Victoria Riddle, sorellastra di Tom e Mattheo Riddle,
conduce una doppia vita: quella da ragazza normale in una relazione con Draco Malfoy
e quella oscura, in una relazione con i fratellastri.
Riuscirà a mantenere tutti i segreti di famiglia?
Quale...
"Hanno scoperto della Camera dei Segreti." disse sorpreso Voldemort. Io lo guardai non tanto sorpresa, sapevo che prima o poi l'avrebbero scoperto, e tra l'altro, quindi? È la storia dei Serpeverde, della nostra casata, dai non è la fine del mondo, almeno non per me, lui però la pensa diversamente.
E così convocò i Mangiamorte, uno di cui non ricordo il nome disse una frase del tipo "Mi scusi Signore, cos'è questa Camera?" Mio padre lo fulminò immediatamente. Come puoi essere un Mangiamorte, e un Serpeverde, e non sapere la storia della Camera dei Segreti?
Mi sento in dover di fare un passo indietro, e spiegarvi meglio di quando io e Tom decidemmo di riaprirla.
*FLASHBACK* "Dai Tom sbrigati, corri più veloce, prima che nostro padre ci scopra." Avevamo già sentito nominare questa "Camera dei Segreti", ma nessuno ci aveva mai voluto dire cosa fosse veramente e cosa ci fosse dentro, quindi così testardi come siamo, abbiamo scelto di scoprirlo da soli. Andammo in biblioteca, nel reparto proibito, cercando un libro che parlasse delle origini di Hogwarts e di Salazar Serpeverde. Eccolo, "Storia di Hogwarts". Nell'indice Serpeverde trovammo scritto "CDS", acronimo di Camera Dei Segreti. Ci lanciammo un'occhiata di intesa e aprimmo immediatamente quel grande libro per iniziare a leggerlo.
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"La Camera dei Segreti è una camera sotterranea costruita da Salazar Serpeverde nel Medioevo. Fu la casa del suo Basilisco. Si ritrovò nell'ingresso di una sala molto lunga, debolmente illuminata. Pilastri di pietra torreggianti, formati da altri serpenti avvinghiati, si levevano fino al soffitto, perdendosi nel buio e gettando lunghe ombre nere nella strana oscurità verdastra che avvolgeva il luogo. Salazar non era d'accordo con gli altri Fondatori, credendo che i maghi Nati Babbani non meritassero un'educazione a Hogwarts. Dopo una disputa fra lui e Godric, Serpeverde lasciò la scuola. Secondo un mito, prima di partire, costruì nel castello una stanza segreta di cui gli altri fondatori ignoravano l'esistenza. Mise un Basilisco nella camera e poi la sigillò affinché nessuno potesse aprirla fino a quando non fosse giunto il suo vero erede."
Così iniziammo molto determinati alla ricerca di questa camera, vagando per la scuola, soprattutto di notte, per non farci vedere. Cercammo ovunque, una porta, una scritta, una statua, qualsiasi cosa. Ma non trovammo nulla. Gli unici posti che non avevamo ancora controllato erano i bagni. Entrammo nel bagno delle ragazze, e notammo un rubinetto con scolpito un serpente, da cui non usciva acqua, e indovinate? Non si apriva. Tom iniziò a parlare in Serpentese e il lavandino si smontò, trasformandosi in una specie di corridoio verticale con un'entrata. Ci lanciammo al suo interno e atterrammo su una superficie umida ricoperta da ossa di topi. Ci trovavamo nelle fognature di Hogwarts. Camminammo a lungo fino a trovare una porta. Comparve un serpente mostruoso di circa venti metri, il Basilisco. Devo ammettere che fa molta paura, immaginate di trovarvi davanti a un rettile enorme con delle zanne grandi quanto la vostra mano. Però a nostra sorpresa è quasi come se ci rispettasse, come se ci servisse. E mi venne in mente una frase che avevamo letto nel libro:
"Mise un Basilisco nella Camera e poi la sigillò affinché nessuno potesse aprirla fino a quando non fosse giunto il suo vero erede."
L'erede...ma certo, i diretti e meritevoli discendenti di Salazar: noi. "Possiamo attuare il piano." esclamò Tom, capendo che il nostro fosse a nostra disposizione. "È arrivato il momento." affermai.
*TORNANDO A NOI* Nostro padre ci diede una definizione molto approssimativa di questa Camera, senza darci spiegazioni, come se non fosse interessato, o meglio, come se non volesse che gli altri si interessassero a essa. L'unica cosa che ci disse esprimendosi con il suo fare da onnipotente superiore, fu: "Non provate a cercarla, dimenticatevene." come una minaccia, guardando me e Tom corrugando gli occhi, quasi infuriato. Probabilmente sospettava qualcosa, magari aveva capito del nostro piano, no, impossibile. Ho bisogno di parlarne con Tom.
