20.

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-"Da quando in qua esiste una Cassandra Greco?"- domandò Dimitri con le sopracciglie aggrottate lasciandosi abbandonare su una delle poltrone presenti all'interno dello studio.

Contro ogni aspettativa non era esploso in alcun moto di rabbia. Era rimasto in silenzio, trattenendo il respiro nel metabolizzare che quella proposta di matrimonio fosse stata indirizzata proprio a lui. Il solo pensiero di trovarsi un anello al dito lo destabilizzava, portandogli alla mente una serie di immagini legate al rapporto tra i genitori che aveva cercato di eliminare dal suo cervello per la maggior parte della sua infanzia. Non aveva mai voluto una donna nella sua vita, non ne aveva mai sentito il bisogno. Thalia era stata un'eccezione, ma probabilmente era stato più il loro legame fraterno a fargliela entrare sottopelle così rapidamente.

Perchè avrebbe dovuto legarsi ad una donna per tutto il resto della vita? No, quella vita non era sicuramente per lui. Tutte quelle responsabilità, il rispetto reciproco e la fedeltà verso una donna che non aveva fatto nulla se non farsi mettere un anello al dito.

-"Nemmeno io ne conoscevo l'esistenza. Mi sono informato e dicono che sia la figlia bastarda di Greco, è scappata di casa a dodici anni e pare che sia tornata con la coda tra le gambe a supplicare il perdono del padre non troppo tempo fa"- spiegò cauto Mikhail ancora basito dalla reazione remissiva di suo fratello. Si sarebbe aspettato di tutto, da una sfuriata ad un pugno ben assestato sul viso. Ma non si sarebbe mai aspettato quella remissività.

Dimitri era una bomba ad orologeria pronta a saltare in aria, danneggiando tutto quello che aveva intorno. Bastava una alterazione minima per fargli vedere nero, vittima della sua stessa ira. Per quella ragione vederlo così apparentemente tranquillo non prometteva nulla di buono.

-"Io lo so che una vita del genere non fa per te, Dimka"- borbottò Mikhail facendo un passo verso il fratello -"Ti ho protetto per tutta la vita e non posso tradirti in questo modo proprio adesso, condannandoti ad un futuro che non hai mai voluto. Per questa ragione dirò a Greco di tenersi sua figlia e di andarsene a fanculo. Non potrei mai farti una cosa del genere contro la volontà"- concluse guardandolo dritto negli occhi.

Thalia sentì gli occhi appannarsi dall'emozione, commossa da quel rapporto che legava i fratelli Petrov in maniera così incomprensibile per lei. Non sarebbe mai stata in grado di esprimere a parole tutta quella lealtà reciproca che li legava in modo talmente saldo da mettersi in pericolo pur di salvare l'altro.

Dimitri inspirò a fondo con il corpo incredibilmente rigido e la mandibola contratta in modo spasmodico. Non voleva quella vita, quello era certo, ma se quel matrimonio combinato fosse stato l'unico modo per mettere al sicuro la sua famiglia allora l'avrebbe fatto. Non sarebbe mai stato egoista dopo tutto quello che avevano passato.

-"Proprio perchè mi hai protetto per tutta la vita non posso tirarmi indietro"- ammise con un sospiro rassegnato Dimitri ricambiando l'occhiata che Mikhail gli stava rivolgendo dall'alto -"E se sposare una cagna italiana può sistemare le cose allora lo farò"- concluse solamente con una scrollata di spalle senza però riuscire a celare la sofferenza all'interno del suo sguardo.

-"Sei mio fratello, Dimka"- contrasse la mascella Mikhail davanti a quella sorta di condanna che stava facendo pendere sul collo del fratello minore -"Non potrei mai importi una cosa del genere"-.

Dimitri si alzò dalla sedia avviandosi verso la porta dello studio -"Spera solo che la mia futura moglie non abbia i baffi"- rise amaramente per poi concludere varcando la soglia -"Invitala alla serata di debutto di Bambi, così almeno saprò di che morte morire"-.

Mikhail rilasciò un sospiro pesante, lasciandosi cadere sul bordo della scrivania pesantemente e perdendosi a fissare un punto indefinito della stanza. La pesantezza che sentiva all'altezza dello stomaco non sarebbe dovuta essere lì. Avrebbe dovuto sentirsi sollevato per aver quantomeno probabilmente trovato una soluzione a quel problema che gli stava esaurendo le energie. Eppure si sentiva quel macigno sul cuore dovuto a quella sorta di tradimento nei confronti del fratello. Gli stava imponendo un futuro in cui si sarebbe sentito represso, impossibilitato ad essere ciò che era in realtà. Gli stava mettendo un guinzaglio che prima o dopo l'avrebbe soffocato ed era prorprio quella consapevolezza a lasciargli l'amaro in bocca.

ZARDove le storie prendono vita. Scoprilo ora