Stavamo partendo per Los Angeles.
Eravamo appena arrivati in aereo porto con uno dei tanti SUV neri. Io mi ero messa dei pantaloni neri che cadevano larghi e un corsetto di pizzo. Mi ero fatta una coda alta e liscia e messa delle scarpe da ginnastica nere per stare comoda.
Mason aveva la sua solita camicia nera e pantaloni neri. Occhiali da sole e la sua stupenda aria potente.
"Non ci voglio salire" piagnucolai io davanti al suo elegante jet privato "Olivia ti stordisco con una botta in testa?" mi chiese lui alzando le sopracciglia.
Io sbuffai e insicura, salì sul jet.
Dentro gli interni erano costituiti da muri in marmo, mobili di vetro nero, e sedili in pelle nera. Il pavimento era un parchet di ceramica. Era molto lussuoso e elegante.
Mason senza nenache aspettarmi si sedette in uno dei posti e reclinò il sedile facendo comparire uno degli appoggia gambe.
Io titubante mi sedetti accanto a lui.
"Signor William possiamo partire?" chiese una voce all'inter fono "si Peet parti pure" disse Mason chiudendo gli occhi e sistemandosi meglio.
"Mason adesso scendo" dissi io. Stavo per alzarmi quando lui mi bloccò "ormai è tardi" disse lui indifferente.
Vidi dal finestrino che l'aereo stava partendo prendendo velocità sulla pista.
Mason si tolse le scarpe e mise le mani dietro la testa rilassato.
Io cercai di stare tranquilla facendo dei lunghi respiri.
"Mi urti il sistema nervoso" disse lui tranquillo "io?" chiesi sconvolta "mi hai portato a un fottuto suicidio" dissi piagnucolando e prendendogli di scatto la mano sentendo uno scossone.
"Siamo decollati e io cinque ore così non ti sopporto, sto prendono in considerazione di darti una botta in testa" disse lui aprendo gli occhi e guardandomi.
"Vafanculo, io adesso vado a dire al pilota di tornare indietro" dissi. Mi alzai e lui mi prese dalla vita facendomi mettere su di lui.
"Calmati" disse solamente "non mi piace stare qui" dissi io seria "non ti piace stare con me?" chiese lui alzando le sopracciglia "in questo momento no" dissi io sbuffando e distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
"Buongiorno Signor William, desidera qualcosa?" chiese un uomo in smoking venendo da noi elegantemente.
Capelli rasati, occhi blu e fisico leggermente meno fisicato di quello di Mason. Carino.
"No grazie, Olivia" chiese guardandomi "no" dissi io fulminandolo "grazie" dissi sorridendo cordiale al cameriere. Lui fece un cenno con il capo e poi uscì dalla stanza.
"Grazie" mi scimiottò lui "mi aspettavo di trovare hescort nude che giravano per l'aereo, non un tipo così" dissi io provocandolo mentre guardavo il punto da dove era uscito "ho richiesto personalmente un uomo per non farti dubitare di me, e poi le assistenti di volo non sono brave a scopare" sbuffò lui "ah" dissi io sconvolta e incazzata "sai che voglio testare anch'io?" dissi alzandomi e dirigendomi dall'assistente di volo "se lo fai mi puoi pure salutare definitivamente" disse lui serio "che c'è? Tanto fa schifo a scopare" sbuffai io alzando gli occhi al cielo.
Si sentì uno scossone. Io con un urletto mi andai a sedere "cosa succede?" chiesi io quando l'aereo si fermò "stiamo precipitando su New York" disse lui facendo il finto spaventato "Mason vafanculo" dissi io alzandomi.
"Dove stai andando?" chiese lui "cazzi miei" dissi sbuffando.
Andai al mini bar e lo aprì prendendo una bottiglia di vino costoso, lo stappai e portai direttamente tutta la bottiglia con me.
"Se bevi così ti ubriacherai" sbuffò lui "almeno ti riuscirò a sopportare" dissi io arrivando a metà bottiglia.
"Vieni qua" disse lui battendo sulle sue gambe.
Io sbuffai e forse per il vino, o forse perché volevo un suo contatto, lo assecondai."Non succede nulla, chiedilo al capitano se vuoi, era solo una turbolenza" disse lui accarezzandomi i capelli.
Io mi stesi meglio facendo incrociare le nostre gambe e appoggiando la testa sul suo petto.
"Non mi piacciono gli aerei" dissi sbuffando "ho un idea per sistemare la situazione" disse lui sorridendomi "non mi farò dare una botta in testa Mason" sbuffai io.
"No, ho un idea migliore" mi sussurrò lui. Schiacciò un pulsante e le porte che dividevano questa stanza dalle altre si chiusero.
"Faremo sesso qui come l'hai fatto con tutte le tue assistenti di volo?" chiesi io alzando le sopracciglia "si ma con la differenza che io loro non le amavo" disse lui iniziando a baciarmi "aspetta, quante ore mancano all'arrivo?" chiesi io fermandolo "4:30" disse lui mettendomi le mani sui fianchi e posizionandomi a cavalcioni.
Io lo guardai e mi fiondai sulle sue labbra. Mi mise le mani dentro i pantaloni posizionandole sul mio sedere.
Gli sbottonai la camicia e gliela tolsi. Lui mi slacciò il corsetto di pizzo da dietro facendo scivolare lentamente la sua mano sulla mia schiena nuda.
Io inarcai la schiena e mi avvicinai alla sua eccitazione con il bacino.
Gli slacciai i pantaloni quando lui mi tolse il corsetto e si avventò sui miei seni.
Io gli accarezzai il petto e lui mi slacciò i pantaloni togliendomeli "non so se è più surreale il fatto che io stia facendo sesso su un aereo o il fatto che io sia su un aereo" gli sussurrai mentre gli abbassavo i pantaloni, lui ridacchiò e si tolse i pantaloni.
Mi stuzzicò l'entrata con un dito mentre mi toglieva le mutandine. Entrò delicatamente come non aveva mai fatto.
Io sospirai buttando la testa all'indietro e mi rilassai completamente "sei ancora stressata da questo viaggio?" sussurrò con voce roca al mio orecchio mentre entrava con il secondo dito e faceva lente mosse piacevoli "in effetti si" dissi circondandoli il collo con le braccia.
Prima che io venissi, lui uscì da me e io gli tolsi i boxer "io amo solo te" dissi "ti amo" continuai baciandoli il collo facendolo sospirare "e sarà che sei uno stronzo, omicida, e hai l'aria da boss della mafia, ma sei la persona che amo di più al mondo" dissi io salendo sopra di lui facendo sì che entrasse in me.
"Sei la donna più bella che io abbia mai visto" disse serio mentre facevo movimenti con il bacino "e ti amo" aggiunse baciandomi.
"sei perfetta" mi sussurrò, io lo assecondai con il bacino "sei fottutamente eccitante" disse mettendomi una mano dietro alla schiena per avvicinarmi "voglio inziare una vita solo io e te" disse facendomi sorridere "lo faremo. Inizieremo una nuova vita" dissi io.
Anche se non saprei come avrei fatto.
Venimmo dicendo l'uno il nome dell'altro. "Olivia cambiare vita non è impossibile, solo non è facile" disse lui facendomi stendere e mettendomi la sua camicia sulle spalle "lo so" dissi io baciandolo.
"Adesso dormi perché se no veramente ti arriva una botta in testa" disse lui ridendo "va bene va bene" sbuffai io ridendo.
Prese una coperta dal cassetto laterale del sedile e la mise su di noi.
Io mi appoggiai al suo petto.
Chiusi gli occhi e capì.
Capì che Mason era l'amore della mia vita.
STAI LEGGENDO
Afterlife - Sequel di Mafia in love
ChickLitEcco il tanto atteso sequel di Mafia in love. Chissà come andrà a finire questa storia... Estratto: "i pezzi del mio cuore si aggiunsero ai cocci di vetro a terra" "Era colpa mia. Dovevo morire io" ✅STORIA COMPLETATA ✅