𝐹𝑟𝑒𝑎𝑘//𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧

3.The Hellfire club

"Ok,ci sto"dico
"Evvai!!"urla Mike
"Sì,porca puttana!"Dustin senza avvisarmi mi abbraccia.
Un'altra cosa del mio 'meraviglioso' carattere è che io odio gli abbracci e altre smancerie.
Vedendo la mia espressione disgustata e imbarazzata,il ragazzino si stacca.
"Scusa non sappiamo nemmeno il tuo nome"Dustin si gratta la nuca, imbarazzato.
In effetti Mike e Dustin non mi hanno dato neanche il tempo di presentarmi.

"Mi chiamo Megan ma tutti mi chiamano Meg"mi presento.
"Va bene ci vediamo stasera alle sette davanti all'entrata della scuola"dice Dustin
"Ok,a dopo allora"salgo sullo skateboard e parto verso casa.
Il boschetto sarà per un'altra volta, vedrò se Eddie spaccia veramente.

Arrivo a casa e noto che mia madre non c'è,la macchina davanti casa non è presente.
Tiro un sospiro di sollievo.
Entro e subito salgo le scale per raggiungere camera mia.
Butto la zaino a terra e chiudo la porta.
Prendo alcune cassette e le butto sul letto,mi infilo le cuffie nelle orecchie e faccio partire Running up that Hill di Kate Bush.
Prendo una sigaretta dal mio pacchetto Camel e la accendo.
La musica e le sigarette sono l'unica cosa a cui posso appoggiarmi,mi fanno dimenticare per un po' il divorzio dei miei.
La lontananza con mio padre.
Mia madre che se ne frega altamente di me.
Ora che ci penso mi serve veramente farmi una canna,fa più effetto.
Ti distrugge i polmoni ancora più velocemente delle sigarette,ma almeno ti fa staccare la spina.

[...]
In men che non si dica si fanno quasi le sette.
Mi infilo ai piedi le mie converse sgualcite,prendo il walkman,le sigarette,qualche cassetta e lo skateboard.
Insomma le cose importanti, dopodiché prendo tutto il necessario per giocare.
Appena Vicky lo saprà mi farà centinaia di domande,anche se ci conosciamo solamente da un giorno ci tiene molto a me.

Esco da camera mia e scendo al piano di sotto,mia mamma non è ancora ritornata.
Starà ancora lavorando.
Qualche giorno fa ha fatto un colloquio per un lavoro noiosissimo in ufficio e  l'hanno accettata,quindi sicuramente resterà a lavoro ancora per molto.
Esco di casa, infilo nel video registratore del walkman Girls on film dei Duran Duran.
Salgo sullo skateboard e parto per raggiungere l'Hawkins High.

Sono arrivata a scuola,la cosa che mi subito mi salta all'occhio è la palestra con le luci accese e le urla che provengono da dentro.
Praticamente quasi tutta la scuola è andata in palestra,Vicky mi ha detto che la partita di questa sera è la finale.
Tutti sono in palestra tranne l'Hellfire club e io.
Velocemente raggiungo l'entrata dove trovo Dustin e Mike che mi aspettano con molta impazienza.
"Eccomi qui!"esclamo, scendendo dallo skateboard.
"Finalmente sei arrivata,forza andiamo"il riccio mi prende per il polso.

Entriamo nell'edificio.
"È molto strano che una ragazza giochi a Dungeon and Dragons"commenta Mike, sistemandosi i suoi folti capelli neri.
"In effetti siamo rare"dico
Ci fermiamo davanti a una porta,con una leggera ansia Dustin apre la porta.
Davanti mi ritrovo Eddie seduto su un gigantesco trono e i suoi amici(e componenti del club)si trovano attorno a lui.
"Ecco il sostituto"Dustin mi indica.

"Una ragazza che gioca a D and D, interessante"Eddie mi osserva da capo a piedi.
"Si sono rara"dico con un mezzo sorriso
Il ragazzo si alza e si avvicina a me,sempre scrutandomi.
"Come ti chiami, 'ragazza rara'?"mi domanda Eddie.
"Megan Banks,ma tutti mi chiamano Meg.
Sono uno stregone al dodicesimo livello e il mio nome è Lady Meg."sembra che sto scrivendo un curriculum per trovare lavoro.
Restiamo in silenzio per qualche secondo.
"Allora?"Mike rompe il silenzio.
Il ragazzo fa per darmi la mano,allora ho fatto una buona impressione.
"Benvenuta nell'Hellfire"ci stringiamo la mano ed Eddie sorride.
Sorrido a mia volta.
Prendiamo posto e iniziamo a giocare.

[...]
"I cultisti incappucciati cantano Ave...signore...Vecna,Ave...signore...Vecna.
Si voltano,si tolgono i cappucci, riconoscete la maggior parte di loro,ma ce n'è uno che non riconoscete.
La sua pelle raggrinzita,disidratata e inoltre non è il solo braccio sinistro che gli manca..."lentamente Eddie si alza,sa narrare molto bene.
"Ma anche l'occhio!"esclama nascondendo il braccio dietro la schiena e con una mano si copre l'occhio.

"No! È un orrore!Cazzo!"urliamo disgustati.
Alla fine scopriamo che Vecna è vivo.
"Avete paura siete stanchi,siete feriti fuggite davanti a Vecna e i suoi cultisti, oppure restate e combattete?"ci domanda Eddie.
Secondi di silenzio.
"Combatteremo...fino alla morte!"esclamo
Tutti iniziano a guardarmi, sbalorditi.
Poi iniziamo ad urlare 'Fino alla morte'.
Eddie mi guarda con un sorrisetto divertito.

Tra parolacce, insulti,urla di gioia e di rabbia siamo quasi alla fine della partita.
Siamo rimasti solamente io e Dustin.
"Allora che fate?Vi ritirate?"ci chiede Eddie con fare divertito.
"Quanti punti vi sono rimasti?"ci chiede Mike
"Dodici"rispondiamo io e il ricciolino.
Invece il mostro ne ha venti.
"È molto rischioso però voi due siete l'unica possibilità"continua Wheeler.
"Dammi il D20"gli ordina Dustin.

Eddie gli porge il dado,poi Henderson lo lancia e purtroppo esce il numero 11.
"L'hai... mancato!"urla Eddie andando su e giù con la testa.
"Cazzo!"esclama Dustin, così anche lui è fuori.
"'Ragazza rara',manchi solo tu"
"Dammi il D20, forza"il ragazzo mi porge il dado.
Potrò vincere e salvare tutti però potrei anche perdere e far vincere Vecna.

Tiro un sospiro e chiudo gli occhi,tiro il dado e tutti lo guardano impauriti.
"Ti prego,ti prego,ti prego"sussurra tra se e se Dustin.
Il piccolo dado si ferma e mostra il numero...20!
"SIIII!"urlano gli altri.
Mi abbracciano e saltellano.
Abbiamo vinto,tutto grazie a me...non ci posso credere non sembra vero.

Ore 22:10
Dopo aver festeggiato esco fuori da scuola.
"Wow"dico tra me e me.
Dalla tasca dei jeans prendo il mio amato pacchetto di Camel e l'accendino.
Mi porto alle labbra una sigaretta e provo ad accenderla,senza successo.
"Cazzo non va..."sbuffo e provo non so quante volte ad accenderla.

Con la schiena mi appoggio a una colonna,ad un tratto vedo solamente una mano con un accendino.
La sigaretta si accende.
Alzo lo sguardo e colui che me l'ha accesa è Eddie.
Il suo viso è vicinissimo al mio,posso osservare tutti i particolari del suo viso.
"Grazie"
"Di niente 'ragazza rara'"
Appena mi chiama in quel mondo le mie guance diventano rosse.
Si allontana dal mio viso e anche lui si accende una sigaretta.

"È stata una bella partita"commento con un mezzo sorriso.
"Tu l'hai resa bella con la tua vittoria,'ragazza rara'"fa un tiro e butta la testa all'indietro.
"Quindi tu sei nuova?"mi domanda dopo attimi di silenzio.
"Sì vengo da New York,mi sono trasferita qui insieme a mia madre"
Mi sono immaginata che Eddie mi chiedesse il perché oppure 'e tuo padre?',invece non ha detto proprio nulla.
E questo lo apprezzo.

"Adesso...ritorni a casa?"
"Sì, purtroppo domani abbiamo scuola.
Allora...io vado"salgo sullo skateboard ma il ragazzo mi prende per mano,fermandomi.
Il mio cuore perde un battito e il mio viso diventa rosso in un batter d'occhio.
"Potrei portarti a casa,sai a quest ora è abbastanza pericoloso.
Non è un motivo per portarti a casa mia"alza le mani per giustificarsi.
Non mi sembra svitato, è dolce...si preoccupa per me.

"Sono uno svitato ma non sono uno che abusa sessualmente le ragazze"Eddie ridacchia leggermente mentre butta la sigaretta a terra e la spegne con il piede.
"Tranquillo,mi fido di te"sorrido in modo sincero.
Veramente le persone pensano che Eddie abusi le ragazze?Magari drogandole?
"Oh wow... andiamo allora, seguimi"il corvino è scioccato.

Spengo la sigaretta e seguo Eddie,la sua camminata è bizzarra e dolce nello stesso momento
Ci avviciniamo a un furgoncino bianco,che si rivela il suo veicolo.
"Prego"mi apre la portiera e poi entro.
La chiude e dopodiché entra lui al posto del guidatore.
Mette in moto e spinge sull'acceleratore.
"Scusa,ho la guida un po' maldestra..."dice mentre usciamo dai parcheggi della scuola.
"Tranquillo, è più... eccitante"
"Mi trovi eccitante?"mi domanda con un sorrisetto malizioso.
"Ehm no...mi riferivo alla guida"
Prima figura di merda fatta con uno che conosco da un giorno?Fatto.

"Comunque abito a Cherry Road"gli comunico,per smorzare l'imbarazzo che si è creato.
"Va bene 'ragazza rara',ti ci porto io.
Questa sera sarò il tuo autista personale"

[...]
Ci fermiamo davanti casa mia,per fortuna non ho vomitato.
"Grazie Eddie"dico mentre apro la portiera.
Appena scendo trovo l'auto di mia madre parcheggiata davanti casa.
Adesso dovrò mentirle su dove sono stata fino a quest'ora.
"Ci vediamo domani Munson"
"A domani ragazza rara"
Chiudo la portiera e neanche un secondo dopo,il furgone di Eddie è invisibile ai miei occhi.