Capitolo 16🔴

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"Benvenuta" dice mentre entro, mi guardo intorno e devo dire che è mille volte più bella vista dal vivo che in foto o nei video.
"Bella come il proprietario?" chiede lui ed io mi giro verso di lui.
"Te l'ho già detto, sei troppo presuntuoso"
"Y eres demasiado hermosa para ser real"
"Non parlo spagnolo" gli dico scandendo le lettere e lui ride.
"Ho detto che sei troppo bella per essere reale, ti amo"
"Ti amo" gli rispondo e lo bacio in modo decisamente più passionale di quando eravamo allo stadium e gli tiro i capelli.
"Nena ti conviene non esagerare"
"Perchè?" gli chiedo avvicinandomi ancora di più in modo da far scontrare i nostri bacini e lui sospira.
"Per caso ti eccito?" gli chiedo sfiorando la sua bocca con la mia e fissandolo negli occhi.
"Mi fai venir voglia di prenderti, di portarti in camera mia e di fare l'amore con te fino a domani mattina"
"E allora che cosa ti trattiene?"
"Voglio che tu ne sia sicura al 100%, non voglio che te ne penti e poi non stiamo neanche insieme"
"E infatti io sono qui che aspetto che tu me lo chieda, sono qui con te che non aspetto altro che sentirti dire quelle parole" gli confesso e Paulo si morde il labbro.
"Vuoi tu Michelle Rossi essere la mia ragazza?" mi chiede e mi sembra un proposta di matrimonio.
"Certo mi amato Paulo Dybala, anche se la vostra sembrava più una proposta di matrimonio" gli faccio notare ed io penso che si metta a ridere, invece rimane serio.
"Un giorno arriverà anche quella"
"Vedremo se mi saprai sopportare"
"Questa è la tua sfida perchè ai miei occhi sei perfetta oggi, domani e sempre" mi risponde guardandomi negli occhi ed io non sapendo cosa rispondere lo bacio. Ci togliamo le giacche buttandole non so dove, lui mi prende in braccio, sale le scale, apre la porta di camera sua e mi butta sul letto.
Dopo essersi tolto la maglia, sale sopra di me, continua a baciarmi, si stacca per togliermi la maglia, ritorna con il viso a pochi millimetri dal, io chiudo gli occhi aspettando che mi baci ed invece scende sul collo. Quando me lo morde e ci passa sopra la lingua, mi scappa un gemito, lui si stacca e ritorna a guardarmi
con il suo sorrisetto.
"Direi che tra noi due quella che si eccita subito sei tu mi princesa" osserva divertito, io sogghigno, lo prendo per le spalle e inverto le nostre posizioni. Lui mi guarda sorpreso, non dico nulla e mi avvicino al suo orecchio destro gli succhio il lobo, gli bacio la parte sotto, Paulo geme sento il suo membro tirare il tessuto dei pantaloni.
"Ti ecciti per un bacetto neno?" lo derido mentre accarezzo con le unghie tutto il suo petto, non risponde, respira profondamente ed io sorrido. "Direi che la partita l' ho vinta io" rincaro la dose, lui apre la bocca per dire qualcosa ma io inizio subito a baciare ogni centimetro del suo corpo e così lui se ne sta zitto. Arrivo alla cintura dei suoi pantaloni, mi fermo, alzo gli occhi su di lui e poi faccio sfiorare i nostri nasi per fissarlo.
"Que pasa nena? Ti imbarazza andare avanti?" chiede lui per prendermi in giro, io non rispondo, mi siedo sopra il suo stomaco e mi slaccio il reggiseno, me lo tolgo, lo butto via senza smettere di guardarlo e Paulo strabuzza gli occhi.
"Ehi ti sei imbambolato per caso, eppure mi hai già vista nuda" chiedo retorica e lui deglutisce prima di parlare.
"No nena è solo che sei uno spettacolo che lascia senza fiato" mi risponde per poi alzarsi per baciarmi, mette le mani sui miei fianchi, mi rimette sotto di lui, comincia a torturarmi baciandomi un seno, toccando con una mano l' altro ed io chiudo gli occhi per godermi il suo tocco. Inverte le due posizioni e quando sento l'altra mano infilarsi sotto i miei pantaloni e toccarmi da sopra gli slip apro gli occhi di scatto e lui si ferma.
"Che succede? Hai cambiato idea?" chiede preoccupato.
"No è solo che...sono un po nervosa" ammetto arrossendo come un peperone, Paulo sorride, toglie la mano e mi accarezza la guancia.
"Non hai motivo di esserlo" mi rassicura, lo bacio e ci togliamo gli ultimi vestiti che ci sono rimasti, ritrovandoci poi nudi al 100%. Paulo si stacca, apre un cassetto del comodino vicino al letto, tira fuori un preservativo, fa cenno di volerlo scartare ma lo fermo e lui mi guarda confuso.
"Voglio farlo io" gli dico sorridendo e sul suo viso un bellissimo ghigno sostituisce l' espressione preoccupata di prima.
"Sei sicura nena, non vorrei che svenissi" scherza divertito, io gli prendo il pacchetto, lo rifaccio posizionare sotto di me e scendo fino ad avere la faccia davanti al suo membro. Lo guardo, poi scarto il pacchetto, gli infilo il preservativo e mi calo su di lui facendolo gemere.
"Quante volte lo hai fatto?" mi chiede stupido ed io me la rido.
"Dubito che ti interessi sapere il numero di volte che ho scopato"
"Non hai mai avuto un ragazzo?"
"Sì ma erano dei coglioni che volevano solo scoparmi ed io da cretina ero convinta che invece mi amassero"
"E quanti sono questi hiji de puta?"
"Tre" gli rispondo e comincio muovermi su e giù.
"Ah però quindi sono il quarto" osserva con un tono di voce strozzato dal piacere.
"No sei il primo che io amo e quindi la mia vera prima volta" gli rispondo, mi bacia, mi fa stendere e stavolta è lui a muoversi ed io cerco di trattenermi dal gemere.
"Ehi nena perchè ti trattieni? Non abbiamo nessun vicino"
"Lo so è solo che non mi piace darti questa soddisfazione troppo presto" rispondo cercando di parlare con un tono normale.
"Sei meravigliosa, ma non ci riuscirai"
Mi bacia, mentre continua a spingere porta una mano sotto, comincia a toccarmi il clitoride, mi faccio scappare un gemito e da quello non riesco più a trattenermi fino a quando non vengo contemporaneamente a Paulo.
Si ferma ed io mi godo la visione di lui sudato con il fiatone, gli accarezzo una guancia poi i capelli e ci guardiamo negli occhi con il sorriso sulle labbra. Lui esca da me, si toglie il preservativo, lo butta nel cestino vicino al comodino, si distende e con un braccio mi avvicina a lui in modo da appoggiare la mia faccia sul suo
cuore che batte forte.
"Allora com'è stato?" chiede mentre mi accarezza la schiena ed io disegno il suo petto soffermandomi sul tatuaggio che ha sul fianco: il nome di sua madre scritto in arabo.
"Meraviglioso, e per te? Sono stata all' altezza di Antonella?" gli chiedo nominando appositamente la sua ex per vedere la sua faccia.
"Tu non devi essere alla sua altezza, tu sei superiore a chiunque altra. Di lei non me ne importa nulla, amo solo te" risponde guardandomi negli occhi.
"Quindi se lei volesse tornare con te e ti dicesse che ti ama e che da quando l' hai lasciata non ha fatto altro che pensare a te, tu cosa le diresti?"
"Beh le direi che lei per me è stata una persona importante ma che mi ha ferito, che non la voglio più vedere e che ora il mio carazon appartiene a te. Mi princesa por favor non farti più venire in mente il dubbio che io possa tornare da lei o che io non ti ritenga alla mia altezza. Sono io quello fortunato a stare con te non viceversa." risponde guardandomi negli occhi e capisco che sta dicendo la verità e che infondo ha capito il motivo della mia domanda.
"Scusami" dico abbassando lo sguardo.
"Non hai nulla di cui perdonarti e... avrei un' offerta da proporti" annuncia alzandomi il viso con le dita sotto il mento, lasciando il discorso in sospeso.
"Dimmi"
"Vorresti venire a vivere con me?" mi chiede dopo aver fatto un respiro profondo ed io lo guardo scioccata.
"Lo so che ti sembra che stiamo andando veloci ma...io ti voglio qui con me ogni giorno e poi adesso che tutti sanno che stiamo insieme non puoi più vivere all' appartamento con Jasmine perchè..." continua a parlare ma io lo fermo mettendomi con uno slancio sopra di lui e baciandolo.
"Sì" rispondo entusiasta e vedo il suo sorriso diventare ancora più luminoso del solito e i suoi occhi diventare giada da quanto luccicano.
"Sei sicura princesa?" chiede emozionato.
"Sì" rispondo ci ribaciamo e poi ci addormentiamo abbracciati.

LISTEN TO YOUR HEART || PAULO DYBALADove le storie prendono vita. Scoprilo ora