Relene

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Pov Regulus

Guardai Marlene entrare nella casa buia, volevo gridare di non farlo di andare a chiamare Lily o qualcun altro dell'ordine, ma sapevo che non sarebbe servito. Inoltre, vederla girare le chiavi in quella serratura mi creava una sorta di attesa e mi odiai per questo. La vidi oltrepassare la soglia e chiudere la porta di casa dietro di lei. Mise le chiavi dentro la ciotola nel mobile accanto alla porta. Avanzò di qualche passo dentro la casa e io mi chiesi cosa stesse aspettando quel topo traditore. Una speranza iniziò a crescere in me e se Peter avesse deciso di "Avada Kedavra". Mi si mozzò il respiro mentre vede Marls cadere a terra senza emettere un fiato. "Cos'è successo? dove cazzo sono?". Chiusi gli occhi e respirai. Non sarebbe stato facile. Mi girai verso di lei, che stava osservando la folla intorno a lei "ciao amore mio". La sua testa scattò verso di me e mi guardò "Reg...?". La consapevolezza iniziò ad attraversare i suoi meravigliosi occhi e, con essa, la negazione. Iniziò a scuotere la testa "no, no, no, no non è possibile, non lui". Cadde a terra, le lacrime che scivolavano sul suo viso. La abbracciai "mi dispiace Marls, mi dispiace per tutto". Non parve neanche sentirmi mentre continuava a scuotere la testa e dire "no no no"

Pov Marlene

Casa, finalmente. Dopo una giornata in giro a combattere per l'ordine, finalmente potevo andare a casa a riposarmi. Solitamente la sera io e le ragazze uscivamo, un'usanza presa dopo la morte di Reg, ma nell'ultimo periodo, con la guerra che avanzava, quest'appuntamento fisso era scomparso. Sospiro, mentre tiro fuori le chiavi dalla tasca, una strana ansia inizia a pervadermi. Guardo la porta di casa cercando di capire se ci sia qualcosa di strano, per poi scuotere la testa, stavo diventando davvero troppo paranoica. Apro la porta e lancio le chiavi nella loro apposita ciotola, chiudendola dietro di me. Accendo la luce e faccio per dirigermi verso la stanza da letto, ma improvvisamente sento "Avada Kedrava". Non faccio in tempo nemmeno a registra la presenza della seconda voce che un lampo bianco mi invade. Quando torno a vedere, sono in un parco. Mi guardo intorno, mentre le persone mi guardano, sorridendo con comprensione. Le guardo mentre chiedo "Cos'è successo? dove cazzo sono?". Alcune persone cercano di avvicinarsi, ma una voce li ferma "ciao amore mio". Quella voce mi blocca il respiro in gola e mi fa girare immediatamente verso di lui perché come osa quello stronzo chiamarmi così dopo... Poi lo guardo, lo guardo davvero e dalle mie labbra traditrici esce un sussurro "Reg...?" perché non è possibile, lui è morto, come fa a esser... la mia mente mi fa ripercorre gli ultimi tre minuti, l'entrata in casa, la voce di... a quel punto crollo, accasciandomi a terra mentre dico "no, no, no, no non è possibile, non lui" Non il mio migliore amico, non Peter. Continuo a ripetere quelle due lettere all'infinito, finché non perdono tutto il loro significato 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07 ⏰

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