Victoria Riddle's shifting diary

10| Discorsi

Devo trovare un modo per dirlo a Tom e a Theo,
ma non so né come né cosa fare.
Mi posiziono davanti allo specchio, respirando lentamente, per fare una specie di esame di coscienza. Inizio a pensare alla relazione con Draco. Al di là della scommessa era stata fantastica, d'altronde è tra i ragazzi più voluti della scuola. Tutte le ragazze lo vorrebbero.
Però c'era un pensiero che mi ossessionava ormai da tanto, cazzo, sembra veramente una storia di Wattpad...
Mattheo e Tom erano fottutamente attraenti
e dannatamente capaci, sapevano come far cadere qualsiasi ragazza ai loro piedi.
So che sono i miei fratellastri, ma sinceramente sono ossessionata da loro.
Vabbè, devo trovare un modo per raccontare a loro di Draco: sarò concisa e diretta.

"Theo, devo parlarvi." gli dissi di fretta.
"Che succede?" mi chiese incuriosito.
"Ora vi spiego."
"Eccomi." arrivò anche Tom.
"Venite, devo parlarvi." li portai in una stanza.
E lì mi immaginai tutti gli scenari possibili con loro due, no basta Victoria, concentrati.
"Vi?" mi chiamarono, riportandomi alla realtà.
"Sì scusate, è che non so come dirvelo."
"Vai dritta al punto." mi esortarono.
"E grazie al cazzo." non sapevo come dirlo.
"Io e Draco ci siamo lasciati." si guardarono.
"E finalmente!" esclamarono a bassa voce.
"Cosa?" chiesi stupita, non me l'aspettavo.
"No nulla, perché?" fecero finta di niente.
"In poche parole, quando hanno saputo che saremmo venuti qui a Hogwarts hanno fatto una scommessa a una festa, chi si prende per primo la Riddle vince, e Draco ha vinto, mi ha solo usata per una scommessa." spiegai velocemente.
"Spero sia uno scherzo." rise ironicamente, con un'espressione quasi da assassino, Theo.
"Lo uccido!" aggiunse Tom sconvolto.
"Ehi, calmatevi, non ci sto nemmeno male."
"Come?" chiese Theo.
"L'ho già superato." gli spiegai.
"In ogni caso ti ha usata, si è messo contro di te, quindi può considerarsi morto." diede un ultimatum Tom.
"No, prima gli devo parlare io." aggiunsi.
"Non l'hai ancora fatto?" mi chiesero sbalorditi.
"No, ora vado." mi convinsi a farlo.

Andai a cercare Draco per parlargli.
"Draco, dobbiamo parlare." lo trascinai via.
Vidi il terrore nei suoi occhi.
"Che succede?" disse sudando e tremando.
Lo portai nella prima stanza vuota che vidi.
"Ho sentito te e Blaise-" iniziai a parlare.
"Victoria, faceva tutto parte di una scommessa" confessò velocemente, come per liberarsi da un peso che portava dentro.
"Lo so." dissi con voce ferma.
"In che senso lo sai?" diventò pallido, come se il mondo gli fosse caduto addosso.
"Ho sentito te e Blaise parlare." dissi.
Silenzio totale.
"In realtà Theo e Tom-"
"Lo sanno?" chiese terrorizzato.
"Sì." vidi che era realmente atterrito.
"Già sospettavano qualcosa, e avevano ragione."
Lui non reagì, come se fosse morto.
"Draco, ti sei messo contro una Riddle, e di conseguenza contro tutti i Riddle, mi dispiace ma adesso ne pagherai le conseguenze."
"Sei seria?" mi guardò incredulo.
Lo guardai confusa. Non capivo cosa intendesse.
"Dopo tutto quello che c'è stato? Ti ricordo che siamo stati insieme, ti conosco, non sei così."
Non capivo se stesse solamente cercando di pararsi il culo o se intendesse davvero quello che aveva detto.
"Malfoy, con te ho solo nascosto il mio lato oscuro, ma ricordati che sono una Riddle." esclamai, dicendogli la verità.
Vidi che tremava di paura.

Me ne andai e lui rimase lì nel terrore, quasi in agonia, mentre tutte le sue convinzioni si sgretolavano nella sua testa. Come se il mondo fittizio che si era costruito attorno a quella bugia gli stesse cadendo addosso, riportandolo al mondo reale. Facendogli ricordare la scommessa, e che io fossi una scommessa. La nostra bellissima, fantastica, sana e duratura relazione in realtà era una farsa.
La verità alla fine era venuta a galla, e per quanto Draco non ce la facesse più a tenersi dentro quel segreto che lentamente lo stava consumando e che gli stava togliendo luce, guidandolo sempre di più verso l'oscurità, avrebbe sicuramente preferito sotterrarlo per fare in modo che nessuno, soprattutto Victoria, lo avrebbe scoperto. Perché aveva realizzato che ormai l'aveva persa. Non sarebbe più tornata.