~Those yellow eyes

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                                   T/n's pov.
Stai guardando un film in tv ed è notte. Non sei stanca, anche perché quello che stai guardando, non è neanche un film così noioso. Tra una pubblicità e l'altra, tu vai a preparare per la notte e ogni tanto, ti senti con una tua amica per messaggi. Ad un tratto però, con la coda dell'occhio, intravedi qualcosa nell'altra stanza. Sembra come un piccolo fascio di luce dorato che si era spento subito. Avevi le tapparelle abbassate e quindi avevi inutili che forse erano i vicini fuori.  Forse erano proprio i vicini che avranno sicuramente acceso per qualche secondo le luci di casa. Ma come mai per così poco tempo? Hai iniziato ad agitarti, sentendo che qualcosa non andava: la paranoia che qualcuno fosse nell'altra stanza a guardarti, era sempre più forte. Ti sei girata e stavolta, c'era un sorriso color oro. Come hai fatto per muoverti, quel qualcuno ti prese con dei fili dorati che gli spuntarono dalle dita e ti bloccarono contro il divano. Era un ragazzo alto ed era letteralmente grigio. Aveva capelli neri come i suoi abiti e la pelle era grigia. Gli occhi e il sorriso erano dorati come i filo che gli uscivano dalle lunghe dita affusolate. Aveva però, una bella voce, molto soave, che ti aveva fatto smettere di dimenarti. Era ipnotizzante. Era sempre più vicino al tuo viso e piano piano, rilasciò la presa. Ormai eri nelle sue mani e lui lo desiderava davvero molto. Passò una mano da sotto la tua maglia del pigiama e ti palpò. To dimenavi al suo tocco e volevi d i più. Era come un'assuefazione per te e ovviamente, lo eri anche tu per lui. "Puppeteer..."ti sussurrò all'orecchio, per poi sorriderti e baciarti il collo fino a farti gemere il suo nome. Smise dopo un po' e ti salutò con un bacio. "Ci rivedremo presto"disse ancora, per poi baciarti sulle labbra. Eri am tornata in te ed eri arrossita. Ti piaceva quella voce, il modo in cui si era presentato e come ti aveva trattato. Pup, come lo chiamavi tu, era sparito e tu eri davvero confusa. Cosa voleva da te davvero? Come era entrato? E come era uscito? Ti sei messa a dormire e il giorno dopo, avevi parlato ad una tua amica di questo visitatore notturno. Lei ti aveva detto che forse avevi sognato quella cosa e che dovevi stare tranquilla. Ma tu sapevi che non era così. Era reale. Infatti avevi dei piccoli graffi sul petto, di quando ti stava toccando e per sbaglio, ti aveva graffiata. Era così bello quel tocco...Dopo qualche giorno, Puppet si era rifatto vivo e stavolta, eri in camera tua. "Sei così deliziosa...ma sai come lo saresti di più? Senza il tuo pigiama"ti disse, sempre con quella dolcezza nel parlare. "Cosa vuoi da me?"avevi chiesto. Ti spiegò chi era e che era una creepypasta che amava molto le marionette. Ti aveva vista da un po di giorni durante una delle sue visite notturne ed era rimasto affascinato. "Vorresti essere la mia bambola?"ti chiese. "In che senso?"avevi chiesto confusa. "Se dirai di sì, allora starai per sempre al mio fianco e ti soddisferò. In caso contrario, beh, allora credo che questo sarà il nostro ultimo incontro, piccola"spiegò. Non volevi lasciarlo andare perché sentivi che c'era davvero un legame che forse vi univa. "Io...non voglio che tu te ne vada. Vorrei stare con te"avevi detto tu, per poi baciarlo dolcemente. Puppet sorrise e ricambiò. Avevate passato tutta la notte a parlare e conoscervi meglio, capendo che era un personaggio davvero misterioso. Dopo esservi conosciuti meglio, vi siete baciati ancora e vi siete spogliati, per poi iniziare a farlo. Puppet iniziò a baciarti ovunque e spinse sempre più forte dentro di te. Gemevate mentre tra una spinta e l'altra, vi stavate godendo ogni attimo. Puppet stuzzicò il tuo corpo con vari succhiotti mentre ti teneva le gambe ferme e i polsi bloccati con i suoi fili dorati. Gemevi ed eri arrivata al massimo del piacere dopo varie spinte da parte sua. Anche lui venne dopo qualche minuto e ti lasciò andare. Eravate davvero presi e vi siete addormentati insieme. Il giorno dopo, lui era sparito, lasciando un ricordo: sulla sedia della scrivania, c'era una piccola rosa gialla, gialla come i suoi occhi e il suo sorriso.

Creepypasta x reader lemon 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora