L'amore di un Jedi

Capitolo 10 Di un discorso scontato e di una fuga dolorosa da un luogo incantato

Passato

«Non si tratta di una questione di fortuna, semplicemente attiriamo persone che accrescono la nostra evoluzione di essere viventi» il maestro Qui-Gon e Kateryna si erano impelagati in un'acerrima discussione.

«L'amore non è un'addizione matematica» la padrona di casa lo contestò. Aveva appena terminato di preparare la cena, ed erano tutti in attesa di Obi-Wan di ritorno dal frutteto. Stranamente, Jinn lo aveva invitato ad andare da solo e Zara e Kateryna avevano mangiato la foglia. Il maestro voleva conversare con la duchessa senza la presenza del padawan, che le viveva incollato.

Erano trascorsi diversi mesi dall'arrivo su Draboon, e sommati a quelli su Mandalore facevano quasi un anno. Il rapporto fra la coppia di giovani appariva consolidato e sempre più appassionato.

Comprese le intenzioni del jedi, le due donne erano rimaste vicino all'amica, per darle manforte ancorché non ne avesse oggettivo bisogno.

«Non si deve idealizzare l'amore. Crea sterili aspettative e genera un'emozione negativa: la paura della solitudine. La solitudine può essere una grossa opportunità di crescita, non va temuta, solo accolta».

«Maestro, se posso permettermi e non voglio offenderti: sono parole di un uomo che non si è mai innamorato» Zara aveva un enorme rispetto per Qui-Gon ma non poteva approvarne la riflessione. Una folata di fredda brezza da nord le provocò un'ondata di pelle d'oca. Si strinse il corpo fra le braccia, in cerca di calore.

Satine osservava Jinn, assorta.

«Credo esattamente il contrario, le persone giungono a noi per un motivo, giusto e sbagliato che sia. Vale per tutti, presenti inclusi. Fra loro è possibile incontrare quella giusta. Non la persona perfetta ma quella che vi si avvicina di più».

«Potrebbe essere, mia signora. In quel caso, permettimi di dissentire sulla favola che sia per sempre. Ci auguriamo che la persona a cui vogliamo bene resti più a lungo possibile con noi, e non sempre accade perché le nostre vite singolari si intersecano un attimo e il successivo possono diventare parallele. Si resta uniti ma a un certo punto, a causa di fattori terzi o di proprie scelte, le strade si dividono, e ognuno ha il suo percorso».

«Voi jedi sprecate troppo tempo a vagare con la mente in lontane galassie, invece che a vivere. Guarda Obi-Wan. Medita a lungo, e in un posto particolare. Lo stanzino degli attrezzi ha quel soffitto perché così lo modificò mio marito per mia figlia; lei aveva chiesto una cameretta per sognare e lui la accontentò, dicendole che avrebbe potuto pensare e immaginare ciò che desiderava, senza spostarsi da casa, osservando il cielo stellato» fece loro una confidenza personale «Nonostante tutto, il ragazzino non dedica abbastanza tempo a sapere chi è veramente».

«Il tuo discorso è per me, maestro, l'ho compreso» Satine li interruppe.

«Sì, Satine» in imbarazzo, Qui-Gon passò la mano destra fra i lunghi capelli striati di bianco, legati sulla nuca con un elastico.

«Credi che non veda al di là dell'orizzonte del momento e degli eventi, ma non è così» la nobile pose il palmo della mano aperta sul cuore. Batteva all'impazzata persino quando pensava a Obi. In quell'istante credette che le sarebbe uscito fuori dal petto.

«Non intendevo questo, anzi. Sei una ragazza molto intelligente, in caso contrario non saresti arrivata dove sei, al ruolo che ricopri».

«Non preoccuparti» lei lo disse con la voce tremante di dolore, una fitta lancinante già le aveva trapassato il torace come ogni volta che immaginava il momento della futura separazione da Obi «Sia ben chiaro, maestro, che la mia priorità è e sarà sempre il bene di Obi-Wan. Non ho intenzione di rivelargli apertamente cosa sento per lui né di chiedergli di scegliere me. Sarà libero di scegliere per se stesso. Ho fatto lo stesso per mia sorella Bo. Se mi comportassi in modo diverso tradirei la mia natura. I jedi sono quello che sono, maestro; la loro presenza lascia una scia di compassione, di bontà, di equilibrio e ne sono stata arricchita anche io dall'incontro con te e Obi. Il codice Jedi per lui, come per te, è una seconda pelle e non può sfilarsela. Né vuole» pose l'accento sull'ultima parola in maniera definitiva e lapidaria.