Conflitti

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Mi svegliai prima di quella stronza, era l'ora di darle una lezione: alzandomi dal letto mi preparai senza fare il minimo rumore, poi presi la mia macchina e andai al covo della banda per seguire con entusiasmo la lezione, anche se sapevo già ogni minimo dettaglio, perché ero cresciuta con "chi dorme non piglia pesci" e infatti non dormivo, studiavo ogni minimo dettaglio della mia nuova vita e anche se era passata più o meno una settimana, aveva già tutto sotto controllo.

"Sei sparita ieri. L'amore gioca sporco, eh?" chiese Tokyo dirigendosi verso di me. "Se pensi che mi interessi davvero qualcosa dell'amore mi dispiace, ma non è così. Ho chiuso con codesto tempo fa." risposi stiracchiandomi, mi faceva molto male la schiena.
Iniziai a camminare senza degnare di uno sguardo Tokyo, che mi seguì a bocca aperta. Arrivammo insieme in classe e come se non bastasse che ce l'avevo anche a casa, mi ritrovai Altagracia ad uno dei banchi "Abbiamo una nuova?" chiese Tokyo indicandola ed io feci spallucce, e nel mentre che cercavo di contenere la mia rabbia, andai accanto a Denver salutandolo con due baci sulla guancia e lui ricambiò abbracciandomi. 

"Buongiorno ragazzi, oggi intraprenderemo una lezione più pratica. Seguite Lisbona." disse il Professore entrando dalla porta e tutti uscirono dall'aula in fila. Stavo per uscire anch'io quando Sergio mi fermò posizionando la sua mano sulla mia spalla "Tu vieni con me." bisbigliò al mio orecchio ed io annuii insospettita. Anche se era mio zio dovevo stare attenta, non lo conoscevo per niente.

"Cosa c'è zietto?" chiesi appoggiandomi sulla sua scrivania, in attesa di una risposta.v"Ho bisogno di te per missione molto importante." rispose il professore dandomi dei fascicoli in mano. Io mi ricomposi e li afferrai, dandogli un'occhiata e notai di dover lavorare con Zulema e Altagracia: alla vista dei loro nomi sgranai gli occhi e guardai male il Professore, sapeva benissimo cosa succedeva tra noi, così lanciai il fascicolo e avanzai verso di lui, che indietreggiò con piccoli passetti "Tu sai meglio di tutti quanti la situazione, immagino che Zulema te ne abbia parlato. Sai tutto della mia fottutissima vita ed io non ti sto insultando per questo, perché sai benissimo che chi ficca il naso nei miei affari è morto, quindi fammi il favore di contenerti Professore." dissi a denti stretti facendolo rimanere a bocca aperta "Ci- Ci servi per quella missione tutto qua, ho messo le persone migliori." rispose Sergio balbettando "Beh Tokyo mi sembra una ragazza al quanto intelligente, forse anche più di me. Quindi non prendermi in giro Sergio. Mi ha rovinato la vita facendo le sue bravate. Mi sono stancata delle sue azioni di merda che non mi hanno mai portato a nulla di buono-" venni interrotta dalla porta che si aprì ed io mi distanziai immediatamente dal Professore, aspettando che quel qualcuno entrasse. "Quando parli del diavolo spuntano le corna." dissi toccandomi nervosamente il viso, accendendomi una sigaretta subito dopo. "Zulema, non ti hanno insegnato le buone maniere?" chiesi non degnandola di uno sguardo, continuando tranquillamente a fumare la sigaretta. "A me si. Invece a te sembrano essere mancati i buoni insegnamenti." rispose Zulema alterandomi il sistema nervoso, infatti il mio intento era quello di menarla quando il Professore mi fermò prendendomi per i fianchi, ma mi liberai dalla sua presa, levandomi i capelli da davanti agli occhi, riservando uno sguardo di fuoco a Sergio e dopo di ché andai verso la porta tirando una spallata a Zulema.

Camminavo molto veloce per raggiungere gli altri, mentre mi perdevo nei miei pensieri. Zulema aveva il coraggio di rinfacciarmi il comportamento che avevo nei suoi confronti, dovevo portare avanti la lezione che avevo in serbo per lei. 

Meglio tardi che maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora