Il giorno della Selezione finale arrivò prima di quanto immaginassero. Urokodaki spiegò loro che per uccidere i demoni dovevano usare delle spade speciali, chiamate "Spade del Sole". Ne consegnò una a tutti i suoi allievi.
Salutarono l'addestratore e partirono. «Tornate vivi, sarò qui ad aspettarvi.»
Rimasero stupiti dalla bellezza del monte Fujikasane -luogo bellissimo quanto crudele- dove le piante di glicine fioriscono tutto l'anno.
C'erano più candidati di quanti se ne aspettassero. Quanti di loro sarebbero tornati vivi?
Due bambine erano lì ad attendere i candidati. Attirarono l'attenzione di tutti e poi parlarono: «Salve a tutti. Grazie per aver deciso di partecipare alla Selezione Finale di questa notte. Su questa montagna, i demoni sono tenuti prigionieri grazie ai fiori di glicine.»
«I fiori di glicine fungono da repellente contro i demoni.» continuò l'altra. «Da qui in poi non ci sono più fiori. Se riuscirete a sopravvivere per sette giorni...»
«...avrete passato la Selezione Finale.»
E poi dissero in coro: «Buona fortuna.»
I tre ragazzi si guardarono. «Dunque... dobbiamo solo sopravvivere. Per sette giorni. Su una montagna piena di demoni.» [T/n] non sembrava molto convinta. Si aspettava qualcosa come "uccidi almeno un certo numero di demoni e sopravvivi". Così avrebbero anche potuto restare nascosti per sette giorni.
No, non sarebbe stata nascosta. Se voleva davvero diventare una cacciatrice di demoni e proteggere le persone avrebbe iniziato a farlo da quel giorno.
Giyuu si mosse per primo. «Andiamo, tra poco sarà notte.»
«Dirigiamoci verso est, dove il sole sorge prima» aggiunse Sabito.
Così si incamminarono e la situazione rimase tranquilla finché non cominciarono a scendere le tenebre.
«State in guardia» disse Sabito mentre si addentravano nella foresta -la via più veloce per arrivare a est. [T/n] portò una mano all'elsa della spada.
Sentirono un fruscio dagli alberi e si ritrovarono davanti un demone che si era calato dai rami. Non sembrava per niente simile ad un umano: camminava a quattro zampe, aveva corna e artigli e quattro occhi.
[T/n] si sentì rabbrividire ma estrasse comunque la katana, come stavano facendo i suoi compagni. Era il primo demone che vedeva. Le sembrava così assurdo, fino a qualche anno prima pensava che quelle creature popolassero solo storie per bambini, inventate per farli tornare a casa presto.
Ma in quel momento il demone era proprio davanti a lei e avrebbe dovuto combattere per la sua vita.
Il demone balzò in avanti per attaccare e i ragazzi saltarono di lato per schivare. Sabito provò a colpirlo al collo, ma era stato troppo lento e gli ferì soltanto una zampa. Ma ora aveva la sua attenzione.
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𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 || Sabito
Fanfiction𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 Sabito x fem!reader Seguì le piccole impronte sulla neve fresca, non sapendo dove queste l'avrebbero portata. Trovò un cucciolo di volpe, ignara del fatto che dal quel momento la sua vita sarebbe cambiata. [Completa]