25| Cambio di piano

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Eravamo più determinati che mai dopo aver scoperto i segreti nascosti nelle menti di Lucius e Draco.
Sapevamo che il manoscritto nella Camera dei Segreti era cruciale per comprendere completamente i piani di Voldemort e Lucius,
e per fermarli.
Era il momento di agire.

Ci ritrovammo nel bagno delle ragazze al secondo piano, dove sapevamo che si trovava l'ingresso della Camera dei Segreti. Tom pronunciò l'incantesimo per aprire l'entrata, e l'enorme bocca del serpente si spalancò, rivelando una scalinata che scendeva nel buio.
Con le bacchette illuminate, iniziammo la discesa. Il mio cuore batteva forte mentre ci avvicinavamo sempre di più alla Camera dei Segreti.
Dopo qualche minuto, ci trovammo davanti alla grande porta con i serpenti scolpiti.
Tom parlò nuovamente in Serpentese, e la porta si aprì con un rumore di pietra.

La Camera era esattamente come l'avevamo lasciata: vasta, umida, con statue di serpenti che sembravano osservarci.
Al centro della stanza, sull'altare su cui l'altra volta abbiamo trovato i documenti, era comparso un piedistallo di pietra, dove c'era un antico manoscritto rilegato in pelle.
"Com'è possibile che l'altra volta non l'abbiamo notato?" esclamò Theo.
"Infatti non c'era. É comparso recentemente" osservò Tom. Chissà chi l'ha messo lì...
Avanzai lentamente, il cuore che batteva forte.
"É il manoscritto," mormorai, afferrandolo. "Deve contenere tutti i segreti di cui abbiamo bisogno."

Uscimmo dalla Camera e tornammo alla nostra stanza segreta per aprire il manoscritto.
Le pagine erano piene di simboli e incantesimi antichi.
Iniziammo a tradurre il testo, scoprendo dettagli inquietanti sui piani di Voldemort, che non avevamo ancora scoperto e che probabilmente nessuno, nemmeno Lucius, sapeva.
"Chi possiede il manoscritto può controllare la Camera dei Segreti e, attraverso essa, esercitare un potere immenso," lesse Tom.
"Voldemort vuole usare questo potere per consolidare il suo controllo sul ministero e sul mondo magico."
Non voleva affidare il potere a Lucius come tutti credevamo, compreso lui, ma voleva tenerselo per sé: il fatto di aver detto una cosa falsa illudendolo di avere potere era solo per non essere ulteriormente ostacolato.
Annuii, il volto serio. "Dobbiamo fermarlo. Non possiamo permettere che utilizzi questo potere. Dobbiamo distruggere il manoscritto e affrontarlo direttamente."

Con il manoscritto in mano, ci preparammo per affrontare Voldemort.
Sapevamo che sarebbe stata una battaglia difficile, ma eravamo determinati a vincere.
Ci dirigemmo verso la Sala Grande,
dove Voldemort stava tenendo un incontro con i Mangiamorte.
Entrammo con decisione, attirando subito l'attenzione di tutti.
Voldemort alzò lo sguardo, i suoi occhi su di noi. "Victoria, Tom, Mattheo," disse con voce gelida. "Cosa significa questa interruzione?"
Avanzai con il manoscritto stretto tra le mani. "Abbiamo scoperto i tuoi piani, padre. E non permetteremo che tu li realizzi."
Voldemort rise, un suono privo di umorismo. "Pensate davvero di poter fermarmi? Io sono il Signore Oscuro. Nessuno può opporsi a me."
Tom alzò la bacchetta, pronto a combattere.
"Lo vedremo."

La Sala Grande si trasformò in un campo di battaglia.
Incantesimi volarono da ogni lato mentre affrontavamo Voldemort e i suoi seguaci.
Lanciai un "Stupeficium" verso un Mangiamorte, mentre Theo bloccava un incantesimo con uno scudo protettivo.
Voldemort, furioso, si concentrò su di me.
"Avada Kedavra!" gridò, ma schivai l'incantesimo all'ultimo secondo, rispondendo con un "Expelliarmus" che disarmò temporaneamente il Signore Oscuro.
Tom e Theo unirono le loro forze, lanciando incantesimi potenti che costrinsero Voldemort a difendersi. "Non puoi vincere," gridò Theo, lanciando un "Petrificus Totalus" che Voldemort evitò per un soffio.

Vedendo un'opportunità, alzai la bacchetta e pronunciai un incantesimo che avevo trovato nel manoscritto.
"Legatus Serpentium!" Un enorme serpente emerse dal pavimento, avvolgendo Voldemort
e immobilizzandolo.
Provò a lottare, ma il serpente stringeva con molta forza e quindi non riuscì a liberarsi.
"Non potete fermarmi," urlò furioso, ma il suo potere stava svanendo.

Mi avvicinai, il cuore che batteva forte. "Distruggeremo il manoscritto e con esso il tuo potere," dissi con voce ferma. "Non permetteremo che tu domini il mondo magico."
Con un ultimo sforzo, pronunciai l'incantesimo di distruzione. Il manoscritto si accese in fiamme, bruciando fino a diventare cenere.
Con esso, il potere di Voldemort svanì,
e il Signore Oscuro cadde a terra, sconfitto.

Con lui sconfitto e il manoscritto distrutto, ci guardammo, respirando profondamente.
Avevamo vinto, ma sapevamo che il nostro cammino era appena iniziato.
Avevamo fermato il piano di Voldemort,
ma il mondo magico aveva ancora bisogno di essere ricostruito.

Ci abbracciammo, consapevoli che insieme avremmo potuto affrontare qualsiasi sfida. "Abbiamo molto lavoro da fare," dissi,
con determinazione.
"Ma lo faremo insieme, come una vera famiglia."

Con la nostra vittoria, una nuova era iniziava per il mondo magico, una era in cui i fratelli Riddle avrebbero giocato un ruolo cruciale nel ristabilire l'equilibrio e la pace.

Victoria Riddle's shifting diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora