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A: ..Questa è la mezza verità che racconteremo al giudice: Giorgio è stato minacciato da De Angelis: o ammazzava la Conti o lui ammazzava Giorgio. E così Giò si è trovato costretto ad uccidere vostra madre, Poi vostro padre ha parlato con Luca e gli ha rivelato il tutto, chiedendogli di aiutarlo ad ammazzare il ragazzo. Luca ha rifiutato e ha deciso di chiamare la polizia. De Angelis è andato in carcere e lì è rimasto per un anno. Fino a quando un incognito ha denunciato Giorgio, facendo scagionare l'uomo ma mandando Giorgio al suo posto.. così siamo arrivati ad oggi,  dove abbiamo  raccolto quei piccoli dettagli che ci servivano per perfezionare la nostra tesi. Li guardai tutti, uno ad uno. Che ne pensate? chiesi infine, sorridendo timidamente.
G: Alex.. Davvero inventi 'bugie' per me? chiese, in un flebile mormorio.

Lo scrutai attentamente, inclinando leggermente il capo.

A: Non hai fatto nulla.. lo guardai dolcemente, sorridendo.
C: Penso che sia un piano perfetto.. disse, immerso nei suoi pensieri.

Gli altri annuirono.

A: Fantastico.. allora.. potete andare sorrisi ai quattro, per poi tornare a guardare Giorgio, sfiorandogli il dorso della mano con la mia.
S: Prima io e Cico ti dovremmo parlare.. In privato sottolineò le ultime due parole, guardando i fratelli. 
A: Oh- ok, ehm.. aspettate un secondo mi alzai e presi Giorgio per una mano, costringendolo a fare lo stesso. 

Feci segno a Federico e Nicola di seguirmi e riportai il topolino nella sua cella. Pf, mi dava fastidio che fosse lui quello lì dentro e non De Angelis..

A: Aspetta dieci minuti sussurrai, dandogli un bacio delicato sulla fronte.

Lui annuì e si sedette sul letto a gambe incrociate, guardandomi uscire, per raggiungere Federico e Nicola.

S: 1) Non ci siamo presentati a dovere.. Federico De Angelis, soprannome Strecatto, Stre per gli amici. Chiamami Stre mi porse la mano, che strinsi. 
A: Alessandro Angelucci, ma preferisco essere chiamato Alex 
C: Nicola Bravi, soprannome Cicotobbi. Cico per gli amici
S: 2) Tra te e Giorgio sembra esserci un rapporto che va oltre ad una semplicissima amicizia..
osservò.
A: Ehm.. no no.. non c'è niente di più di un'amicizia molto stretta. Nulla di più. Siamo solo amici! O almeno.. mi interruppi. Avevo già detto troppo..
S: O almeno..?
A: No, nulla
abbassai lo sguardo.
S: Alex.. Giorgio è un ragazzo fantastico. Ha un cuore d'oro, ma è difficile entrarci.. per via del suo passato.. che se vorrà ti racconterà lui, quindi non forzarlo a raccontarti della sua vita, perché (se quello che io e Cico sospettiamo ci sia fra voi due) ti racconterà tutto più avanti, quando se la sentirà.. Ma vabbè. Sappi solo che né io, né tanto meno Cico, siamo stupidi, e conosciamo Giorgio meglio di tante altre persone. Se lui ti ha fatto spazio nel suo cuore vuol dire che sei davvero importante per lui.. non giocare con il suo cuore, Alex, e non farlo soffrire, mai, ti prego, Alex.. non riuscirei a vederlo stare male ancora.. mi disse.
A: Non posso far soffrire la persona alla quale appartiene il mio cuore.. mormorai, più a me stesso che ai due ragazzi davanti a me, alzando lo sguardo.

Cico e Stre mi sorrisero.

C: Penso che ci rivedremo presto. Ciao Alex disse, soddisfatto.

Strecatto mi salutò con un cenno del capo. 
I due si girarono e uscirono dal commissariato. 
Presi un respiro ed entrai nella cella 3F.

G: Alexino.. ma tu pensi seriamente che non sia io il colpevole? mi chiese, non appena aprii la porta.

Mi avvicinai a lui e gli porsi le mani, facendolo alzare. Io non rispondevo e lui continuava a fissarmi con quei suoi occhioni scuri.. 

G: Alex? Rispondi?
A: Mh..
dissi, mentre scuotevo la testa per dire di no.

Lui abbassò lo sguardo. Già vedevo le lacrime scorrergli sulle guance.

A: Ei ei ei.. dissi, mentre gli facevo alzare la testa, in modo da vederlo in faccia. L'unico crimine che hai commesso, topolino, è stato quello di aver rubato il mio cuore gli sussurrai all'orecchio.

Lui mi fissò a lungo, senza spiccicare parola.
Ad un certo punto mi si avvicinò di scatto al viso, trovandomelo a meno da due centimetri. Eravamo talmente vicini che sentivo il suo respiro caldo sul volto.. Lui era in punta di piedi, ma ancora era di cinque centimetri più basso di me! 
Io invece, per conto mio, le mai sui suoi fianchi, non riuscivo a fare altro se non fissargli ossessivamente le labbra, desiderando solo di assaporarle..

G: Ti prego.. sussurrò, allacciando le braccia al mio collo. Baciami..

Accontentai sia lui sia me, riducendo la distanza che c'era tra di noi, unendo le nostre labbra in un bacio dolce, un semplice bacio a stampo, ma pieno dell'affetto e dell'amore che che provavamo uno dei confronti dell'altro..
Mi trovai presto a picchiettare con la lingua sulle labbra del più piccolo, chiedendo l'accesso alla sua bocca. Lui me lo concesse, schiudendo leggermente le labbra, e le nostre lingue iniziarono a danzare in un fuoco di passione. 
Feci scivolare le mani dai suoi fianchi alle sue cosce, prendendolo in braccio e appoggiando la sua schiena al muro, il tutto senza staccare le mie labbra dalle sue.

A: Ti amo Topolino sussurrai sulle sue labbra, quando ci staccammo per riprendere fiato. 
G: Anche io Gattino dopo avermi dato un altro bacio a stampo. 

Entrambi eravamo al corrente che il nostro rapporto non sarebbe dovuto esistere, per via dei nostri ruoli, io il poliziotto e lui il carcerato.. ma a nessuno dei sue importava ormai più di tanto.. io e lui, in questi ultimi mesi, avevamo superato le difficoltà insieme, e così avremmo continuato fino a che non ci saremmo separati..

The Boy From Cell 3FDove le storie prendono vita. Scoprilo ora