𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐓𝐫𝐞

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Quel mattino [T/n] venne svegliata della luce del sole che filtrava dalla finestra

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Quel mattino [T/n] venne svegliata della luce del sole che filtrava dalla finestra. Non aveva avuto incubi, cosa che aveva temuto la sera prima; anzi non aveva proprio sognato.

Per un attimo si chiese se avesse sognato tutto l'accaduto e non avrebbe visto sua padre entrare dal porta.

Quella restava solo una speranza vana, dato che Urokodaki entrò poco dopo, dicendole che era pronta la colazione.

Dopo aver mangiato con Sabito, Giyuu e l'addestratore, quest'ultimo prese [T/n] un attimo in disparte.

«[T/c]...»

«Sì?»

«Quell'haori... apparteneva alla signorina [C/m] [N/m], poi [T/c], giusto?»

«Come conosce il nome di mia madre?»

«È stata una mia allieva e una cacciatrice di demoni, prima di avere te.»

«Cosa? Io... io non... lei era una commerciante di stoffa, non...»

«Ha scelto di non farti sapere nulla per tenerti al sicuro. Sapeva che eri... che sei una ragazzina in gamba e non voleva farti correre pericolo.»

[T/n] ascoltò in silenzio. Ancora non riusciva a credere che sua madre le avesse mentito per tutti quegli anni.

«Ha iniziato a commerciare stoffa quando nascesti. Ti ha soltanto tenuto nascosto questo lato della sua vita.»

«Quindi... i demon esistono?»

«Certamente, [T/n]. E come ho già detto è mio compito addestrare chi un giorno li ucciderà, quindi ti chiedo di pensarci bene e decidere: potrai restare qua e diventare un'ammazza demoni oppure ti aiuteremo a trovare una nuova casa. Hai tutto il tempo per pensarci, so che è molto presto per questa domanda... è sempre troppo presto.»

[T/n] era incerta sul da farsi. Era una strada pericolosa quella dell'ammazza demoni e sua madre le aveva addirittura mentito per proteggerla.

«Ci penserò.»

L'addestratore le diede un'ultima raccomandazione: «Ricorda, non sei costretta ad accettare.»

»

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𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 || Sabito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora