A KIND REMINDER

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Nanami mosse un poco il capo, sistemandosi contro il ventre di Gojo.

Facendo credere di dormire, non doveva neanche fingere di non apprezzare le braccia di Gojo che lo circondavano.

Ormai erano arrivati in Istituto, e Gojo si stava dirigendo verso l'infermeria per affidarlo alle cure del dottore; ma Nanami quasi non voleva scendere, intendeva stare a contatto con Gojo il più possibile.

Si era risvegliato mentre Gojo lo stava trasportando in volo, minuti prima, ma non aveva aperto gli occhi ricordandosi dello stregone: quando non erano all'interno di Vuoto Infinito, dovevano stare molto attenti a non lasciar trapelare nessun segno d'affetto l'uno verso l'altro.

La loro prossima mossa sarebbe stata cercare lo stregone nero, ognuno per contro proprio: quando avrebbero ottenuto qualche risultato, si sarebbero incontrati nel dominio di Gojo.

Nanami avvertí Gojo salire le scale, e aggrottò un po' la fronte, sapendo che il momento di separarsi dal compagno si avvicinava.

"Che succede, qui?"

Nanami si irrigidì, e avvertì Gojo fare altrettanto.

"Nanami è ferito."

Il tono di Gojo era gelido.

"Cosa gli è capitato?"

Il fatto che Jihwa fingesse di non sapere era la goccia che faceva traboccare il vaso: le dita di Gojo saldarono la presa sul corpo del biondo.

"Siamo andati in missione."

"Oh, era logico." Jihwa si avvicinò, Nanami sfiorò in fretta con un dito l'anca di Gojo per fargli capire che era sveglio: Gojo replicò premendo un polpastrello contro il suo fianco. "Povero, povero Kento.. deve essere stata una maledizione molto potente, sì."

"È vero," replicò asciutto Gojo. "Posso farti una domanda, signor.. Jihwa, se non ricordo male?"

Solo Nanami sembrò cogliere il disprezzo che Gojo si lasciò colare nella voce.

"Ma certo," concesse affabilmente il moro.

"È solo una questione di regolamenti.. sei autorizzato a stare all'interno dell'Istituto?"

Jihwa ridacchiò brevemente.

"Il preside è al corrente della mia presenza, se è questo che vuoi sapere. Ho iniziato ad interessarmi alla stregoneria, quindi, vedi.. sono stato autorizzato a prendere qualche lezione da Kento." Gli occhi di Jihwa brillarono. "Dopotutto, noi due ci conosciamo a fondo."

L'energia malefica di Gojo si scaldò bruscamente: lo stregone stava perdendo la calma. Nanami pregò in silenzio perché il compagno non scoppiasse, e fu estremamente sollevato quando la voce di Gojo gli giunse imperturbabile all'orecchio:

"..Certo, mi sembra giusto."

Jihwa sembrò registrare il fatto che la provocazione non fosse andata a segno, e strinse gli occhi per un momento; poi sollevò una mano, e indicò il biondo con un dito.

"Stai andando all'infermeria?"

"Sí."

Jihwa schioccò la lingua.

"Dovrei portare io Kento, allora, sì."

Nanami dovette lottare contro ogni suo istinto per rimanere inerte tra le braccia del compagno. Gojo non avrebbe lasciato che Jihwa lo toccasse, aveva promesso.

"E perché mai?"

"Tu dovresti riposare," replicò languido Jihwa, "sarai stanco, dopo una missione cosí difficile."

Burning for You || 𝕹𝖆𝖓𝖆𝖌𝖔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora