"Devo andare" dissi, erano le otto e mi dovevo ancora vestire e e farmi una doccia.
"Ultimi dieci minuti" brontolò lui baciandomi "l'hai detto mezz'ora fa" dissi scollandomelo di dosso e alzandomi.
"Così mi tenti" disse lui vedendomi nuda "Mason l'abbiamo fatto tutto il giorno oggi" risi accendendo l'acqua della doccia "anch'io devo farmi una doccia" disse lui entrando "Mason mi fanno già male le gambe" sbuffai io.
"Non facciamo niente" mi promise lui. Io entrai in doccia e andai sotto il doccione con lui.
Lui prese il sapone e se ne mise un po' sulla mano. Iniziò a spalmarmelo addosso toccando ogni parte del mio corpo, forse anche troppo.
"Mason" lo riproverai io quando toccò un po' troppo la mia intimità "va bene, va bene" disse lui passando al mio sedere.
Mi sciacquai per bene e poi mi insaponai i capelli mentre lui si lavava.
Uscì dalla doccia e mi asciugai, lasciai i capelli lisci e mi misi dei pantaloni neri e eleganti, misi un top verde a corsetto e dei tacchi neri, presi una borsa verdona e in quel momento Mason uscì con solo un asciugamano in vita.
Mi truccai mentre lui si mise dei boxer puliti. "Jack" urlai "o" sentì dalla sala "preparami Glock" gli dissi mentre mi mettevo gli orecchini "non voglio perdere una mano" mi rispose lui. Io sbuffai.
Stavo per scendere quando Mason mi bloccò. Mi baciò "ci vediamo dopo" dissi io staccandomi.
Scesi e misi il guinzaglio a Glock. "Mason prendo la tua macchina" urlai "quale delle tante?" chiese lui scendendo in sala "ferrari" dissi io prendendo le chiavi "non farla esplodere" si raccomandò.
Io uscì e andai verso il ristorante, nel tragitto Adam mi chiamò "Olivia stai andando all'incontro?" chiese "si" dissi io "okay, ti aspetto a casa cosi mi racconti tutto" disse lui dandomi la buona fortuna.
Finì la cena. Mi aveva portato in un posto lussuoso con gente spocchiosa. Il tipo era un uomo di sessant'anni che era troppo ricco per non sapere cosa farne della sua vita. Manipolandolo un po' ho ottenuto il 51% delle azioni di quella azienda.
Non era andata male.
Arrivai a casa.
Parcheggiai e faci scendere Glock. Presi la borsa con i documenti e mi tolsi le scarpe sul vialetto.
Glock me le prese e me le portò dentro mentre io camminavo a piedi nudi sull'erba.
Entrai in casa e Glock appoggiò le scarpe all'ingresso "bravo" gli dissi io accarezzandogli il muso.
Trovai a aspettarmi Adam, Mason e Liam.
"Com'è andata?" chiese Adam girandosi verso di me.
Io presi i documenti e glieli misi davanti a Adam.
"51%?" chiese lui sconvolto "ma l'hai drogato?" chiese sconvolto Liam "no, ci ho pensato, ma no" dissi io "non hai le tette di fuori, il culo non è in mostra, ma come l'hai convinto?" chiese Liam stupito "Liam" lo rimproverò Adam "okay scusami" disse lui "L'ho un tantino manipolato" dissi io con voce innocente "Olivia" mi rimproverò Adam "vabbè almeno non l'ha minacciato di morte" disse Mason alzando le spalle. Io alzai gli occhi al cielo.
"Vabbè io ho finito il mio lavoro. Vado a letto" dissi io alzandomi "va bene, Ol buona notte" disse Adam.
Mi alzai e andai di sopra aspettando che Mason mi raggiungesse.
Mi svegliai mentre la luce delle finestre mi arrivava addosso. Mason non era di fianco a me, si sarà svegliato presto.
Scesi dal letto stiracchiandomi per bene. Mi misi un pigiama lungo a quadretti che mi cadeva in vita e una canottiera bianca.
Scesi ancora assonnata.
Glock mi venne a fare le feste.
"Amore" dissi io sorridendo. Andai in salotto e trovai Adam, Rosie e Mason guardare Fasten&Fourios. Mi buttai sul divano con loro "leggera come una farfalla" disse Mason spostandosi un po' più in là visto che ero finita su di lui facendo ridere Adam "ho voglia di uccidere qualcuno" sbuffai io annoiata "e pensare che le persone normali, una frase così non la direbbero mai" ridacchiò Rosie "siamo tutti pazzi, solo che la cosa che ci distingue, è il modo in cui lo mostriamo" disse Adam "stai invecchiando, la parte di te saggia sta uscendo" ridacchiai io "povero vecchietto" disse Rosie da soldi delle pacche sulla testa. Adam alzò gli occhi al cielo.
"Stavo pensando di ricominciare con gli incarichi" dissi io.
Non riuscivo a vivere in una realtà diversa da quella...
"Facciamo così, non prendiamoci impegno, facciamo quello che abbiamo sempre rimandato. E poi se ci verrà voglia di farlo, lo faremo" mi disse Adam. Io annuì.
"Ti vuoi mettere sempre nei guai" mi sussurrò Mason "tu devi smetterla di fare il protettivo" li dissi "ti amo troppo per perderti Olivia" mi disse serio. Io sorrisi. "Lo so" dissi baciandolo "anch'io Mason" Aggiunsi.
Appoggiai la testa sulla spalla della mia migliore amica. Adam mettendo un braccio sullo schienale del divano mi accarezzò la nuca. Mason mi teneva la mano.
La mia famiglia.
Tutto ciò che mi era rimasto.
Per loro avrei dato la vita. Per loro avrei sparato quel proiettile, anche se avesse dovuto essere nella mia testa.
Perché so, che loro avrebbero fatto lo stesso per me.
Potremo avere miliardi di perdite. Cadere, sprofondare nel più profondo buio. Ma dobbiamo essere sicuri che prima o poi la luce arriva.
Una luce malandata, fulminata, tremolante, ma arriva.
Sentì papà vicino come non mai.
Questa storia non è una storia scritta e finita. Non ha quello che si fa chiamare "epilogo". Questa storia andrà avanti, ma non so come. La mia vita, il mio futuro, tutto, dipende da me.
E io questa volta non farò nenache una mossa sbagliata. Vivrò solamente.
Sapendo che io, sono morta per rinascere.
Fine
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Afterlife - Sequel di Mafia in love
ChickLitEcco il tanto atteso sequel di Mafia in love. Chissà come andrà a finire questa storia... Estratto: "i pezzi del mio cuore si aggiunsero ai cocci di vetro a terra" "Era colpa mia. Dovevo morire io" ✅STORIA COMPLETATA ✅