𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐃𝐮𝐞

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[T/n] corse fino a trovare rifugio tra alcune rocce che formavano un piccolo riparo

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[T/n] corse fino a trovare rifugio tra alcune rocce che formavano un piccolo riparo. Non c'era molto spazio, ma almeno così si sarebbe potuta riparare un poco dalla neve e dal freddo.

Cercò di dormire, nella speranza che l'alba -e con lei suo padre- sarebbe arrivata prima. Si rannicchiò contro le pareti fredde e scomode, cercando di scaldarsi stringendo le braccia al corpo. Ansimava e singhiozzava, pregando gli dei che suo padre stesse bene e potesse raggiungerla.

Improvvisamente un'ombra si stagliò di fronte a lei.

Cercò di farsi piccola piccola, di diventare invisibile e di fare silenzio. Che fosse uno di quei demoni di cui le avevano parlato e da cui l'avevano messa in guardia?

Passò qualche secondo -le sembrò un'infinità- e l'ombra si mosse.

«Papà?» Le uscì in un flebile sussurro, una parola pronunciata con il cuore in gola.

La figura si mostrò proprio davanti alla grotta.

[T/n] spalancò gli occhi.

Non era suo padre.

Ma non era neanche un demone.

Era semplicemente un ragazzo, all'incirca della sua età, con i capelli color pesca e una cicatrice sulla guancia.

«Stai bene?» tese una mano nella sua direzione.

[T/n] non si mosse.

«Hai visto il mio papà?»

«Andiamo a cercarlo.»

Rifiutò la mano tesa in suo aiuto e si mise in piedi, tremolante.

«Ti sei persa? Dov'è casa tua?»

«Devo aspettare mio papà fino all'alba.»

Il ragazzo la guardò con compassione.

«Allora vieni con me, all'alba andremo a cercare tuo padre.»

[T/n] lo seguì. Non era sicura di potersi fidare, ma non gli sembrava un demone. Non aveva idea di come fossero quelle creature, ma di sicuro non dovevano sembrare rassicuranti, come invece sembrava lui.

Camminarono per molto in mezzo alla neve. A [T/n] non venne mai chiesto se riuscisse a seguire il passo o stesse bene. Si limitò ad avanzare, cercando di non pensare al peggio.

Il ragazzo che camminava a passo sostenuto davanti a lei portava una katana al fianco. Si chiese per quale motivo usasse una spada e non un fucile per uccidere orsi o altri animali che avrebbero potuto aggredirli.

O forse era per uccidere i demoni?

«Siamo quasi arrivati alle pendici del monte Sagiri» disse quando il sole cominciò a sorgere.

«Dobbiamo tornare indietro a cercare papà.»

«Prima bisogna assicurarsi che tu stia bene.»

«Ma avevi detto che...»

𝐏𝐑𝐎𝐓𝐄𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 || Sabito Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora