Mason girò la testa verso la porta.
Mi vide e quella scintilla riprese a esserci nei suoi occhi stanchi. Sorrise.
"Io ti ammazzo" li inveii contro "io ti ammazzo" ripetei arrivando al fianco del suo letto "sei un egoista del cazzo, io non ho sparato a quell'uomo e tu ti butti addosso a me. Poi in più mi dici che era per non farmi soffrire?" chiesi impazzendo.
Lui mi ascoltò divertito con le sopracciglia alzate.
"Appena alzi il culo giuro che te lo butto in una fottuta tomba" dissi io fulminandolo.
Quanto mi era mancato.
"Ciao amore" disse solamente stringendomi la mano "e in più non volevi neanche che ti portassi in ospedale. Cosa sarebbe successo se la tua squadra non mi avesse ascoltato?" sbottai io "li hai minacciati di morire, e poi gli avevo detto che ogni tua richiesta era un ordine" disse lui sorridendomi e accarezzandomi il volto.
"Io ti uccido" dissi isterica. "Prima però me lo dai un bacio?" chiese lui sorridendomi stanco.
Io lo fulminai. Salì sul lettino e mi stesi a fianco a lui. Avvicinai il viso al suo. Lui fece unire le nostre labbra.
Quanto mi erano mancate... Il loro sapore, il loro odore e la loro forma...
"Ho dovuto superare anche degli attacchi sentimentalistici di Jack" borbottai io appoggiando la testa sul suo petto.
Lui con il suo braccio muscoloso mi cinse la vita "vedo anche che non hai mangiato" mi rimproverò lui.
Io misi la testa nell'incavo del suo collo. Aspirai il suo odore.
"Sono stanca" dissi solamente mentre appoggiavo la mia fronte al suo collo. Lui mi mise una mano sulla testa e mi coprì con le coperte.
"Domani penseremo al cibo, e soprattutto a una doccia" ridacchiò lui baciandomi la nuca "mi sono tolta almeno il vestito insanguinato" gli dissi chiudendo gli occhi "brava" disse lui.
"Olivia" mi chiamò lui "mh" dissi io troppo stanca per aprire bocca "ti amo" sussurrò lui.
Era tornato. Era lui. Era con me.
La mattina dopo ha chiesto di essere dimesso. E visto che era stato molto convincente, o forse perché era un boss mafioso, accettarono la sua richiesta.
Aveva delle stampelle per sostenersi con il busto visto che della sedia a rotelle non ne ha voluto sentire parlare.
"Guido io" dissi andando al posto del guidatore.
Liam e Adam e Jack sono tornati a New York per prendere Rosie e portarla qua, e Jack perché doveva recuperare delle cose da casa mia.
Il volante era sporco di sangue, anche la portiera e il sedile del passeggero. "La dovrò far pulire" sbuffò lui sedendosi con uno sforzo. "Male?" chiesi io subito guardandolo l'addome "so quando c'è da preoccuparsi. Questo è completamente normale" mi tranquillizzò lui.
Guidai verso casa sua con i suoi occhi addosso "tutti questi tagli?" chiese guardandomi le mani e accarezzandomi un braccio "adesso vedrai" li dissi solamente.
Arrivammo a casa sua.
Io lo feci scendere "Mason le stampelle" lo rimproverai "mi hanno fatto ferite peggiori e mi sono curato, ho ancora l'uso delle gambe" disse lui alzando le sopracviaglia. Io sbuffai e mi avvicinai a lui per sorreggerlo dalla vita.
Lui mi mise un braccio sulle spalle per farmi stare più tranquilla.
Salimmo gli scalini prima della porta.
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Afterlife - Sequel di Mafia in love
ChickLitEcco il tanto atteso sequel di Mafia in love. Chissà come andrà a finire questa storia... Estratto: "i pezzi del mio cuore si aggiunsero ai cocci di vetro a terra" "Era colpa mia. Dovevo morire io" ✅STORIA COMPLETATA ✅