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Capitolo 4

Corsi verso lo specchio e mi sistemai i capelli per stare più comoda possibile, tornai in bagno come un fulmine per sistemare la spazzola nel cassetto di un mobile che avevamo lì.

"Ehi, ma che succede?" tornai di là e vidi Lidia che mi guardava con i capelli scombinati e gli occhi mezzi chiusi,
"Scusami! Ma sono felice oggi farò la prima prova finalmente!" dissi saltellando sul posto.

Lei sbadigliò poi si mise di nuovo con la testa sul cuscino, portando la coperta a coprirle anche la testa,
"Come vuoi..buona fortu.." e sbadigliò,
"..na.." disse da sotto le coperte, da lì in poi non sentii più la sua voce per quella mattina.

Uscii velocemente dalla stanza, ero emozionata per davvero, nulla mi avrebbe impedito sta volta di provare il movimento tridimensionale.

Avevo dovuto allenarmi quattro ore in più degli altri ogni giorno, sono caduta prendendo scivolate, una storta, messa a terra da Erwin nel combattimento corpo a corpo. Ah..come posso mai dimenticare la prima volta che provò ad attaccarmi?

"Su mettiti in posizione! Dobbiamo provare..e devi anche riuscire, il tempo scorre ormai, presto Zacharys mi chiamerà..ormai sta passando tanto tempo. E non puoi non saper combattere!" disse.

"Si, si ho capito! Ma se perdo due minuti a sistemare i piedi, non è che muore qualcuno, eh!"
"Non avrei tempo per sistemare i piedi se qualcuno ti attacca!" replicò,
"Ho capito! Lo so di mio, mica sono idiota! Ma è pur sempre la prima volta, se sapessi già come sistemarmi, tu a che serviresti?" dissi.

Erwin non rispose più, si limitò a sospirare. Stava perdendo la pazienza ed io con lui. Erano due mesi che mi allenava, e passare tutto questo tempo insieme non era una gioia per nessuno dei due.

Trovai la posizione più stabile possibile,
"Perfetto! Allora..metti così le mani, le braccia invece mettile in questo modo..così riuscirai a colpire usando tutta la tua forza" disse,
"Ora..prova a darmi un colpo, non schiverò nè altro, voglio costatare solo la tua forza!" disse mettendo le braccia davanti a sè come protezione, che poi sarebbe stato il punto da colpire per me.

"Ho abbastanza rabbia repressa per darti un pugno in effetti!" dissi sorridendo ironica. Lui non rispose. Bè, non che mi dispiacesse molto, la prossima volta ci penserà due volte prima di abbandonare la propria famiglia, o a qualcuno a cui tiene!

Sembrava in imbarazzo, e tossì come per far finta di nulla. Non gliel'avrei fatta passare tanto facilmente, dovevamo ancora discutere di quella situazione.

"Prova.." disse semplicemente. Mi sistemai meglio e gli tirai un pugno,
"AH!" ad urlare fui io, mi feci male più io alle nocche, che lui agli avambracci,
"Non mettere le mani in quel modo, potresti farti male" disse poi. Se questa era la sua vendetta, era meglio lasciar perdere!

Letteralmente mi voltai e mi allontanai, andando verso la mia stanza così da poter sciacquare le mani, e magari cambiare allenatore trovandone un'altro.

"Ma che fai?"
"Mi vado a lavare le mani, e vedo se per strada trovo un allenatore migliore te! Che magari non si arrabbi per qualcosa che ha fatto lui stesso creando torto ad altri!" dissi tornando davvero all'interno della struttura.

Forse ho sbagliato a rivangare momenti passati, ma è stato abbastanza bruttino per me.

Mi lavai le mani e tornai fuori, trovando Erwin proprio lì,
"Trovato qualcun altro?"
"Non per il momento..ma posso chiedere ad Hanji, non mi dirà di no!" dissi con un sorrisetto. Lui sospirò,
"Dai..(T/n), adesso concentrati sull'allenamento! E vedremo poi..di parlarne.." disse.

"Come persone adulte intendi dire?" dissi alludendo a come si comportò appena tornò,
"Davvero? Ci riuscirai?" disse sorridendo, si vedeva fosse ironico,
"Ma vai a quel paese!" dissi colpendolo sul braccio ma per scherzo,
"È stato meglio questo pugno qua, piuttosto che l'altro!" affermò riprendendo a camminare.