32| L'equilibrio del cuore

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Camminavo lentamente lungo i corridoi di Hogwarts, le antiche pietre sotto i suoi piedi che le ricordavano i secoli di storia e magia che permeavano quel luogo. Era un castello risorto dalle ceneri della battaglia, un simbolo di resistenza e speranza. Le ferite del passato, sia quelle visibili che quelle nascoste nei cuori di chi aveva combattuto, stavano lentamente guarendo, ma io sapevo che la guarigione completa richiedeva tempo e pazienza.

Ogni passo mi avvicinava alla finestra del corridoio del settimo piano, dove amavo fermarsi per osservare il paesaggio che si estendeva oltre le mura del castello.
Oggi, tuttavia, i miei pensieri erano rivolti al futuro e al difficile percorso che aveva davanti.
La battaglia contro Voldemort era finita, ma la mia battaglia interiore non lo era.

Onestamente non potevo fare a meno di pensare a Draco. Il mio cuore era ancora legato a lui, a ciò che avrebbe potuto essere se le circostanze fossero state diverse. Draco rappresentava una parte di me che desiderava ardentemente emergere: la ragazza che cercava normalità, che voleva lasciarsi alle spalle il lato oscuro della sua eredità e vivere una vita tranquilla, lontana dalle ombre del passato. Con Draco, quella vita sembrava quasi possibile, come se lui potesse essere l'ancora che mi teneva lontana dall'abisso.
Ma dentro di me sapevo che non era così semplice. Anche se il desiderio di stare con Draco era forte, una parte ancora più profonda di me comprendeva che non poteva ignorare chi era veramente. Draco era una scelta sicura, una via d'uscita che le avrebbe permesso di dimenticare, almeno temporaneamente, l'oscurità che portavo dentro me stessa. Ma quella non era la mia vera strada. Sapevo che continuare su quel percorso avrebbe significato tradire una parte di me stessa.

Mentre riflettevo su tutto questo, sentii una presenza familiare al suo fianco. Mi voltai e vidi Mattheo, con lo sguardo che mi trapassava come  potesse leggere ogni mio pensiero nascosto, ogni emozione non detta. Non c'erano segreti tra di noi, nessuna parte di me che lui non conoscesse e accettasse.
"Sei qui," dissi, quasi sussurrando.
"Sempre," rispose Mattheo, con una calma che mi trasmise immediatamente un senso di pace.
Lui non era come Draco; con lui non c'era bisogno di fingere o nascondere le paure.
Mattheo accettava sia la luce che l'oscurità che albergavano in me, senza cercare di cambiarmi o di plasmarmi in qualcosa di diverso.

In quel momento mi resi conto che Mattheo rappresentava la scelta più difficile, ma anche quella più autentica. Con lui, non c'era via di fuga dal mio passato, ma c'era la possibilità di accettarlo e di costruire qualcosa di nuovo e vero. La connessione che sentivo con lui era basata su una comprensione reciproca, su un'accettazione completa che non aveva mai sperimentato prima.

"Io e Draco...," iniziai a raccontare, cercando di mettere in parole i pensieri confusi. Mattheo non mi interruppe, lasciandomi trovare da sola la strada tra le emozioni.
"So che potrebbe sembrare la scelta giusta," continuai, "ma sarebbe una scelta dettata dalla paura, dal desiderio di essere qualcuno che non sono. Con Draco potrei forse trovare un po' di pace, ma non sarei completa. Non posso negare chi sono veramente, e tu lo sai meglio di chiunque altro." gli spiegai.
Mattheo mi prese la mano, il suo tocco caldo e rassicurante. "Non devi scegliere tra chi sei e chi vuoi essere, Victoria. Puoi essere entrambe le cose. Io ti amo esattamente per tutto quello che sei, compresa l'oscurità che cerchi di nascondere. Quella non è una parte da cancellare, ma da abbracciare." cercò di rassicurarmi.

Sorrisi tristemente, consapevole di quanto fosse vero. Draco rappresentava un'illusione di normalità, ma io sapevo che l'oscurità che portavo dentro non poteva essere ignorata o rimossa come un abito scomodo. Avevo bisogno di qualcuno che mi comprendesse, che non temesse le ombre, ma che le affrontasse con me.
"Ho paura di cosa potrebbe significare," ammisi amaramente. "Di quanto profonda sia questa oscurità e di dove potrebbe portarmi." confessai.
"Ma io non ho paura," rispose Mattheo, con una determinazione che la rassicurò. "Insieme possiamo trovare un equilibrio. Non devi affrontare tutto questo da sola."

Mentre il sole iniziava a calare, tingendo il cielo di sfumature arancioni e rosse, mi resi conto che la scelta era già stata fatta, nel profondo del mio cuore. L'amore che provavo per Mattheo non era basato su ciò che avrei voluto essere, ma su ciò che ero realmente. Con lui, potevo essere libera di accettare ogni parte di me stessa, senza paura di essere giudicata o rifiutata.
Allora lasciai che la mano di Mattheo mi guidasse mentre ci allontanavamo dalla finestra, diretti verso i giardini di Hogwarts.
Il castello, con le sue torri e i suoi segreti, era stato lo scenario di molte battaglie, esterne e interne.
Ma ora, mentre camminavo accanto a Mattheo, sapevo che quella era solo una tappa di un viaggio più lungo. Un viaggio verso l'accettazione, la guarigione e la costruzione di un nuovo futuro.

La nostra camminata ci portò verso il lago nero, un luogo che aveva visto molti momenti significativi nella mia vita. Qui, davanti a quella superficie calma e riflettente, trovai finalmente le parole per dire addio a ciò che avrebbe potuto essere con Draco. Non era un addio amaro, ma piuttosto una consapevolezza dolce-amara che certi legami, per quanto profondi, non sono destinati a durare.

"Draco è parte del mio passato," dissi sinceramente, guardando l'acqua che rifletteva le prime stelle della sera. "Un passato che non posso cancellare, ma che posso scegliere di non far definire il mio futuro."
Mattheo annuì, comprendendo il peso di quelle parole. "E io sarò al tuo fianco, qualsiasi cosa accada."
Mi voltai verso di lui, sentendo nel suo sguardo tutta la sicurezza e l'accettazione di cui avevo bisogno. Mi resi conto che, nonostante tutte le paure, avevo finalmente trovato un equilibrio. L'oscurità dentro di me non era più un fardello, ma una parte integrante della mia forza. E con Mattheo al mio fianco, sapevo che avrei potuto affrontare qualsiasi sfida, costruendo insieme un futuro che non avrei mai immaginato possibile.

Il nostro bacio sotto le stelle suggellò quella promessa, una promessa di un amore che avrebbe abbracciato ogni parte di noi, luce e ombra, forza e vulnerabilità. E mentre ci allontanavamo dal lago, mano nella mano, sentii una pace profonda nel mio cuore, sapendo che la storia non finiva lì, ma che era solo l'inizio di un nuovo capitolo, più luminoso e ricco di possibilità di quanto avesse mai osato sperare.

Con Mattheo al mio fianco, il futuro era un vasto orizzonte di opportunità, un luogo in cui potevano essere chi volevano, senza rinunciare a nessuna parte di me stessa. E in quel momento, sapevo che, nonostante tutte le difficoltà, avevo trovato la mia strada, una strada che avrei percorso con coraggio e amore, verso un futuro pieno di luce e ombra, ma soprattutto di speranza.

Victoria Riddle's shifting diaryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora