29| L'ultimo Horcrux

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La notte era profonda e silenziosa, interrotta solo dal rumore delle foglie secche che si muovevano al vento.
L'oscurità avvolgeva Hogwarts come un mantello pesante, e la luna piena, coperta da nuvole minacciose, gettava ombre sinistre sui corridoi freddi e deserti del castello.
La tensione era percepibile nell'aria, una forza invisibile che faceva rabbrividire chiunque osasse camminare da solo.

Mi aggiravo per i corridoi con passi decisi, il mantello nero che ondeggiava dietro di me come un'ombra vivente.
Avevo sentito i sussurri, i mormorii di ribellione tra i ranghi dei Mangiamorte. La metà degli alleati che avevano reclutato era fedele, ma l'altra metà... l'altra metà tramava nell'oscurità.

Il grande salone, solitamente illuminato da candele e risate, era ora un luogo di riunioni segrete e complotti.
Avevamo convocato un'altra riunione urgente con i Mangiamorte. Le facce degli uomini e delle donne riuniti erano ombre nella penombra, i loro occhi luccicanti di sospetto e paura.
"Abbiamo informazioni," iniziò Tom, la voce fredda e autoritaria. "Qualcuno di voi sta tramando contro di noi. Non tollereremo tradimenti."
Un mormorio di disagio serpeggiò tra i presenti. Scrutai ogni volto, cercando segni di colpevolezza. Gli occhi di Lucius Malfoy erano fissi su di me con un'intensità che mi fece rabbrividire.
"La vostra fedeltà è in discussione," continuò Theo, il suo tono tagliente come un coltello. "Chiunque sia coinvolto nei complotti verrà scoperto e punito severamente."
Mentre parlavano, una figura oscura si alzò dall'ombra. Era Antonin Dolohov, uno dei Mangiamorte più anziani e rispettati. "Non siamo noi i traditori," disse, la voce bassa e minacciosa. "Siete voi che avete tradito Voldemort."
Sentii il sangue gelarsi nelle vene. "Dolohov, ti rendi conto di cosa stai dicendo?"
"Sì," rispose lui, avvicinandosi con passo sicuro. "Voi tre state usando la nostra lealtà per i vostri scopi egoistici. Non siete migliori del Signore Oscuro. Forse anche peggiori."
Tom estrasse la bacchetta, pronto a lanciare un incantesimo, ma lo fermai con un gesto. "Lasciami parlare con lui," dissi.
"Dolohov, ascoltami. Non stiamo cercando il potere per noi stessi. Vogliamo fermare nostro padre prima che distrugga tutto. Ma per farlo, abbiamo bisogno di controllo." spiegai.
"Non ci credo," replicò Dolohov, il volto contorto dalla rabbia. "Voi state solo cercando di prendere il suo posto." continuò insistentemente.
La tensione era alle stelle.
Sapevo che dovevo agire rapidamente. "Legillimens," sussurrai, puntando la bacchetta verso di lui. Entrai nella sua mente, cercando la verità. Vedevo visioni di complotti, piani per rovesciarci, ma anche un residuo di lealtà verso Voldemort che non poteva essere cancellato.
"Tom, Theo, è inutile," dissi, ritirandomi dalla mente di Dolohov. "È devoto a Voldemort. Non si unirà a noi."
Dolohov sorrise con crudeltà. "Finalmente lo ammetti. Allora dovrete combattere contro di noi."

In un attimo, il grande salone si trasformò in un campo di battaglia. Incantesimi volavano in ogni direzione, illuminando l'oscurità con lampi di luce rossa e verde. Mi mossi con agilità, parando gli attacchi e lanciando potenti maledizioni.
"Expelliarmus!" gridai, disarmando un Mangiamorte che si era avvicinato troppo. "Sectumsempra!" Un altro cadde sotto la mia furia, il sangue che macchiava il pavimento di pietra.
Tom e Theo combattevano al mio fianco, i loro incantesimi altrettanto letali. "Avada Kedavra!" gridò Tom, e un lampo verde colpì un nemico, uccidendolo all'istante.
La battaglia fu breve, ma sanguinosa.
Quando la polvere si posò, i corpi dei Mangiamorte traditori giacevano sparsi sul pavimento.
"È finita," disse Theo, abbassando la bacchetta. "Abbiamo eliminato i traditori."
Guardai i volti dei Mangiamorte sopravvissuti. Erano pallidi, spaventati, ma nessuno osava più opporsi. "D'ora in poi," dissi con voce ferma, "chiunque oserà tradirci affronterà la stessa sorte. Questa è una guerra. E in guerra, non c'è spazio per i traditori."

La paura era un'arma potente, e noi l'avremmo usata fino alla fine.
"Adesso," disse Tom, guardandoci, "dobbiamo concentrarci sull'ultimo Horcrux. La Coppa di Tassorosso."
"Troveremo la coppa," dissi. "E quando lo faremo, saremo pronti per la battaglia finale contro Voldemort."

Victoria Riddle's shifting diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora