa di poter poggiare le labbra su quelle morbide che aveva desiderato inconsciamente durante tutta la giornata. Lo voleva più di ogni altra cosa e non sarebbe riuscita a rinunciare a quello che lui aveva da offrirle, non dopo aver scoperto un'altra sfaccettatura di quell'uomo. Lo voleva sentire suo almeno una minima parte di quanto lei si sentiva sua.
Mikhail fece scivolare il palmo ruvido dal collo della ragazza al suo mento, avvolgendole con le dita lunghe la mandibola per poterle girare il viso verso il suo. Inspirò a fondo quando posò gli occhi sul viso perso nel desiderio della giovane donna tra le sue mani, le guance arrossate e le labbra socchiuse gli fecero tremare le gambe.
-"Mikhail..."- mormorò Thalia spingendosi leggermente verso le labbra rosee di lui, voltandosi per poter essere faccia a faccia. Deglutì rumorosamente quando si rese conto di quanto in realtà fossero vicini, di come il suo corpo fosse perfettamente modellato a quello dell'uomo che le stava di fronte. Alzò lo sguardo alla rierca degli occhi grigi di lui, aggrappandosi con le dita alla camicia bianca per richiamare la sua attenzione, ma si ritrovò a trattenere il fiato davanti allo sguardo bramoso che le riservò una sorta di tacita promessa di piacere.
-"Non qui"- ripetè solamente per poi abbassarsi e caricarsela senza il minimo sforzo sulla spalla destra -"Non voglio che qualcun altro veda ciò che è mio"-.
A Thalia scappò una risata davanti a quella constatazione -"Non sono un oggetto, Mikhail"- ridacchiò a testa in giù aggrappandosi con le mani al busto tonico dell'uomo per paura di scivolare. Paura più istintiva che reale dal momento in cui era più che certa del fatto che Mikhail non l'avrebbe lasciata cadere. Mai.
-"Infatti, sei la mia donna"- ringhiò possessivo avviandosi verso camera sua con passo rapido -"E non permetterò a nessuno di guardare la mia Compagna in un modo che è riservato solo ed esclusivamente a me"- concluse pizzicandole il sedere in modo sfacciato.
Thalia arrossì e non commentò quell'affermazione, lasciandosi condurre in camera da letto senza aggiungere altro, con il cuore stranamente leggero nonostante la consapevolezza di quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
Una volta richiusa la porta dietro di sé, Mikhail la appoggiò delicatamente a terra e gli ci volle una buona dose di autocontrollo per trattenersi dal prenderla lì sul pavimento in mezzo alla stanza, dopo aver riconosciuto una scintilla di lussuria negli occhi della ragazzina che lo guardava dal basso, le guance arrossate e i capelli scompigliati. Era dannatamente bella.
-"Ciao"- mormorò la ragazza con le guance paonazze insicura di come comportarsi in una situazione del genere, torcendosi le mani tra di loro con fare nervoso. Tutto sommato, escludendo la violenza da parte del padre, quella era la sua prima volta con un uomo.
-"Ciao"- ridacchiò Mikhail posando entrambe le mani sulle guance accaldate della ragazza facendole tremolare il cuore davanti a quel mezzo sorriso che si era fatto largo sulle labbra di lui. Aveva davanti a lei un uomo di una bellezza indefinibile, potente e pericoloso, perfetto sotto ogni punto di vista. E quella consapevolezza le fece incrinare il sorriso timido che aveva esibito di riflesso davanti a quello di lui. Cosa mai avrebbe potuto offrire una come lei ad una uomo come Mikhail? Non era nemmeno in grado di offrirgli la sua prima volta.
Mikhail le accarezzò gli zigomi morbidi con i pollici, studiando quel viso pulito e gli occhi che vedeva saettare su ogni parte della stanza fatta eccezione per la sua figura. Lo sapeva che non sarebbe stato facile per lei, lo sapeva meglio di chiunque altro quanto fosse difficile superare una violenza come quella che le era stata impartita dal padre. E li vedeva quei demoni che le stavano tormentando la mente in quel momento, li poteva veder danzare all'interno delle sue iridi scure, facendola sentire insicura, in difetto.
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ZAR
RomanceCresciuta in un ambiente tossico e costretta a lavorare in un night club come cameriera, Thalia si ritrova coinvolta in un mondo molto più grande di lei. Quello che era sembrato un incontro casuale sul posto di lavoro si risolverà essere la sua uni...