5 anni prima.
"Sí, lo so che è occupato..non potrebbe trovarmi un buco per un appuntamento?" Nanami si mordicchiò un'unghia, guardandosi intorno nervosamente. "Per favore, è molto importante. Sono Nanami..Nanami Kento. Sí, quello che ha mollato."
Nanami si passò una mano sulla fronte. Il suo tempo era contato, doveva sbrigarsi.
"Ho una seria intenzione di..mi ascolti, la prego! Io voglio-"
"Chi stai chiamando, Kento?"
Nanami sussultò, e si girò di scatto verso la porta.
"J-Jihwa? Alla fine della pausa non manca ancora.."
"Mezz'ora? Sí, hai ragione. Ma sono tornato prima." Jihwa gli si avvicinò, e gli tolse il cellulare dalle mani. "Volevo vederti, sí."
"Jihwa, per favore! È una chiamata importante!"
Nanami tentò di riprendersi il cellulare, ma Jihwa premette il tasto di fine chiamata.
"Più importante di me? Per favore, Kento."
Nanami abbassò gli occhi, senza la forza di replicare.
"Come immaginavo." Jihwa posò il cellulare sulla scrivania, e si chinò a posare le mani sui braccioli della sedia del biondo. "Come ho detto, volevo vederti."
Nanami voltò il capo.
"Non adesso, Jihwa, siamo ancora in ufficio.."
"È allora? È pausa."
"Ma.."
Jihwa gli premette il palmo della mano sul petto, tenendolo sulla sedia.
"È pausa."
Senza esitazione, Jihwa gli sciolse un paio di bottoni e infilò la mano sotto la camicia; Nanami si irrigidì.
"Non possiamo," protestò ancora, mentre Jihwa saliva con un ginocchio sulla sedia e gli affondava le labbra nel collo, "se qualcuno ci vedesse!.."
"Ti vergogni?"
"Ci licenzierebbero," gemette Nanami cercando di respingere il moro, "per favore, aspetta!"
"Aspettare cosa?"
"Almeno stasera!"
"Scordatelo." Jihwa gli prese forte il mento con la mano libera. "Ultimamente trovi sempre scuse per piagnucolare o addirittura per evitarmi. Credi che ti lascerò andare cosí, Kento?"
Nanami impallidí; capito che non aveva nessuna chance di far cambiare idea al collega, tentò almeno di limitare i danni.
"Non qui.."
"Vuoi andare in qualche posto più in privato?"
Nanami annuí; Jihwa parve riflettere qualche momento, senza smettere di baciargli la pelle.
"D'accordo," concesse poi. "Se saremo più isolati, ci divertiremo di più. Vieni."
Jihwa lasciò alzare il biondo e, presolo per un polso, lo portò attraverso l'ufficio e poi in ascensore. Nanami non alzò lo sguardo da terra quando Jihwa gli cinse un fianco, tenendolo stretto a sè, e cominciò a pentirsi di aver proposto l'idea di spostarsi dall'ufficio: Jihwa sembrava essere ancora più teso di prima, e l'impossibilità di essere interrotti poteva anche rivelarsi un rischio.
"Dove stiamo andando?" Si azzardò a chiedere, cercando di ignorare le dita di Jihwa che gli carezzavano impazienti l'anca.
"Lo vedrai. È un posto sicuro, puoi stare tranquillo."
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Burning for You || 𝕹𝖆𝖓𝖆𝖌𝖔
FanfictionNanami e Gojo sono una coppia assodata, nonostante la riluttanza di Nanami a rivelare pubblicamente la loro relazione. Quando una misteriosa malattia colpisce Gojo, Nanami non trova alternative al separarsi per il bene di entrambi; ma quando una fig...