Capitolo 28: Shawn Frost

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I due salirono sul tetto del bus.
<B-beh Mark...sai il motivo per cui ti ho fatto salire qui?> chiese Angel, guardandolo dispiaciuta,
<No, e qual è?>
Lei non rispose.
Scosse una mano davanti ai suoi occhi e subito sussultò.
<Allora? Ci sei?>
<S-sì ci sono!>
Silenzio.
La ragazza fece un sospiro e poi disse
<Capitano, penso che da quando è entrata questa faccenda degli alieni sono sono più la stessa...>
<Come "penso"?>
<Mark non lo so! Ok?>
Lui la fissava.
Lei si sentiva a disagio per gli occhi castani puntati su di lei. Lo fissò per un istante.
<Dici tutto, tranquilla> affermò il castano.
<È che...m-mi sento inutile, di non esservi all'altezza e-e di pensare che non ce la potremmo mai fare a sconfiggere quegli alieni.>
Mark non disse una parola.
<Sono rimasta ancora impietrita da quello che disse l'allenatrice...Axel era uno di noi, uno di famiglia. Insomma...>
<Insomma?>
<...Insomma non ce la faccio>
<A cosa?>
<Sono stanca di essere la mamma del gruppo e alla fine, vengo ricambiata così: dei compagni di squadra stramazzati e questi maledetti alieni come acerrimi nemici? Ti è normale?!>
Mark le poggiò una mano ad una sua spalla e la tranquillizzò
<Angie tranquilla sono certo che li sconfiggeremo, ne sono alquanto sicuro!>
Angel si sentì quasi una freccia trafiggerle il cuore dal dolore.
<Mark...mi sento sola, mi mancano Steve, Max e gli altri...tutti!>
<Non sei sola, hai la Raimon, me-> stava per terminare la frase quando la bionda gli rispose sull'orlo di piangere
<Invece sì, ero e sono sola ora! Nessuno si è mai importato di me, come stessi e come affrontavo la vita che avevo davanti ai miei occhi! Tutta colpa mia, sempre e solo mia! Almeno voi me l'avete cambiata...>

Flashback
<Perchè ve ne andate tutti quanti? Che vi ho fatto di male?!> urlavo piangendo, ma loro facevano finta di ignorarmi, eccetto Rio e Mid.
<Sei solo una piagnucolona che si lamenta di qualsiasi cosa, insomma, quando attendi a crescere?> mi ripetevano quelle tre.
<M-ma sono una ragazza...s-so badare a me stessa> risposi balbettando, ma loro continuavano a deridermi. Anche Kyle. Non ci posso credere, anche lui lo fa? Mi odia? No...no...no...NO!
<Non voglio stare da sola...non voglio!>
<Vi prego, rimanete con me!>
Tutto andava avanti ogni giorno.
Fine flashback

<Angie>
<Dimmi>
<Davvero pensi che te l'abbiamo cambiata?>
Le cominciarono a scendere lacrime dai suoi occhi azzurri e si lanciò tra le braccia del capitano e iniziando a singhiozzare.
<N-non ci lascerai, vero?>
<Certo che no, tranquilla>
Rimase qualche istante appoggiata su una spalla del ragazzo, poi si alzò e si asciugò la faccia per il pianto,
<Scusami per averti disturbato...è colpa mia>
<Hey non ti preoccupare>
<N-non lo devo fare?>
<No>
Si fissarono.
<T-ti voglio bene> sibilò la bionda e, con un salto furtivo scese da lì.
<Anche io> rispose Mark sorridendo a 32 denti.
La mattina dopo, Lina con un fischietto li fece svegliare. Chi era stanco, chi non aveva dormito affatto oppure qualche oretta o anche chi aveva dormito.
Si rimisero in marcia.
Dopo un po' arrivarono ad Hokkaido, il paesaggio era pieno zeppo di neve, eppure all'interno del bus c'erano alcuni che morivano di freddo.
<R-ragazzi, non vi preoccupate...sono certa che troveremo qualche ristoro e staremo a-al caldo.> balbettò Angel vedendo la situazione corrente.
D'improvviso, il veicolo si ferma.
<Scusi, perché si è fermato?> chiese Lina a Veteran, lui rispose
<C'è qualcuno laggiù>
Tutti videro un ragazzino che tremava per il freddo, alcuni fiocchi di neve si trovavano sulla sua testa, accanto c'era una cuccia e un pallone da calcio.
Era un ragazzino dalla pelle molto chiara, capelli corti e grigi con occhi grigio-verde acqua.
Insomma, poteva somigliare a un principe delle nevi.
Mark scese e lo fece salire.
Gli darono una coperta, nella quale si sentì un po' meno freddo.
Veteran gli propose di presentarsi agli altri e lui lo fece.
<Fin dove proseguo?>
<Prosegua come un bel tiro di collo pieno, vale a dire "sempre dritto"> sussurrò Shawn.
Ad un certo punto la ruota del bus affonda nella neve, il grigio scende e scoprì che c'era un orso che infine lo uccise.
<Sei sicuro di voler scendere qui?> domandò Mark, quando Shawn arrivò a destinazione,
<Qui è perfetto> esclamò l'albino.
Li ringraziò e l'autobus se ne andò.
Ad un tratto, Shawn cambiò completamente: una potenza lo sovrastò e calciò il pallone che aveva con sé, superando un'intera lastra di neve, creando così un passaggio.
<Beh Mark, direi che la compagnia di questo nuovo arrivato ci abbia fatto piacere> cinguettò Rio, sorridendo.
Kevin continuava a guardare il sedile accanto a sé.
<Kevin c'è qualcosa che non va? Ti vedo moggio moggio...senti la mancanza di qualcuno?> chiese con conforto la bionda.
L'olivastro voltò lo sguardo su di lei, dall'aria quasi offesa
<N-no tranquilla. A proposito...che erano quei singhiozzii di stanotte?>
Angel rimase a pensare per alcuni secondi, poi tacque.
<Non c'è dubbio, da quando l'allenatrice ha mandato via Axel l'atmosfera del team è cambiata> pensò Silvia mentre guardava una penna in mano e uno schema con tabelle e continuando a pensare tamburellava la biro.
Arrivarono a destinazione.
L'Alpine li accolsero e arrivò Shawn, presentandosi.
<Saresti Shawn Frost?> chiese Mark, lui sorrise leggermente.
<E saresti un cacciatore di orsi?!> esclamò Kevin, quasi come una minaccia,
<Nah...sei rimasto deluso a vedermi di persona, non è vero? Succede> rispose il violetto-grigio.
Senza proferire parola, Kevin si allontanò.
Mark si preoccupò, ma Silvia lo seguì, ma anche Angel lo fece.
<Aspetta Silvia!> richiamò Angel mentre la raggiungeva.
Lina si presentò al ragazzino, chiedendogli della Raimon.
Intanto le due lo videro accanto alla casetta in cui si erano alloggiati.
Guardava il paesaggio colmo di neve.
<Kevin ascolta ti prego, capiamo perfettamente i tuoi sentimenti perché, infondo, sono anche i miei> disse Silvia, cingendo le mani a sè continuando ma venne interrotta.
<Lo so, lo so. Capisco che avercela con lui non è affatto ragionevole, però...questo Shawn...> il rosa spiegò tutto quello che aveva provato da quando era iniziata questa nuova faccenda.
Tirò un pugno all'abete che aveva affianco, facendo cadere una massa di neve.
Angel si avvicinò al ragazzo, abbracciandolo e dicendogli
<K-kevin stai tranquillo...siamo qui...non piangere, va bene? P-penso che Axel ritornerà, ne sono sicura!>
Tuttavia mormorò tra sè, anche lei quasi in lacrime
<Che speranze abbiamo se neanche ci considererà più...siamo deboli, non ce la faremo mai...mai...mai>

Angolo dell'autrice💗
oii come avevo promesso eccovelo qui!♡
so che tutti quanti nella Raimon hanno subito trauma di ogni genere, ma cazzo uagliu, i kin si fanno sentire di più ceh...wow
vabbe al prossimo capitolo💗🥤

𝐃𝐮𝐞 𝐠𝐞𝐦𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐝 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐞 || 𝐈𝐍𝐀𝐙𝐔𝐌𝐀 𝐄𝐋𝐄𝐕𝐄𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora