Capitolo 38: La rinascita di Mark

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La mattina dopo, tutti non credettero ai loro occhi che Nathan se ne fosse andato dalla Raimon.
<E perchè non lo ha impedito?! Nathan è sempre stato qui dal prima giorno! disse Silvia, triste dall'accaduto.
<Non sarò certo io a trattenere un atleta che ha perso ogni motivazione. Il mio compito è quello di fare tutto il possibile per battere la Alius Academy.
Chi non è pronto al massimo, farebbe bene a farsi da parte.>
Bobby rispose
<Certo, tanto a lei che interessa... per lei l'unica cosa che conta è vincere, tutto il resto non ha importanza.> Rio aggiunse
<E poi, Shawn soffre dello sdoppiamento della personalità ma lo ha fatto giocare lo stesso... non è vero?> la signorina Schiller disse solo
<Ora cominciate l'allenamento e abituatevi a fare a meno di Nathan.>
Silvia rassicurò gli altri dicendo che Nathan sarebbe ritornato al più presto nella squadra.
Rio grignava i denti e stringeva i polsi, improvvisamente esitò
<È tutta colpa mia.>
Tutti si voltarono,
<Come è colpa tua?> chiesero tutti.
La rossa cominciò a spiegare quel che successo, infine disse
<Siamo stati degli idioti a non accorgerci come stesse... sono stata una pessima compagna per lui...>
Silvia ed Angel la confortarono
<Sorellina, non devi preoccuparti, Nathan ritornerà, stanne certa.> Silvia soggiunse
<Non sei neanche una pessima compagna, anzi, fa piacere a tutti!> la rossa le guardò e le abbracciò, e poi se ne andarono, tranne Mark e Silvia. La ragazza propose al ragazzo di allenarsi.
Questa volta però, Mark rifiutò il pallone dato da Silvia. Gli altri si voltarono ancora. Egli spiegò che non voleva giocare e che aveva bisogno di riflettere.
Mentre rifletteva, sentiva i suoi compagni allenarsi: si avvicinò alla grata del tetto e li vedeva correre per tutto il campo.
Aveva fallito con Nathan.
Cominciò a piovere a dirotto e intanto Mark si disperava nei suoi dubbi e ripensamenti sugli altri.
Gli altri lo raggiunsero, ma senza muoversi dalla porta d'ingresso del tetto.
Angel cercò di avvicinarsi,
<M-Mark? V-vuoi un po' di compagnia?> ma subito venne fermata da Jude.

Il giorno dopo, Darren si allenava da solo con uno pneumatico, ma si faceva male e si rialzava, continuando la sua attività.
Darren si diresse dagli altri, chiese del capitano, Angel disse
<Si trova lì, sul tetto. Sta lì da ieri pomeriggio ed ha passato tutta la notte a digiuno...>
Il ragazzino garantì un messaggio per il capitano per il Pugno di Giustizia.
Intanto Nelly andò da Mark, rivolgendogli quattro chiacchiere.
Lei gli disse
<In piedi. Alzati e cerca di bloccare il mio tiro!> lui non proferì parola e Nelly tirò lo stesso, rimbalzò sul braccio del ragazzo. Lei continuava a dire di reagire, ma lui nulla.
Ella si ritirò con gli occhi lucidi, quasi come se avesse giocato con i suoi sentimenti.
Una seconda volta, venne Silvia con delle polpettine, ma ancora una volta non fece nulla.

La notte stessa, Shawn ebbe un incubo, il quale diceva che non era Aiden; lui era solo Shawn, ma tutti volevano il grande bomber Aiden. D'improvviso il riflesso cambiò e lo minacciò di scomparire, ma si dissolse in un attimo e Shawn pose un ghigno malefico.

<Prima Shawn, poi Nathan, ora il capitano... andati. Li abbiamo persi tutti...> sospirò Tod, quando Jude passò la palla a Jack, entrambi caddero.
Anche Rio stava dello stesso umore di Tod. Ella rifletteva il riflesso del ragazzo, quel ragazzo che mostrava sicurezza e che la amava come se fosse una moglie.
All'alba del giorno seguente, Celia chiamò gli altri, dicendo che aveva trovato una lettera scritta da Tod.
<È terribile... ora siamo ancora più spacciati...> mormorò Angel che si tratteneva a non piangere, stessa cosa Jack.
Ormai nessuno riconosceva il capitano.
<Ho deciso di escludere Mark dai titolari. A partire da adesso, Evans è fuori squadra, dunque non parteciperà alla prossima partita.> dichiarò la Schiller, nominando Jude il nuovo capitano.
<M-ma signorina Schiller, non voglio esserle insolente ma adesso sta oltrepassando il limite! A lei non importa niente dei suoi allievi, tanto meno da dire "Se uno non si sentiva al massimo, se ne stava in disparte"! Noi siamo quasi come un gruppo di rivoltosi che voglio l'indipendeza della propria patria e si dice "O per tutti o nessuno." Capisce?!> le rivolse Angel, però si mise le mani tra le labbra, realizzando di aver detto una cosa stupida.
L'allenatrice si girò
<Heartfilla, è inutile che usa questi perifrasi, questa è una battaglia contro gli alieni. O ci sta, o ci sta. E senza discussioni.> marcò la donna, acida.
Inoltre Jude rifiutò l'incarico da capitano, la donna disse che avevano ancora un giorno di tempo er convincere il capitano, altrimenti avrebbe trovato un'altra squadra.
Mark guardava dal tetto della Fauxshore e finalmente vide che Darren continuava ad ostinarsi per imparare la sua Mano del Colosso. Ed infine ci riuscì.
Al tramonto, Mark si ripromise di portare onore nella Raimon, e in giunta si aggiunse anche Darren.
Il piccoletto li ringraziava, Angel disse
<Benvenuto tesoro! Saremo molto felici della tua collaborazione, stai tranquillo! Immaino che anche Shawn si riprenderà, non è così?>
Suzette si incuriosì
<Come lo hai chiamato?! "Tesoro"?>
<Sì, perchè?>
<Beh, sembra che te ne sia innamorata!>
La bionda si giustificò
<M-ma no, dai! Non mi pare il p-periodo adatto alle cotte! Haha!>
Sempre lei si accostò al suo orecchio
<Anche perchè sono già fidanzata, sia ben chiaro, non voglio tradire il mio ragazzo!>
Dopo ciò, tutti si allenarono, fino a sapere una notizia alquanto particolare: Shawn era ritornato dal ricovero,
<Shawn!!> Angel si buttò tra le sue braccia in uno stretto abbraccio,
<Allora, come ti senti Shawn? Ti sei ripreso?> e lui rispose che si sentiva molto meglio.
<Buon per te!> la bionda gli diede una carezza ai suoi capelli violetto, in segno di affetto.
Inoltre, dal telefono dell'allenatrice, apparve una chiamata di Hillman, la quale diceva che si trovava un certo giocatore soprannominato "il bomber di fuoco" sull'isola di Okinawa.
Tutti si diressero all'isola senza esitazione, pensando al nuovo incontro con Axel.

Angolo dell'autrice💗
GUYS I'M BACK!!
sì, sono tornata in vita dopo alcune settimane, vi volevo dire che ho la settimana corta (cioè non vado a scuola il sabato e domenica) però c'è un'ora scolastica in più, di conseguenza torno alle 14.00 e non trovo il tempo di scrivere.
non so se vi commuoverà alla fine. (daje qualche lacrimuccia sarà scesa oh)
ee nulla, spero vi stia piacendo, al prossimo capitolo!!🌷

𝐃𝐮𝐞 𝐠𝐞𝐦𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐝 𝐮𝐧 𝐩𝐚𝐥𝐥𝐨𝐧𝐞 || 𝐈𝐍𝐀𝐙𝐔𝐌𝐀 𝐄𝐋𝐄𝐕𝐄𝐍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora