Hold my hand

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-Prima o poi dobbiamo uscire allo scoperto, mon amour!- quando il mio francesino mi guarda così, con quegli occhi un po' storti mi si riempie il cuore di gioia e di amore. Lo amo tantissimo, però non credo che già sia ora di farci vedere. La verità è che vorrei, ma ho paura. Paura della reazione di Giacomo. Paura della squadra. Paura per la mia carriera, in una carriera professionistica non c'è spazio per queste cose. Stavo davvero buttando via tutto?
Nella squadra poi se ne sono già mezzi accorti: quando hanno visto la foto subito Lucia ha iniziato a dire "quello è Menchi!" e tutte le altre: "si, totalmente, non è Giacomo! Lo conosciamo lui!" . È stato Giacomo, davanti a Ingrid e Alberto a dire "sono io!".
-Jeanpierre, ho paura.-
-Non ti preoccupare. Non devi avere paura se ci sono io al tuo fianco. Qualsiasi cosa la faremo insieme. Capito ma petite?-
Lo abbraccio stringendo la mia testa al suo petto: -Con te qualsiasi cosa-
-Idea. Se domenica vinci alla gara riveleremo la verità a tutti-
-Stai scherzando! E comunque non vinceremo! Giacomo continua a fare errori, l'hanno detto anche i miei istruttori. È un po' che è così-
-Allora ancora di più. Io ti dico che vinci. E quindi tutti sapranno di noi-
-Non vincerò daiiiii-
È la prima gara a coppie della stagione. Non ci sono neanche le qualifiche, perché il Comitato ha scelto direttamente me e Giacomo, che andremo a affrontare la gara in casa della Pattinaggio Mordano. Ma visto che la pista di Mordano (quella di Jeanpierre) è troppo piccola, andremo a Bologna. Quello che mi preoccupa è che dovrò sfidare il mio amore, che tralaltro pattinerà con un'altra ragazza, la sua compagna di squadra.

Sono andata a Bologna con i miei e con Carli, perché mio fratello era occupato: niente f1 questa settimana (non è race week) ma Inter: -Sorellina, non voglio deprimermi, ma il Milan ha praticamente vinto lo scudetto! Speriamo bene per oggi!-
-Pensa a me, che gareggerò con Giacomo contro Jeanpierre!-

Carlotta sa del piano: tutto è pronto per hold my hand: se dovessi vincere (cosa impossibile) partirà la coreografia che ho preparato con Jeanpierre: hold my hand di Lady Gaga, e sveleremo a tutti che stiamo insieme. In tribuna c'è Chloé che almeno oggi non mi danneggerà perché pattino col suo Giacomo.
-Giacomo! Volevo dirti grazie per avermi coperto con Ingrid e Alberto-
-Ma quindi frequenti veramente quello?- non sembra arrabbiato. Sembra deluso.
-È che è diverso! È gentilissimo, mi tratta bene, è educato, mi chiama ma vie...-
-Senti Agata a me non interessa con chi stai. Però mi hai deluso davvero tanto, tutto qui. Ti avevo detto di come era messo-
-Giacomo ti giuro che non stiamo insieme- non so come mi è uscita. Forse ero troppo sicura di perdere la gara. Infatti quando Jeanpierre e la sua compagna ballano sono spettacolari. Hanno ballato Forse sei tu di Elisa e hanno già la vittoria in tasca. Prendono 99 punti. Se non vincono arrivano secondi. Quando tocca a me e a Giacomo provo a non avere pensieri: nelle parti individuali mi concentro e sono brava come sempre, ma in quelle di coppia non trovo il feeling: siamo distaccati, non abbiamo chimica, in più Giacomo continua a fare errori, mi fa anche cadere in un passo e cado di sedere. Fa malissimo, ma eseguo alla perfezione subito dopo la capriola in aria con piroetta fuetté. Sento applaudire. Quando finiamo sono sudatissima, Giacomo si mette al muretto con le mani nei capelli. Mi si avvicina Alberto: -Non ti aspettare di vincere. Non si può vincere sempre. Però tu strepitosa!- io cosa? Era la prima volta che Alberto mi faceva un complimento, e vuol dire quindi che era la verità! Le mie compagne: -Agata magnifica! I giudici erano a bocca aperta! Non ho mai visto una pattinare così bene! Non vincerai, però hai spaccato! Tutti guardavano te ed erano come ipnotizzati!-
"For Giacomo and Agata.....100 points! The winners are AGATA AND GIACOMO from Skate4ever!" TUTTI sono a bocca aperta. Chloé non sa se ridere o piangere. Ingrid e Alberto non sanno cosa dire. Un coro urla "VAI AGATA SEI LA MIGLIOREEE" corro (coi pattini) verso Jeanpierre. Faccio segno a Carlotta di far partire hold my hand.

Quando finiamo di pattinare io e Jeanpierre ci baciamo. Lo amo, lui è la mia vita. Non voglio che se ne vada mai. Cadono petali. Sento le chiacchiere delle persone "Questi due spaccano! Agata deve gareggiare con questo, mica con quell'altra mezza schiappa"
-Devo andare cherie, mi aspettano i miei cugini francesi a casa. Ti amo!- e scappa via. Il suo tono era un po' freddo e di disappunto, ma non me ne sono neanche accorta dall'emozione e dall' adrenalina che avevo in quel momento. Rimango nella pista sognante. Osservo Giacomo che va verso gli spogliatoi piangendo, e Chloé che lo segue.

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