Capitolo 23: Vittoria e anomalie

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Le tre entrarono lì.
Ma, poichè era sorvegliato da due guardie, le ragazzine escogitavano una soluzione.
<Quella lì è la stessa bevanda> bisbigliò Celia,
<Sembra di sì> rispose Nelly
una delle guardie iniziò a pensare come ci si potesse sentire assaggiando quella bevanda.
<Avete sentito cos'ha detto?> disse Celia, la verde invece <I sospetti di Nelly erano proprio fondati...quella bevanda deve avere qualcosa di strano>.
Una mano toccò la spalla di Nelly, facendo sussultare anche le altre due; gridarono dallo spavento ed iniziarono a correre.
Mentre correvano, da una delle tre scappò un piccolo specchietto che le ragazze usano per truccarsi e/o guardarcisi.
Uscirono da lì e quello che videro fu: Mark che si prendeva mille pallonate ed i suoi compagni a terra, sfiniti.
<Sono sfiniti> mugolò Nelly indietreggiandosi ancora incredula. L'arbitro, sotto consiglio di Byron, stava per dare il resoconto quando Mark lo fermò <Non ancora!>.
<Questa partita non è ancora finita> riprese il castano mentre si rialzava affaticato, subito gli altri fanno la stessa cosa.
Angel mormorò <Secondo me, voi della Zeus, sottovalutate troppo le squadre avversarie...tipo la nostra. C-credete davvero che alimentandosi di una bevanda alquanto "innaturale" vi sentiate una divinità scesa in terra? Per favore, siete solo dei vigliacchi. Unicamente dei vigliacchi>
Byron si voltò, <Come scusa?>
<N-non hai sentito bene? H-ho detto vigliacchi...contento o no?>
Subito le tirò una pallonata nello stomaco, facendola inginocchiare a terra; <Allora...che dicevi?> chiese Byron, lei tossì e rispose guardandolo mezza irata <Non mi hai fatto niente>.
Il ragazzo si rivolse a Mark, si scambiarono uno sguardo da nemesi, Jude da dietro <Non riesci a crederci, vero? Te lo leggo negli occhi. Mark continuerà a rialzarsi nonostante tutto e, ogni volta, sarà sempre più determinato. Non riuscirai mai a piegarlo, lui è troppo forte per te.>
Così Byron usò il suo "Colpo Supremo" ma, quando stava per tirare, l'arbitro fischiò.
Tuttavia era ancora il primo tempo.
Durante la pausa Nelly raccontò a tutti quei sospetti che aveva fin dall'inizio.
Il secondo tempo si avviò, questa volta con la Zeus ancora più forte.
<A quanto pare sei rimasto solo>
disse il biondo, tirando il pallone in faccia al portiere, continuando sempre di più,finchè non cadde di faccia a terra.
<Non te lo permetterò>
<Non vi permetterò di infangare lo sport che amo> sussurrò Mark,
<Non può essere...il tuo fisico avrebbe dovuto cedere già da tempo!> esclamò Byron e, con il fuoco negli occhi, gli lanciò il pallone violentemente. Continuò per tre volte.
Si irritò e calciò di nuovo.
Non appena stava per segnare, finalmente in Mark ci fu un miracolo: per la prima volta usò la "Mano del Colosso" che tanto desiderava imparare, grazie anche all'utilizzo dei guanti del nonno.
<È la "Mano del Colosso"...non ci credo...l'ha imparata> si stupì Hillman.
<Sono fiero di lui> pensò la mamma, con le lacrime agli occhi.
Il ragazzino lanciò la palla ad Axel, usufruendo il suo "Tornado di Fuoco" segnò il primo goal assieme al "Calcio Gemello" attribuito da Jude.
Di seguito Erik passò ad Angel, <Finalmente posso mostrare a tutti la mia tecnica!> ed eseguì "Angelus Alis" e fece un altro goal.
Poi di nuovo un "Calcio Gemello" ed infine "La Fenice", portando il punteggio di 4-3.
Dopo una lunga vittoria, prima di salire sul bus il quale li aveva portati lì, la bionda prese per il polso Steve,
<Ascolta...posso dirti una cosa?> chiese insicura
<Umh...okay> rispose titubante
<Q-questa cosa però è una promessa...la manterrai?>
<Che tipo di promessa è?>
<...Mi prometti che rimarremo sempre insieme?>
il ragazzo iniziò a riflettere e poi decise:
<Va bene, basta almeno che nessuno dei due permetta di spezzare questo legame...okay?>
la ragazzina lo guardava con occhi lucidi, <D'accordo>.
Durante il viaggio di ritorno a scuola, parlavano e commentavano la partita e del campionato finalmente vinto;
<Comunque quel tuo tiro mi ha sbalordito! Nom credevo fossi in grado di avere quelle abilità!> esclamarono Todd e Sam, rivolti alla bionda,
<I-in realtà è una tecnica che umh, l'ho imparata mooolto tempo fa e-e avevo pensato di farvela vedere...perciò...> rispose Angel, grattandosi la nuca dall'imbarazzo.
Mark guardava fuori la finestra, tuttavia notò qualcosa di strano in cielo: erano tre palloni che scendevano lentamente verso il terreno, precisamente sulla loro scuola. Tutti videro la situazione ed improvvisamente si sentì un'esplosione.
Scesero dal veicolo e quel che videro non fu molto piacevole, la loro scuola fu distrutta, macerie erano dappertutto, ma intravidero anche qualcos altro.

Angolo dell'autrice💗
eccomi qui! finalmente ho pubblicato questo capitolo ^^
spero vi stia piacendo veramente, ci sto mettendo molto tempo e impegno, tipo per l'organizzazione dei dialoghi, le scene in ogni ep ecc.
ci vediamo con il prossimo capitolo <33🕊️💗

𝐃𝐮𝐞 𝐠𝐞𝐦𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐝 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐞 || 𝐈𝐍𝐀𝐙𝐔𝐌𝐀 𝐄𝐋𝐄𝐕𝐄𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora