25.New York

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𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐏.𝐎.𝐕
Benvenuti a New York!

Vedendo quel cartello sorrido e guardo Meg che nel mentre si è addormentata sul sedile.
Finalmente siamo a New York e potremmo crearci una nostra vita.
Io ho quasi ventuno anni e lei ne ha diciotto,abbiamo bisogno di costruirci una vita nostra.

Sento la ragazza mugugnare,segno che si sta svegliando.
"Eddie..."dice con un fil di voce
"Siamo quasi arrivati piccola,la nostra nuova vita sta per cominciare"dico mentre le accarezzo la guancia.
"Andiamo da tuo padre?"le domando
La ragazza annuisce aprendo del tutto gli occhi.

"Ti posso chiedere una cosa?"
"Dimmi tutto principessa"
"Quando ci siamo fidanzati,quali sono stati i pensieri per un nostro ipotetico futuro?"
Sorrido.
"Sai non l'ho mai detto a nessuno...un po' mi vergogno"mi gratto la nuca imbarazzato.
Non l'ho neanche detto a mio zio.
"Puoi dirmelo,non riderò"

Prendo un gran sospiro.
"Dopo la scuola ci saremmo subito trasferiti a New York,poi ho sempre pensato di prendere un camper e girare per tutta l'America, insieme a tanti piccoli bambini che corrono di qua e là per le spiagge e le pianure.
E noi due che li guardiamo sorridenti.
Poi a ognuno di loro gli farei imparare a suonare la mia chitarra, così potranno diventare con me e...come te"
Guardo la ragazza,i suoi occhi sono lucidi.
"Wow... è meraviglioso"si mette le mani davanti alla bocca per non scoppiare a piangere.

"Lo so sono dei piani un po'...stupidi"
"Non sono stupidi,per niente"la mia ragazza scuote la testa.
"E invece i tuoi pensieri?Quali sono?"gli chiedo curioso.
"Dopo il diploma ci saremmo trasferiti a New York,poi dopo qualche anno ci saremmo sposati.
Dopo qualche mese potrei uscire incinta e avere un bellissimo bambino"
Sorridiamo all'unisono.
Entrambi abbiamo sogni molto belli,vogliamo assolutamente crescere una famiglia insieme.

[...]
Finalmente siamo arrivati a New York e...wow.
È gigantesca non è come Hawkins,per niente.
Sono stato in quella città di merda per molti anni,mi serviva proprio cambiare aria.
Ho fatto bene a scappare con Meg.
Quando avremo un po' di soldi,mio zio potrà trasferirsi qui.
Non voglio lasciarlo da solo,lui mi ha accompagnato per tutta l'adolescenza.

Ci fermiamo davanti a una villetta molto carina e da fuori sembra anche essere accogliente.
"È qui?"le chiedo
Meg annuisce e scende dal veicolo.
Scendo anch'io.
La ragazza con mano tremante bussa alla porta.
Qualche luce si accendono e si sentono dei passi all'interno della casa.

[Musica consigliata Eight Fifteen-Michael Dixon and Kylie Stein)

La porta si apre e il padre di Meg si stropiccia gli occhi.
Appena vede sua figlia,li strabuzza e subito dopo li spalanca.
"Meg..."
"Papà..."
Gli occhi del signor Banks diventano lucidi.
L'uomo avvolge le braccia intorno a sua figlia.

"Ho visto il tuo volantino che eri scomparsa,ho pensato al peggio"sussurra lui.
"Ero con Eddie,mi ha sempre protetta"
L'uomo mi guarda e abbozza un sorriso.
Nel mentre guardo la scena appoggiato allo stipite della porta,in disparte.
Non voglio intromettermi in un momento padre-figlia.

Questo rapporto non l'ho mai avuto con mio padre,insomma non ho mai avuto genitori premurosi.
Per fortuna che mio zio mi ha trattato non come un nipote ma come un figlio.
Un figlio che non ha mai avuto.
I due si staccano dall'abbraccio.
"Grazie Eddie"dice l'uomo
"Di niente signor Banks"sorrido
"Dovrete essere stanchi, c'è una camera degli ospiti al piano di sopra vicino al bagno"ci informa il padre di Meg.
"Grazie papi"la ragazza gli da un bacio sulla guancia e poi mi prende per mano.

Ore 08:30

𝐌𝐞𝐠 𝐏.𝐎.𝐕
Un bussare insistente mi fa aprire gli occhi e alzare dal letto.
"Ma chi è a quest'ora?"sbuffo mentre scendo le scale.
Apro la porta e mi si para davanti proprio lei.
"Mamma?!"esclamo
"Lo sapevo che eri qui Megan,che vergogna"la donna scuote la testa.
Accanto a lei c'è Mark con faccia disgustata mentre tiene in mano qualche valigia.

Dietro di loro ci sono anche degli scatoloni con dentro la mia roba.
"Perché avete la mia roba?"mi metto a braccia conserte.
"Stiamo partendo per la Florida e tu verrai con noi"
"Ve lo sognate"dico con aria di sfida.
Mark mi prende per il polso e mi trascina verso l'esterno.
"Lasciami andare,non verrò mai in Florida!"urlo
"Sì che ci verrai, ragazzina"

"Ellen!"sento la voce di mio padre urlare contro mia madre.
"Joseph"dice mia madre con faccia disgustata.
"Lascia stare Meg,non vuole venire in Florida con voi"
Guardo mio padre e sorrido.
"Sì che ci vuole venire,lo decido io"la donna si batte una mano sul petto.
"Ellen,ti ricordo che lei ha diciotto anni! Diciotto!Ha la maggior età può fare quello che vuole"
Mia madre rimane in silenzio,mio padre ha ragione ma non vuole ammetterlo.
È troppo orgogliosa.

"E lasci stare il polso di mia figlia"Mark lascia il mio polso e nel mentre lo massaggio.
Nel mentre anche Eddie scende le scale.
"Ma che succede qui?"il corvino si stropiccia gli occhi.
"È colpa tua stupido metallaro,mia figlia non ha preso nemmeno il diploma!"la donna indica il mio ragazzo.

"Ellen ti ricordo che nemmeno tu hai preso il diploma.
Sei scappata anche tu con un ragazzo,il ragazzo in questione ero io"mio padre indica se stesso.
Spalanco gli occhi.
"Non hai il preso il diploma?!"esclamo scioccata.
"Sì che l'ho preso,tuo padre sta dicendo un mucchio di stronzate"si mette a braccia conserte.

Nel mentre Eddie avvolge un braccio attorno alle mie spalle.
"Sì è vero non l'hai preso,me l'hai detto tu stessa"si intromette Mark.
Mia madre si gira verso di lui e lo fulmina con lo sguardo.
Quindi mia mamma rinnega il suo passato,queste cose non me l'ha mai dette.
"Io non vengo in Florida,resto qui con papà ed Eddie"mi metto a braccia conserte e sorrido.
"Sei sicura?"mi domanda la donna
Annuisco.
"Se un giorno il tuo stupido ragazzo e tuo padre ti faranno soffrire,non venire a piangere da me"
"Non verrò mai, tranquilla"
"Andiamo Mark, sennò perdiamo l'aereo"lasciano la mia roba a terra e se ne ritornano in macchina.

"Comunque 'stupido metallaro' come insulto,mi mancava"dice Eddie ridendo.
Ridacchio.
"Grazie papi"lo abbraccio e lui mi dà un leggero bacio sui capelli.
"Finalmente potremmo stare insieme"
Mi stacco e abbraccio anche il mio ragazzo.
"Sei pronta a costruire una nuova vita?"mi domanda lui a un centimetro dal mio viso
"Sono nata pronta"sorrido




Il prossimo è l'ultimo capitolo, preparatevi<3

𝐹𝑟𝑒𝑎𝑘//𝐄𝐝𝐝𝐢𝐞 𝐌𝐮𝐧𝐬𝐨𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora