Oh, darling, my soul
You know it aches for yours(Oh, cara, sai che la
mia anima soffre per
la tua)Pov's Derek:
Era la seconda sera che correvo con Stiles, beh io correvo lui arrancava, certo era migliorato da quando lo avevo conosciuto ma era comunque lento per i miei gusti. Ma sta sera era diverso non avevamo parlato perchè c'era qualcuno che ci seguiva, sentivo che non era solo una persona ma non capivo chi fossero. Solo una volta che arrivammo al loft lo feci notare anche a Stiles, che come uno sciocco si guardò intorno, certo questo ci aiutò a liberarci dei due e a scoprire che uno dei due era Scott. <<Se ne sono andati.>> Dissi una volta sicuro che fossimo soli e lui mi guardò per poi chiedermi: <<Non mi hai parlato perchè non eravamo soli?>> Lo guardai come se fosse un deficiente, insomma che altri motivi dovevo avere per non parlargli quando stava a neanche due metri da me? Lui come se mi leggesse nella mente iniziò a parlare a raffica, capii solo poche parole sconesse di quello che disse.
Quello che capii fu: <<Arrabbiato, me, qualcosa, non so, io.>> Lo guardai male e ringhiai proprio come avrei fatto se Malia o Scott avrebbero fatto qualcosa di sbagliato e lui si calmò. <<Ripeti con calma Stiles, non si è capito nulla.>> Lui mi guardò e mi sorrise dicendo: <<Pensavo che fossi arrabbiato con me per qualcosa che neanche io so, e avevo paura che dopo che sarei tornato a casa saresti tornato a non rivolgermi la parola come hai fatto fino a ieri.>> Lo guardai di nuovo male però sbuffai, insomma aveva ragione avevo smesso di parlargli facendomi coinvolgere nei battibecchi dei ragazzi, non erano colpa di Stiles le morti di Allison e di Aiden così lo pattai leggermente dicendo: <<Non sono arrabbiato con te stupido, poi perchè dovrei esserlo? Non ha senso non mi hai fatto nulla tra ieri ed oggi, stai tranquillo.>> Guardai la luna e continuai <<Ora è meglio che tu torni a casa si è fatto tardi.>> Sembravo un padre con un bambino piccolo. Ci salutammo e poi se ne andò a casa sua o almeno così credevo.
Quando si allontanò abbastanza tornai nel mio loft, feci almeno una decina di docce per cancellare il suo odore da dosso e poi andai a letto, però non riuscì ad addormentarmi subito perché continuavo a pensare a quel ragazzino coi capelli castano chiaro quasi color cioccolato al latte, poi la stanchezza prese il sopravento e morfeo mi reclamò a se vincendo questa battaglia.
La mattina dopo o forse dovrei dire il pomeriggio dopo, visto che non mi ero svegliato fino alle quattordici e mezza, cosa che mi sorprese visto che non mi era mai successo. Sorrisi e scesi dal letto per farmi un brunch e una doccia prima che arrivasse il branco.Stranamente in anticipo di mezz'ora arrivò Scott, no non era Scott aveva il suo odore addosso come se ci avesse passato la notte abbracciato ma non era lui, un pò restio andai ad aprire e vedendo quella zattera di capelli biondi sorrisi appena cercando di nasconderlo. <<Hai appena sorriso?! Derek Hale ha sorriso? Oddio me lo devo segnare sul calendario.>> Disse il biondo per poi abbracciarmi, gli diedi qualche pacca sulla schiena e poi lo allontanai. <<Quando sei tornato? E perché puzzi di Scott?>> <<Sono tornato ieri sera e Scott non puzza.>> <<Si invece. Sei arrivato ieri sera e non sei venuto da me! Ma io ti apro la gola.>> Dissi ringhiando ma Isaac rise e disse: <<Beh ho visto che eri impegnato con Stiles non volevo disturbare.>> A quelle parole sentii il volto in fiamme, cazzo ero arrossito. Mi girai cercando di nasconderlo, e così Isaac era la seconda persona che ci seguiva ieri.
<<Derek sei imbarazzato?>> Chiese Isaac, cazzo dovevo calmarmi insomma anche il biondo era un lupo quindi poteva sentire sia il battito del mio cuore che l'odore delle mie emozioni, così presi dei respiri profondi tornando in me e Risposi semplicemente con: <<No.>> Poi lo guardai e continuai a parlare. <<Dai entra è da tanto che non ci vediamo, ho delle birre ti va di restare? Tanto tra poco arriva il resto del branco una persona in più o una in meno non mi cambia molto.>> Lui mi guardò come se fossi un estraneo e iniziò a ridere, alzai un sopracciglio come a dire "e mo perché cavolo ridi?", lui capendo cercò di smettere e disse: <<Scusa scusa, ma credo che Stiles ti abbia attaccato la parlantina di solito dici si e no due parole mentre prima hai articolato una frase con tanto di domanda e continuo.>> Lo guardai sapendo che aveva ragione ma non volevo dargliela vinta.
Andai in salotto facendogli segno di seguirmi, aprii il frigorifero e presi due birre, lo guardai e lui allungò una mano. Era davvero strano riavere Isaac nel loft, poi mi sembrava quasi impossibile che fosse realmente qui, gli porsi una birra, lui la aprì e iniziò a bere senza tanti complimenti allora lo feci anch'io. <<Allora come mai sei tornato?>> Gli chiesi una volta arrivato a metà della mia birra. <<Volevo tornare a casa, mi siete mancati.>> Rispose ma io alzai un sopracciglio e lui continuò a parlare. <<Okay, okay, so tutto io, mi è mancato soprattutto Scott ma questo non significa che non mi sei mancato pure tu burbero di un lupo, insomma mi hai morso tu alla fine.>> <<Il morso è un dono.>> Risposi e lui rise, in quel momento qualcuno bussò, il branco era arrivato.
Andai ad aprire e tutti si riversamento dentro c'era un gran chiacchiericcio soprattutto intorno a Scott visto che puzzava di Isaac, ma idioti ce l'hanno una doccia perché non si sono lavati? Guardai Scott e lo presi da parte andando in bagno e aprendo i rubinetti per far si che gli altri lupi non sentissero. <<Uno puzzi di Isaac cristo impara a lavarti. Due se dici di ieri a qualcuno ti inficco un palo su per il culo facendotelo uscire dalla bocca e poi ti sguarcio la gola con i denti.>> Gli dissi ringhiando. <<Cazzo Derek hai fatto una frase articolata Stiles ti fa proprio bene>> Rispose Scott per poi uscire ridendo, "stronzo" pensai per poi chiudere i rubinetti e tornare dal branco che si era riunito attorno ad Isaac.
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Sterek & Scisaac - Infinity
RandomBeh che dire? Stiles il solito umano sarcastico e Derek il solito lupo burbero se volete leggete