Presente
Obi-Wan scese dallo Shuttle con il cuore gonfio di dolore. Da anni non tornava su Draboon. L'ultima volta era scappato dopo uno scontro terribile con i componenti della Ronda della Morte. Questi ultimi avevano infranto, con un assalto improvviso, i suoi sogni di ragazzino cristallizzati in un vacuo reticolo di speranza. A ciò aveva attribuito, col senno di poi, la determinazione pazzesca che lo aveva ispirato nel combattimento, la stessa aura di negatività colta dalla sua Satine.
Satine... dopo il suo assassinio per mano di Maul, Kenobi si era ritrovato imprigionato in una cella di vetro nelle carceri del palazzo della famiglia Kryze, in preda alla disperazione assoluta. A un passo dalla felicità, dalla decisione di intraprendere una vita diversa, aveva patito una sofferenza profonda e un senso di colpa che il passare dei giorni non aveva affatto assottigliato. Era stato esattamente il contrario. Lo choc iniziale si era trasformato in un peso perenne sull'anima.
Una profezia della duchessa - parole ascoltate proprio su Draboon - si era avverata, però, durante la sua chiusura di poche ore nella scatola di cemento, da cui era stato pure addolorato spettatore della costernazione di Korkie, Zara e Kateryna, costretti in un'analoga cella e a cui lui stesso aveva dovuto raccontare dell'omicidio di Satine.
Bo-Katan Kryze, il volto più rigido che mai, lo aveva liberato, con un'azione di forza compiuta con i compagni ribelli della Ronda della Morte. Mentre i prigionieri venivano trasferiti dalla cella a un'altra parte dell'edificio, la guerriera, sfuggita alla caccia dei due Sith, aveva attaccato il gruppo delle guardie. Messele al tappeto, con la collaborazione di Korkie e Kenobi, aveva riconsegnato a quest'ultimo la spada laser - custodita da uno dei componenti della guarnigione sconfitta - e gli aveva rammentato «Ha avuto ragione mia sorella, jedi, quando predisse che mi sarei sdebitata con te per avermi risparmiato la vita e lasciata andare. Lo sto facendo ora, il mio debito è saldato. Tuttavia, credo che se fosse dipeso da te, non avrei meritato clemenza. L'apertura mentale era caratteristica di Satine, sciocca pacifista, non tua» la voce tremante e il tempo usato al passato avevano fatto intendere al cavaliere che sapesse già della sua morte. Liberarlo rappresentava un compiuto disobbligarsi, ma significava, soprattutto, onorare la memoria della sorella perduta; non era soltanto una ripicca contro Darth Maul. Questo ritenne il jedi.
«La pace non è illusione, per difenderla combatteremo fino a che potremo» il giovane cadetto - sconvolto per il trapasso della zia - aveva risposto a Bo-Katan, seguito da Obi «Tua sorella era una leader, testarda e idealista ma sempre una grande leader». Poi Kenobi aveva portato in salvo gli altri tre. La loro incolumità era più importante di sconfiggere Maul. Non era vendetta che cercava, Obi. Aveva perso la sua duchessa, si era reso conto di non poter perdere anche ciò che restava della sua famiglia acquisita.
Nemmeno rifuggire al messaggio della saggia signora.
Qualche settimana più tardi, infatti, sulla frequenza fornita per contattarlo, gli erano state trasmesse le coordinate di un punto specifico della galassia. Il mittente era superfluo, dato il luogo dell'appuntamento: quello più amato dei tanti, troppi pianeti visitati.
Aveva deciso di affrontare il viaggio da solo, rifiutando la compagnia di Anakin, in un percorso personale di sconfitta. Nelle proprie inutili meditazioni quotidiane non cercava un equilibrio in se stesso o fra sé e la Forza intorno, soltanto colmare il vuoto lasciato dalla perdita del suo unico amore.
Sorvolò a bassa quota ciò che restava della casa di Kateryna. Nei vent'anni trascorsi, la guerra aveva portato disgrazie anche su Draboon. Passando sopra il capanno degli attrezzi gli parve di scorgere i pezzi di vetro di un soffitto trasparente di fantasticherie. La vista offuscata da una miriade di tenebre, lo attribuì a un'illusione ottica, a un ricordo dell'anima.
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L'amore di un Jedi
FanfictionObi-Wan Kenobi e il suo grande e unico amore, la duchessa Satine Kryze, sono protagonisti di una fanfiction ambientata attraverso due piani temporali paralleli, a distanza di vent'anni. Si tratta della mia prima fanfiction interamente non Avengers...