Capitolo 14

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Stavo cercando di dormire senza risultati.

Qualcuno entrò in stanza. Appoggiò qualcosa al letto e poi rimase lì in piedi.

Io mi girai sbuffando. "Rimani incazzata con me ma ieri non hai mangiato e neanche stamattina" disse Mason con voce indifferente "Ho sonno" dissi io rigirandomi "non riesci a dormire senza di me" disse lui "non è colpa mia se soffro di insonnia" sbottai, era il centro di tutto lui, mi faceva incazzare. Anche se fosse vero non mi doveva rompere i coglioni e farmi sentire una bambina.

Appoggiò il vassoio a terra e si sfraiò "non l'ho detto per sminuirti, l'ho detto perché volevo restare qui e volevo capire se anche tu lo volessi" disse lui semplicemente. Io stetti li ferma.

Doveva specificarsi...

"Hai mal di testa?" chiese "è perché sono stata al computer" dissi io con gli occhi chiusi "ti porto qualcosa che te lo faccia passare?" chiese "voglio dormire" dissi io alzandomi la coperte fino al mento.

Lui sbuffò, si stava alzando quando io lo fermai da un polso "non riesco a dormire senza di te" sussurrai io.

Stavo combattendo contro il mio orgoglio. Lui si ristese. Io mi girai con il viso e vidi che era di spalle.

Mi avvicinai e lo abbracciai stringendolo a koala. "Scusa se ti ho sparato...e ti ho picchiato...e per la ginocchiata nelle palle...e per aver cercato di soffocarti" dissi io stringendolo. Lui sbuffò e si girò "niente più ginocchiate nelle palle?" chiese guardandomi "non ti sparerò più" dissi io.

Le ginocchiate sarebbero potute tornare utili "Olivia..." mi rimproverò lui. Io mugugnai qualcosa con gli occhi chiusi.

Visto che non parlava io decisi di allacciargli le braccia al collo e mettergli una gamba sul fianco "dai" dissi io facendo incontrare le nostre fronti.

Stavo per baciarlo ma lui si ritirò indietro "niente ginocchiate nelle palle?" chiese di nuovo lui "se non mi fai arrabbiare come ieri va bene" dissi io "ero solo preoccupato e ho urlato" si giustificò lui "non è una giustificazione" gli dissi io seria "va bene, scusa" sbuffò lui.

Si avvicinò al mio viso, io rimasi ferma "adesso sei tu quella che non mi bacia?" chiese lui alzando le sopracciglia e mettendomi una mano sul fianco. Io alzai gli occhi al cielo e lo baciai.

Lui fece unire le nostre intimita stringendomi la gamba che avevo sul suo fianco.

"Sono troppo stanca per fare sesso" gli preannunciai "non lo facciamo" disse lui continuando a baciarmi "pomiciamo come i ragazzi di 14 anni" disse lui sorridendo sulle mie labbra.

"Pomiciare non fare sesso" dissi rimproverandolo, dopo quindici minuti che ci baciavamo, mentre mi abbassavo la maglietta che lui mi aveva alzato "con qualche palpatina" disse lui con la voce da bimbo "no ho sonno e stasera ho un incontro con uno dei fornitori dell'azienda" dissi staccandomi da lui e mettendo la fronte sul suo petto.

"Almeno non ti ho castrato" dissi dopo un po' sentendo la sua erezione "si ma mi stai facendo più soffrire così che con il calcio nelle palle" mi disse stringendomi. "Sistemiamo la situazione senza fare sesso allora" dissi.

Lui mi guardò confuso. Io gli slacciai i pantaloni e infilai le mani nei suoi boxer. "Olivia..." mi fermò lui. Io lo baciai per farlo stare zitto.

Iniziai a muovere la mano su e giù facendolo sospirare mentre mi stringeva i fianchi "devo farmi perdonare in quel che modo" sussurrai andando più veloce e facendolo gemere leggermente.

"Cazzo" sospirò sulle mie labbra. Io lo baciai sorridendo.

Lui venne dopo un po, si tolse i pantaloni per stare comodo e mi strinse "perdonata" disse lui sorridendo e baciandomi.

Io chiusi gli occhi appoggiandomi al suo petto.

Qualcosa mi lecco la faccia "cane demoniaco" sentì sbuffare da Mason.

Io capì chi fosse e aprì gli occhi sorridendo.

Vidi il muso di Glock che ansimava e sentì la sua coda che scodinzolava.

"Ti stai prendendo troppe libertà amore mio" dissi io baciandolo. Lui si stese affianco a me e io lo abbraccia "non solo mi svegli, ma mi rubi pure Olivia" sbuffò Mason "il mio amore più grande" dissi baciando Glock.

"Ah grazie" sbuffò Mason. Io sorrisi accarezzandolo. "ha dieci anni" sbuffai io "i cani ne vivono altri quattro o cinque..." realizzai abbracciando Glock "avrò tutta la vita per disperarmi con te dopo la sua morte" sbuffai io baciando Glock.

"Magari è un cane immortale" disse Mason facendomi sorridere "spero" dissi io guardandolo dormire.

Guardai l'ora, erano le 3 di pomeriggio. Potevo stare ancora a letto un po'.

"Cosa facciamo?" chiesi a Mason. "Sesso" disse lui baciandomi "no" "facciamo un figlio senza fare un figlio" ritentò lui "no" dissi ridendo "facciamo una lezione di anatomia approfondita" disse lui mettendosi sopra di me ridendo "no" dissi io "infiliamo un qualcosa in un qualcosa" disse lui facendomi scoppiare a ridere "no" dissi io.

"Ho fame" dissi io "Glock si è mangiato la macedonia" sbuffò guardando il vassoio "amore mio sei come la mamma tu" dissi io abbracciandolo.

In un altro momento l'avrei sgridato ma in questo li volevo troppo bene.

Mason prese la bottiglietta e gli diede una pacca sul muso. Lui si svegliò e cerco di prenderla. Mason gliela tolse e gliela avvicinò per farlo giocare.

Lui sorrise mentre Glock la morse e cercò di non farsela togliere. Lui gliela lasciò e sorpassandomi si mise a coccolarlo facendolo giocare "ah ah ah niente morsi" gli disse quando lui provò a mordergli la mano. Glock obbedì ma gli saltò addosso leccandogli la faccia. Io ormai ero sommersa da loro due che stavano facendo una specie di lotta.

"Ahia" dissi, Mason per sbaglio mi diede una gomitata al fianco "dopo tutte le botte che mi hai dato, quella ti ha fatto il solletico" disse mentre Glock si calmava e si sdraiava su di lui.

"Sono incinta Mason, se magari avessi fatto male al bambino?" dissi facendogli uno scherzo "tu cosa?" chiese di scatto guardandomi la pancia "si" dissi io. Lui strabuzzò gli occhi. Io scoppiai a ridere.

Lui mi fulminò con lo sguardo. Salì sopra di me e mi fece il solletico "no Mason" urlai ridendo "Mason" dissi cercando di dimenarmi "sei una stronza" borbottò lui fermandosi e abbracciandomi "lo so" dissi fiera sorridendo.

Lo baciai "non eri felice?" chiesi io curiosa "si lo ero ma pensavo di averli fatto male" disse lui mordendomi l'orecchio.

"Stiamo qui tutto il giorno?" mi propose lui baciandomi il collo "stai pensando di fare sesso tutto il giorno?" chiesi io ridacchiando "forse" disse lui sorridendo sulla mia pelle.

"Va bene, ma alle nove devo andare" dissi io sorridendo. Lui non se lo fece ripetere due volte e mandò via Glock.

"Amore preparati perché stasera non ci arriverai a piedi in quel ristorante" disse lui togliendomi i pantaloni. Io risi e lui ci coprì fino alla testa con le coperte.

Afterlife - Sequel di Mafia in love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora