Le sue braccia le ha lasciate cadere a terra come se fossero morte o addormentate e tutto quel peso sembra voler far crollare l'intero corpo.
"Logan dannazione, dove sei!" Grida dentro di sé. Le lacrime continuano a scendere. Si sente morire, lui non doveva andarsene e lei gliel'aveva anche detto di tornare presto, ma non l'ha fatto e adesso chissà dove si trova e chi gli sta facendo cosa.
-Sei...uno stupido...- mormora tra i singhiozzi. -Sei uno... stupido Milord! -
-Perché sono stupido?-
Layla spalanca gli occhi e si gira di scatto.
-Logan!- esclama saltandogli al collo ancora in lacrime.
Lui ricambia l'abbraccio confuso.
-Ti sono mancato così tanto?-
Layla scioglie l'abbraccio e affonda la faccia sulla sua maglia e in preda ai singhiozzi gli batte dei pugnetti sul petto.
-Mi hai fatto spaventare...! P...perché hai urlato così...! Non farlo mai...più!-
Sembra una bambina di cinque anni, ma non le importa. La cosa più importante è che lui stia bene.
Logan si gratta la testa.
-Ma di cosa stai parlando? Io non ho urlato-
Layla si blocca e alza la testa.
-Mi prendi in giro?-
-Perché dovrei?-
-Ma...ma tu... io... ti ho sentito urlare! Due volte!-
Logan le prende le spalle.
-Layla calmati adesso. Respira- le asciuga le lacrime. -Io non ho urlato, non avrei avuto alcun motivo per farlo. Vieni, sediamici e raccontami.- si siedono di nuovo sulla panchina, ma Layla non vuole staccarsi da lui e dal suo busto.
-Si può sapere cosa ti è successo?- chiede lui impaziente. -Sembra che credevi fossi morto!-
-Infatti è qualcosa del genere!- mugugna da sotto la sua maglia.
-Addirittura?-
-Si.- lo stringe di più.
-Così mi fai preoccupare-
Layla non si decide a staccarsi ne a parlare.
Lui sospira. Getta la schiena all'indietro portando Layla in braccio, le fa stendere le gambe e lei appoggia la testa sotto al suo collo.
-Raccontami Principessa - le accarezza la testa per darle conforto. Layla esita. Le conviene davvero raccontargli del sogno? Daltronde ormai Logan l'ha vista piangere e sicuramente pretenderebbe spiegazioni anche se le piacerebbe dirgli di non preoccuparsi per sviare l'argomento ma lui glielo impedirebbe sicuramente.
Sospira.
-Già due volte ho fatto sempre lo stesso incubo. Io sono sdraiata sul letto, tu bussi all'improvviso e pretendi che ti apra la porta subito per farti entrare. Io mi alzo, vado ad aprire e non trovo nessuno. Figurati che stesso nel sogno mi arrabbio con te credendo che mi stessi facendo uno scherzo. Sto per tornarmene a letto ma sento un tuo urlo abissale e da li mi sveglio di colpo.-
Logan resta in silenzio fissando il vuoto mentre continua ad accarezzarle la testa.
-Può darsi che la paura di non vedermi tornare ti abbia fatto avere delle allucinazioni.-
Layla gli stringe una mano.
-Sembrava così reale-
Logan fa in modo di guardarla negli occhi alzandole la testa dal mento.
-Devi star serena, il tuo è solo un incubo che ti tormenta solo perché ci vai sempre a soffermare- le sorride. -Mi primetti che non ci penserai più?-
Layla annuisce e lo abbraccia di nuovo, adesso più tranquilla.
-Vuoi vedere la sorpresa?-
Lei siede più comodamente sistemandosi la gonna e aspetta curiosa.
Logan mette la mano in tasca.
-Chiudi gli occhi-
Layla obbedisce.
Logan le prende la mano delicatamente facendole venire i brividi.
-Aprili-
Layla vede tra le dita di lui un anello in acciaio semplice con uno spessore abbastanza largo.
Sorride a trentadue denti mentre Logan glielo infila all'annulare.
-Quando guarderai questo anello, pensa a me. E se vuoi alla nostra prima uscita.-
Layla lo guarda studiandolo. È davvero bello e molto brillante.
-La semplicità che ha lo rende unico e raro- dice.
-Non è tanto semplice come credi- Logan sorride beffardo.
-In che senso?-
-Lo scoprirai più in la- le fa l'occhiolino.
Layla sbuffa.
-Te l'ho detto che sei pieno di misteri!-
Lui si porta le mani dietro la testa e si appoggia con la schiena alla panchina.
-E non ti attrae questo?-
Layla guarda la fontana e sorride.
-Si. Mi attrae!-
Lui si piega in avanti guardandola sorpreso.
-È la prima volta che assecondi una delle mie frasi vanitose senza sbuffare o darmi un pizzico!-
-E allora?-
Le poggia una mano sulla fronte.
-Strano...non mi sembra tu abbia la febbre!-
-Che esagerato! La prossima volta non ti assecondo più!-
Logan le prende entrambe le mani.
-Mi piace invece quando lo fai!-
Layla scuote il capo.
Non c'è niente da fare: Milord è sempre Milord!
-Dovremmo tornare a casa-
-Che ore sono?-
Layla guarda l'orologio.
-Le sei.-
Logan annuisce ed escono dal parco.
Questa giornata è stata molto bella, a parte quel brutto momento che Layla ha passato che l'ha rovinata, ma pensando a tutte le altre cose dimentica tutto.
Layla osserva le strade illuminate dalla luce del tramonto. È bellissimo: le case si illuminano di un arancio che rilassa le iridi e l'asfalto nero delle strade si fa più scuro. l'unico problema è che le giornate stanno iniziando ad accorciarsi. Peccato. Layla odia quando si fa subito scuro, la luce del sole le dà vita e con essa le vien voglia di fare un sacco di cose. Quando le giornate si fanno più corte, invece, la deprime, come la pioggia. È costretta a rimanere in casa e inoltre le viene un sonno!
Logan la tira violentemente all'improvviso svoltando un vicolo isolato e nascosto, e la spinge con la schiena al muro senza però farla male.
-Ma cosa fai?-
Logan le tappa la bocca.
-Ssh.-
Si nascondono per bene e lui sbircia l'altro lato della strada.
Un ragazzo cammina cauto guardandosi attorno con circospezione.
Logan è curioso di sapere dove sta andando con così tanto mistero.
-Ma è solo Alan!- bisbiglia Layla.
-Lo so.-
-Deve arrestarti?-
-No che dici!- Logan non smette di fissarlo accigliato. Sta seguendo la strada che porta a...
Spalanca gli occhi.
"Non è possibile!" Pensa allibito.
-.... fosse un agente di polizia che deve portarti in carcere...-
Logan si allontana leggermente da Layla per guardare meglio. Poi scuote il capo. Forse si sta sbagliando.
-Ma mi stai ascoltando?- esclama Layla scocciata.
-Eh?-
-No, non mi stai ascoltando- incrocia le braccia infastidita.
-Scusa. Puoi ripetere?-
-Ti nascondi come se Al fosse un agente di polizia che deve portarti in carcere!-
-Purtroppo credo proprio che non sia un agente!- mormora tra i denti.
-Si può sapere cosa ti prende? Sembra che tu abbia paura di lui!-
Logan la guarda accigliata e si avvicina di nuovo lentamente.
Layla è spalle al muro e cerca di diventare piatta non riuscendo ad indietreggiare di più dal suo sguardo severo.
-Io non ho paura di quello li. Caso mai è lui che deve aver paura di me!- -Perché dovrebbe?- chiede cauta.
-Già l'ho minacciato e non lo farò a parole la prossima volta.- si allontana da lei e torna a camminare. Se i suoi sospetti si avverassero allora sarebbe un guaio.
Layla allibita lo affianca subito.
-Cosa hai fatto?!-
Logan mette le mani in tasca.
-Quello che dovevo.-
-Perché? E poi quando?-
-Quando stavamo in casa sua. E il perché è semplice!-
-Beh, che aspetti a dirlo?-
-Gli ho semplicemente detto che non doveva azzardarsi a toccarti ne a guardarti, cose così insomma, altrimenti l'avrebbe pagata!-
Layla si dà uno schiaffo in fronte.
-Non dovevi farlo-
Logan ridacchia cinico.
-E lasciarti abbindolare da lui? Credo invece di aver fatto la cosa giusta!-
Layla sospira pesantemente. Non sa davvero che dirgli.
-Potevate almeno chiarire parlando e basta-
-Ma noi abbiamo parlato.-
-Non in quel senso-
-Credimi è stato un bene. La prossima volta ci penserà due volte prima di avvicinarsi a te!-
-Che burbero!- borbotta.
-Non sono burbero!-
-Hai ragione! Sei un burbero pazzoide gelosone!- Layla ride.
-Bene, te la farò pagare per questo!- sorride malizioso.
-Guarda come tremo!- esclama ironica scuotendo le mani velocemente.
Logan ghigna beffardo.
-Vedrai!-
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Ti troveró - LA VENDETTA DI JACK SHADOW
PertualanganIn città tutto è tornato normale dopo la morte di Jack Shadow, e per Layla, Franck e Logan è arrivato il momento di frequentare la scuola. È il loro primo giorno e sarà dura da affrontare. Tutti e tre vorrebbero evitare, ma vengono costretti a trasf...