Capitolo 8

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Mi guardai allo specchio. Ero fiera di me stessa. Avevo dovuto aspettare veramente a lungo, ma almeno ne è valsa la pena. Tutto questo tempo, aspettando che il laboratorio venisse costruito.

Due anni di tempo. Avevano costruito da zero un edificio, abbastanza grande, e ad un centinaio di metri di distanza, in lontananza dai dormitori si scorgeva, e ogni volta che lo vedevo lì imponente al di fuori di quella finestra, non potevo che essere fiera di me stessa.

Tutto quello che volevo e dovevo fare, si stava finalmente realizzando e io ero più che orgogliosa di me stessa. In due anni qui dentro, non sono uscita una volta in spedizione, aspettando questo momento a lungo.

Ma adesso che finalmente è tutto pronto, e ho passato giornate intere ad allenarmi, addirittura so usare il movimento tridimensionale. E presto sarei uscita in missione.

Dovevo soltanto trovare una squadra di esperti chimici. Ma avevo già fatto personalmente, con l'aiuto di Hanji, che si era proposta come mia vice, ma c'era già Lidia, avevo fatto diversi colloqui e trovato finalmente una squadra adatta.

In verità mi aspettavo meno pretendenti ad una carica simile. Avrebbero dovuto dormire qui, sempre se non volevano arrivare in ufficio già alle sette di mattina, ovvero quando i cadetti iniziavano seriamente ad allenarsi.

Per fortuna avevo trovato aiuto molto in fretta, scoprire cose sui gigante, avere una buona base da cui partire era molto per arrivare a quell'obiettivo, in più il supporto della legione. E io e Lidia aveva tutto ciò, avevo sottovalutato questi aspetti.

Mi sistemai la divisa e sorrisi. Adesso ero rimasta sola in stanza. Io ero ancora nel dormitorio con tutti gli altri, perché sì ero ricercatrice, ma presto avrei avuto la mia prima spedizione ed ero quasi più emozionata rispetto al resto.

Presi il camice che avrei portato con me, e indossato una volta giunta al laboratorio.

"Buongiorno!" Hanji mi abbracciò come ogni mattina, appena mi incrociava, che fossi per i corridoi, all'esterno, nella mensa, o direttamente al laboratorio, non avevo scampo. Ma ero felice di avere un'altra amica.

Lei faceva parte della squadra al laboratorio, ma si univa per poche ore al giorno, aveva altri importanti compiti da svolgere era pur sempre una caposquadra.

Ricambiai il suo abbraccio sorridendo.
"Non vedo l'ora che tu venga con noi in spedizione! Sono sicura che a quel punto faremo grandi passi in avanti!"
"Lo voglio anch'io, Hanji! E spero tu abbia ragione. Sarebbe frustrante scoprire che tutto questo lavoro, sia stato inutile!" dissi stringendo i pugni.

Da lontano mentre andavamo alla mensa, scorsi qualcun'altro, che in quei due anni era diventato mio amico. Il silenzio era ancora standard, e ancora rilassava entrambi, ma ogni tanto ci sono stati dei discorsi seri tra di noi, e quelle poche volte sono bastate a farci avvicinare, al resto ci ha pensato il silenzio.

"Levi!" mi avvicinai sorridendo. All'inzio era scettica, avevo paura, poi ho iniziato a pensare che forse non avesse minimamente voglia di star ad ascoltare qualcuno come me, poi ho apprezzato quel silenzio, e adesso...adesso so che posso definirlo mio amico.

Lui si voltò, sapeva già a chi apparteneva quella voce, e fece il suo solito sguardo un po' stanco, e annoiato. Come se fosse stanco di me, ma quello era ironia, se davvero avesse voluto scacciarmi, adesso non ero più qui e da un bel pezzo in verità.

"Allora, come va?"
"Non ci vediamo da tipo otto ore, la mia vita non è cambiata" disse riprendendo a camminare,
"Ah ah, divertente! Volevo soltanto sapere se tu fossi riuscito a dormire finalmente!" dissi sorridendo,
"Lo sai, che ti ho detto che non ci provo più" continuò.

°Più di una ricerca° [Levi×reader Hot]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora