Capitolo 27🔴

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"Dai dimmi dove stiamo andando" chiedo divertita mentre l' ascensore dell' hotel in cui siamo saliti sale.
"No mi amor" mi risponde Paulo ed io sbuffo per l'ennesima volta da quando mi ha messo una benda sugli occhi.
"Adesso posso togliermi sta roba?!" chiedo quando ci fermiamo e stavolta è Paulo a soprirare.
"No e adesso vieni" risponde con un tono che è un mix tra l' esasperato e il divertito, mi prende per mano e mi guida. Camminiamo, poi lui apre una porta, la oltrepasso e capisco che siamo sulla terrazza.
"Bene ora puoi goderti il panorama" mi sussurra dietro di me, slaccia la benda e me la toglie. Apro gli occhi e rimango incantata davanti alla visuale che ho davanti: una vista bellissima sull'Acropoli.
"Allora che ne dici?"
"È bellissima" esclamo e poi ci sediamo abbracciati su uno dei divani che ci sono lì.
"Ehi guarda chi ci sta chiamando" esclama il mio ragazzo entusiasta guardando il cellulare e non mi serve vedere il nome di chi lo sta chiamando, mi basta vedere la luce negli occhi di Paulo.
"Hola hermano"
"Ciao Mariano"
"Hola" ci saluta e poi inquadra tutta la famiglia Dybala.
"Feliz Cumpleaños" mi augurano ed io sorrido a trentadue denti.
"Graçias" rispondo emozionata.
"Stai imparando espagnol?" chiede curiosa Alicia ed io rido.
"No è solo una delle poche parole che conosco"
"Ok, comunque ahora avrai toda la vida per imparare" risponde ed io arrosisco per il suo riferimento al nostro matrimonio.
"Già e non vedo l'ora di insegnartelo" commenta Paulo e mi bacia davanti a tutti loro che applaudono. Quando riapro gli occhi guardo sullo schermo e vedo Alicia emozionata.
"Mamá, ¿qué tienes? ¿Te sientes bien?" chiede allarmato Paulo e lei ride.
"No pude mejorar, hijo mío, me alegro mucho de que hayas encontrado el amor de tu vida" risponde lei.
"Es meraviglioso" commenta Paulo guardandomi e accarezzandomi una guancia.
"Dios mío, demasiado amor en el aire" si lamenta suo fratello Mariano e Paulo ride.
"Hermano cuando encuentres a tu mujer te recordare lo que acabas de decir" risponde il mio fidanzato ed io lo guardo confusa.
"Ha detto che quando troverà la sua lei gli ricorderò quello che ha detto adesso" mi spiega ed io annuisco.
"Ed io testimonio, ma Paulino quando arrivano i nipotini?" chiede Gustavo ed io spalanco gli occhi all'idea.
"Molto presto hermano" risponde lui e vedo Alicia battere la mani entusiasta.
"Ottimo adesso però vi lasciamo" ci saluta il fratello maggiore dei tre, inquadra tutti così prima di riattaccare mi fanno di nuovo gli auguri.
Paulo mette via il telefono e poi fissa il suo sguardo sul panorama.
"Sai ora ho capito cosa intedesse dire Jasmine quando mi ha detto che venire a visitare i musei con te sarebbe sembrato noioso ma che in realtà non lo è" dice Paulo a random.
"E cosa intedeva dire secondo te?" gli chiedo, lui mette una mano sulla mia guancia e mi gira verso di lui.
"Che quando ti piace una cosa tu riesci a trasmettere la tua passione e fai piacere quella cosa a chi ti sta accanto" mi risponde ed io rido.
"Che hai da ridere?" chiede divertito e confuso allo stesso tempo.
"È la stessa cosa che mi hai risposto quando ci siamo conosciuti quella sera al ristorante quando ti ho parlato di After"
"Hai ragione... è incredibile come le cose da allora siano cambiate."
"Non dirlo a me" rispondo e lo bacio.
"Ti amo" gli dico una volta staccati.
"Yo Tambien" risponde e si alza per poi mettersi in ginocchio davanti a me tenendo in mano una scatolina bianca.
"Mi amor quando ci siamo incontrati e abbiamo parlato ho capito che eri in gamba. Quando ti hanno presa alla Juve ne ho avuto la conferma. Quando lo abbiamo fatto dopo la vittoria del derby sentivo che era sbagliato perché eri ubriaca ma non potevo fermarmi perché era il cuore che mi guidava. Quando ti sei svegliata ho recitato per capire chi fossi e ho avuto la conferma eri maravilliosa, diversa e che ti avrei dovuta avere al mio fianco. Quando hai creduto che stessi jugando con i tuoi sentimenti quando mi obbligarono a uscire con Anto sentí que me estaba muriendo. Non potevo vivir senza de ti e così mi organizzai con Fede e Jas e feci quell'intervista. Quando ci siamo messi insieme quella notte el mi corazon era pieno di joya come non mi accadeva da tiempo. Quando ho vinto due settimane fa la Champions sentii che quello, uno dei momenti più belli de mi vida, era l'occasione perfetta per chiederti quello che in realtà dovevo chiederti aqui." si fermò, prese un bel respiro e poi fece un sorriso bellissimo.
"Michelle Rossi ¿Te casarías conmigo?" mi chiede ed apre la scatolina dentro la quale vedo brillare un meraviglioso anello con una gemma a forma di goccia.
"Sì sì sì" urlo ai quattro venti, mi butto sul mio fidanzato e lo bacio con tutto il mio amore. Una volta staccati estrae il gioello dal coffanetto bianco e me lo infila sull'anulare sinistro.
"Un diamante para el diamante que ilumina mi vida" dice e mi bacia la mano mentre lo guardo sciocchizzata.
"Cos'è questo?!" chiedo o meglio urlo, lui ride e si alza prendendomi a mo di sposa.
"Una meraviglia che su di te è ancora più bella e non dirmi che sono pazzo perché lo so... sono pazzo di te" mi risponde e cerca di ribaciarmi ma io mi scanso e mi avvicino al suo orecchio.
"Dimostamelo" gli sussurro e poi torno a guardarlo. Paulo non mi risponde ma corre all' ascensore, lo chiama, una volta dentro schiaccia il pulsante del piano della nostra camera, poi mi fa sbattere la schiena una parete e mi bacia con foga.
"Que loco me vuelves" dice sulle mie labbra ed io decido di mordergli le sue. L' ascensore si apre, ci stacchiamo e mentre lui cammina verso la nostra stanza io gli torturo le orecchie e il collo. Trovata la stanza la apre con la chiave elettronica, entra, mi porta subito sul letto dove mi sdraia e poi prima toglie le sue scarpe ed infine le mie.
"Sei una dea con questo vestito ma ora direi ti toglierlo, che ne dici mi amor?" chiede sdraiandosi sopra di me e sorregendosi sulle braccia per non pesarmi. Lo guardo negli occhi, vedo quanto brillano dal desiderio, sogghigno e metto le mani ai lati della mia testa come quando lui mi vuole fermare mentre cerco di prendere il comanda.
"Fai di me quello che vuoi" rispondo provocante e Paulo si morde il labbro.
"Vuoi lasicare che sia io a comandare? Mi princesa mi sorprendi" commenta fingendosi sopreso ed io me la rido.
"Solo perché so che dopo potrò fare anch'io quello che vorrò con te mi niño."
"Credi di avere tutto questo potere?" chiede sfidandomi.
"Ovvio, ti devo forse ricordare la notte che ci siamo riconcigliati la seconda volta?"
"Mmm non me la ricordo"
"Davvero non ti ricordi quando mi hai dato della puttana perché ho baciato un tizio in discoteca ubriaca e poi dopo mesi ci siamo riconcigliati facendo l'amore dopo la partita con la quale avete vinto lo scudetto?" chiedo facendogli credere che sono delusa, lui ride e poi mi bacia a stampo.
"Non potrei mai dimenticamerlo... ero convito di averti persa per sempre"
"Questo non accadrà mai, a meno che tu non mi dia un motivo per lasciarti"
"Mi dispiace mi amor ma dovrai sopportarmi por toda la vida"
"Non chiedo di meglio" rispondo e mi lancio su di lui per farlo finire sotto di me.
"Ma non dovevo essere io a comandare?"
"Ti voglio solo aiutare" rispondo maliziosa.
Mi siedo sopra di lui, inizio a sbottonagli la bellissima camicia di lino bianca che ha indosso e gli bacio ogni parte del suo corpo dalle orecchie agli addominali. Slaccio la cintura, apro la cerniera dei suoi pantaloni e poi scendo per toglierli e buttarli dove capita sul pavimento.
"Qualcuno qui è già eccitato" lo prendo in giro passando una mano lentamente sul rigonfiamento dei boxer e lui geme. Conutinuo quel movimento lento, lui geme sempre più forte e così decido di liberlarlo dall'ultimo indumento che ha addosso e lo prendo in bocca passandolo su e giù con la lingua.

"Ah dios mio" esclama e mi tira i capelli molto forte quando viene. Mi stacco e con un ghigno stampato in faccia mi sciolgo i capelli dalla coda che avevo fatto lasciandoli cadere lentamente senza smettere di guardarlo negli occhi. Quando sono tutti scesi porto le mani dietro la schiena per slacciare il vestito e me lo sfilo sotto il suo sguardo ipnotizzato. Faccio per togliermi anche le mutandine di pizzo bianco ma Paulo mi ferma prendendomi per i fianchi e ritorna sopra di me.
"Ti amo infinitamente ma ora hai provocato il mio lato oscuro" mi avverte ed io rido.
"Credi di farmi paura?" chiedo divertita, si morde il labbro inferiore, scende per togliermi le mutande e poi mi divarica le gambe.
"Oh mon dieu" esclamo quando inizia a darmi piacere leccandomi e infilandomi due dita dentro.
"Te gusta mi princesa?"
"Da impazzire mi niño" rispondo poi gemo e gli tiro i capelli. Continua a darmi piacere, gemo e ansimo sempre più forte fino a quando non vengo e urlo"Ti amo".
Paulo ritorna sopra di me, e mi accarezza la guancia destra.
"Anch'io mi amor non puoi immaginare quanto. Cosa darei per avere un figlio con te" mi confessa ed io sorrido.
"Forse quanto io amo te, ma non voglio un figlio" rispondo, lo vedo rabbuiarsi ed io rido.
"Ne voglio almeno due un maschio e una femmina" continuo e vedo di nuovo la luce nei suoi occhi.
"Porque dos?"
"Perché voglio un mini Dyba a cui insegnerai a giocare a calcio e che diventerà incredibile come te e una principessa che sia bella, talentuosa e intelligente come la madre" gli rispondo.
"Poco vanitosa la mia futura moglie" osserva e ruoto gli occhi.
"Senti da che pulpito arriva la predica" commento e lui ride.
"Che terribili che saranno due figli nati da noi due" commenta a sua volta e rido insieme a lui.
"Quindi da quando vorresti provarci?"
"Subito, niente più pillola d'ora in poi" gli rispondo decisa.
"Ti amo" esclama mi bacia ed entra dentro di me talmente forte da farmi alzare il bacino, poi mi prende i polsi e li blocca con le mani sopra la mia testa.
"Ti ho detto che hai svegliato il mio lato oscuro" mi sussurra ad un orecchio mentre inizia a spingere sempre più forte e veloce.
"Sei perfetto, perfino il tuo lato oscuro è perfetto" dico mentre ansimo e lui sogghigna.
"Tu mi rendi così" risponde in un momento di dolcezza per poi tornare prepotente e sexy e continuamo a fare l'amore anche in altre posizioni dove è sempre lui a comandare.
...
Dopo essere venuto per l'ennesima volta si distende stanco vicino a me, mi fa appoggiare la testa sul suo braccio e mi stringe a sè.
"Sai c'è una cosa che non ti ho detto" mi confessa di punto in bianco.
"E cos'è?"
"Quando ho capito che ti amavo avevo paura che tu non volessi stare con me perché pensavi che fossi uno che si diverte a giocare con i sentimenti delle persone. Poi c'è stato il caos di Antonella e allora ho capito che dovevo fare qualcosa per farti capire che sei l'unica che conti davvero per me" mi risponde e a me sorprende il come abbia capito come la pensavo.
"Effettivamente lo pensavo ma poi... ho capito che su queste cose non si può ragionare ma che bisogna ascoltare il proprio cuore e lui mi urlava di fidarmi di te e di lasciarmi andare e così ho fatto" gli rispondo, sorride poi abbassa la testa e mi bacia dove sta il cuore.
"Graçias" dice, io sorrido e traccio il mio nome tatuato sul suo cuore.
"È meraviglioso"
"Cosa?"
"Questo" dico indicando noi due.
"Hai ragione è meraviglioso, buonanotte mi princesa"
"Buonanotte mi niño"

THE END💎🇦🇷

LISTEN TO YOUR HEART || PAULO DYBALADove le storie prendono vita. Scoprilo ora