Hermione Granger e Remus Lupim

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Pov Hermione
Vedo il tempo scorrere davanti ai miei occhi, fino a quando non arrivo nel 1979, ultimo anno di scuola dei malandrini. Devo solo trovare i genitori di Harry e dirgli tutto, in modo che Harry abbia una vita felice. È sera, mi dirigo verso il dormitorio dei Grifondoro. Davanti al quadro della signora grassa sussurro "confundus" e lei mi fa entrare, con un aria un po spaesata. Appena entro una torta musica mi accoglie mentre mi guardo intorno. Vedo James e Lily ballare affianco a Sirius e quella che deve essere Marlene. Mary è poco lontana che parla con Peter di qualcosa. Seduto su un divanetto, con un libro in mano, c'è Remus. Sgrano gli occhi sorpresa: è veramente bello. Guardo James e Lily e poi di nuovo Remus, indecisa su cosa fare. Alla fine decido che non c'è niente di male a provare a conoscerlo, quindi mi siedo vicino a lui e dico "ciao" lui alza gli occhi dal libro e mi guarda, facendo una faccia stupita e facendomi arrossire "c-ciao" "Hermione Granger" dico porgendogli la mano "Remus Lupin" dice lui stringendola. Passa qualche secondo, in pieno silenzio, poi lui chiede "ti va di ballare?" e io annuisco sorridendo. Balliamo per tutta la notte e mi sento felice, senza pensieri. All'alba mi accorgo che il mio tempo sta scadendo e lo guardo mentre si sta allontanando per prendere dell'acqua. Un sorriso amaro si forma sulla mia bocca mentre una lacrima scivola sul mio viso. Prendo tra le mani la giratempo e premo il tasto per tornare indietro
Pov Remus
Sono seduto a leggere un libro di Platone, nel bel mezzo di una festa quando sento qualcuno sedersi vicino a me e dire "ciao" alzo gli occhi dal libro per mandare via chiunque sia, ma mi ritrovo davanti a una ragazza che non avevo mai visto prima, capelli castani e ricci e occhi marroni. "C-ciao" ricambio il saluto balbettando e dandomi mentalmente dello stupido subito dopo. Lei sorride e dice "Hermione Granger" porgendomi la mano "Remus Lupin" dico stringendola. Rimaniamo in silenzio qualche secondo finché, impulsivamente, le chiedo "vuoi ballare?" lei annuisce sorridendo e io esulto dentro di me. Balliamo per tutta la notte, poi verso l'alba le dico "vado a prendere dell'acqua va bene?" lei annuisce e io le sorrido. Ma quando torno lei non è più lì. Faccio vagare lo sguardo per la stanza ma non la vedo, quindi capisco: sé né andata e probabilmente io ho frainteso tutto. Fa più male di quanto dovrebbe e trattengo le lacrime, mentre mi dirigo verso la mia stanza, dove dò libero sfogo alle mie emozioni.

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