Oh, need a love, now
My heart is thinking of
I wanna sing a song that'd be just ours
But I sang 'em all to another heart
And I wanna cry, I wanna fall in love
But all my tears have been used up(Oh, ho bisogno di amore, ora
Il mio cuore sta pensando
Voglio cantare una canzone che sia solo nostra
Ma le ho cantate tutte per un altro cuore
E voglio piangere, voglio innamorarmi Ma tutte le mie lacrime sono state consumate)Due settimane dopo:
Pov's Derek:
Due settimane, sono passate due settimane e quello stronzo di Stiles non da cenno di volersi svegliare. Melissa ha detto che lo hanno messo in coma, e che riporta ancora ferite abbastanza gravi. È il mio Stiles voglio che si svegli, voglio rivedere i suoi occhi color miele scuro, poterlo minacciare di morte sicura, mi manca la sua parlantina, il suo divagare per la stanza senza un perché, mi mancano i suoi piani strampalati che funzionano sempre insomma mi manca tutto di questo ragazzino iperattivo. Lui però non da segno di volersi svegliare nonostante io in due settimane non mi sia spostato dal suo fianco se non per andare in bagno, lavarmi, mangiare ogni tanto e basta perché insomma dormivo sulla sedia accanto al suo letto.
Oggi lo sceriffo mi ha letteralmente buttato fuori dalla stanza del figlio con la scusa che puzzo. Quindi me ne andai a fare una doccia e poi tornai in ospedale, quando entrai nella camera lo sceriffo era ancora dentro e mi guardò dicendo: <<Proveranno a svegliarlo tra mezz'ora se andrà male lo perderemo per sempre.>> Mi avvicinai a lui, gli misi una mano sulla spalla e dissi: <<Non lo perderemo, sono sicuro che non sia ancora stanco di romperci le scatole e poi io non ho finito di minacciarlo.>> Lo sceriffo rise ma non era un buon momento, anche se non contassimo tutto quello che Malia gli aveva messo dentro Stiles era in pericolo di vita, mia cugina l'aveva combinata grossa.
Mezz'ora dopo Melissa entrò con altri due infermieri fecero le loro cose e aspettammo che Stiles si svegliasse. Ma sembrava non averne voglia, venti minuti dopo ancora nulla stavo perdendo le speranze quando il moro apri gli occhi, si guardò in tornò e chiese: <<Dove mi trovo?>> Mi avvicinai a lui <<In ospedale>> risposi calmo. Lui posò i suoi occhi caramello su di me e mi sentii perso, era così tanto che non li vedevo mi sentivo come se... se ne fossi innamorato, ma che sto dicendo io sono etero! Quando mi chiese: <<In ospedale? Che è successo?>> tornai in me. Non sapevo come rispondere quindi feci una domanda pure io.
<<Cosa ricordi?>> Stiles non rispose subito, ci pensò su un attimo e poi disse: <<Scott che mi inseguiva, e poi qualcuno che mi trascinava nel bosco, il resto è così confuso. Da quanto sono in ospedale?>> Ero restio a rispondere a quella domanda ma Noah rispose al posto mio e finalmente ricordai che io e Stiles non eravamo soli, come avevo potuto scordare una cosa del genere? Non era da me farlo. Guardai lo sceriffo come se fosse spuntato dal nulla, anche Melissa era ancora lì e c'era pure Scott, insomma quando era arrivato? Cosa mi ero perso mentre fissavo gli occhi del mio ragazzo? Ma perché continuo a sbagliare? Intendevo del mio amico, però iniziavo a non crederci più nemmeno io.
Quando l'orario delle visite fini salutai e me ne andai, ero ancora confuso dai miei sentimenti contrastanti, una volta arrivato al loft mi misi ad allenarmi pensando a questo enigma impossibile. Mi allenai finché mio zio non mi fece notare che era ora di cena, mangiai con lui in completo silenzio o fu così almeno finché mio zio non chiese: <<Lui ti piace?>> Lo guardai e risposi: <<A me non piace Stiles, sono etero.>> Lui ghignò soddisfatto e io ringhiai. <<Che c'è?!>> chiesi sbuffando. <<Non ho mai parlato di Stiles lo hai messo in mezzo tu.>> Disse e io lo guardai male emettendo un altro ringhio, ma questo era per avvertirlo di non rompere le scatole.
Sparecchiai e lavai i piatti, cercando di non pensare a cosa aveva detto mio zio. Mi piaceva Stiles? Com'era possibile? Certo quando era stato una ragazza un pensierino lo avevo fatto ma adesso che era tornato uomo? No no io ero etero. Però pensavo fosse mio, il mio ragazzo e volevo proteggerlo. "Non significa nulla!" Mi dissi mentalmente ma ormai stavo iniziando a dubitare delle mie parole. Ero etero? Mi piaceva Stiles? Oddio ero confuso. No, no io ero etero! Però allo stesso tempo iniziavo a non crederci più.
La mia mente viaggiò, pensai ad un futuro senza Stiles, un futuro con me, una donna e dei cuccioli. Mi immaginai contento ma non felice, poi la mia mente passò a me con Stiles e dei cuccioli adottati, ecco qui mi vedevo felice e sereno. Questo significava che mi piaceva Stiles? Insomma come poteva piacermi un ragazzo? Io ero sempre stato con donne a me piaceva leccarle ed entrare in loro, come sarebbe stato farlo con Stiles? Al solo pensiero la mia asta si svegliò. Oddio santo ero Stiles sessuale! Non potevo crederci.
Dopo essermene reso conto guardai mio zio che di sicuro aveva capito tutto solo sentendo l'odore di com'ero ridotto, ero confuso, eccitato e finalmente avevo capito che quell'umano era importante per me. <<Avevi ragione.>> Dissi solo lui mi guardò e chiese: <<Riguardo a cosa?>> Ringhiai quel maledetto. <<Sai a cosa mi riferisco.>> <<Non è verò>> mio zio continuò la sua farsa, insomma avevo capito che voleva farmelo ammettere ad alta voce ma ero pronto? O fanculo se non lo avessi ammesso adesso, non lo avrei mai fatto. <<Mi piace Stiles>> borbottai. <<Non ho capito nipote.>> Ho proprio uno zio stronzo. <<Mi piace Stiles!>> Ringhiai e lui rise dicendo: <<Lo so finalmente lo hai capito non ne potevo più di un trentenne sessualmente frustato>> Lo guardai malissimo e lo attaccai, quello che successe dopo era storia.
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Sterek & Scisaac - Infinity
AcakBeh che dire? Stiles il solito umano sarcastico e Derek il solito lupo burbero se volete leggete