Man mano che se ne andavano tutti io ero sempre più in ansia..
F: «Oggi chiudi tu?» mi chiese, verso le 22:00, quando eravamo rimasti solo noi due nel corridoio.
Annuii. Lui appoggiò le chiavi sulla scrivania e uscì. Io rimasi seduto per latri dieci minuti buoni, poi mi alzai, presi un mazzo di chiavi e feci scattare la serratura. Il ragazzino se ne stava sdraiato sul letto, verso la parte del muro. Cercai di fare il più piano possibile.
Era una sorpresa.A: «Sei sveglio?» sussurrai, inginocchiandomi sul pavimento polveroso della cella.
Lui si girò dalla mia parte e mi saltò al collo.
G: «Oh Alex!» singhiozzò piano. «Avevo paura che non saresti più tornato..»
A: «Non potevo abbandonarti, Topolino» sorrisi e lo abbracciai.
G: «Da quand'è che mi chiami Topolino?» rise.
A: «Non ti piace?»
G: «Se sei tu a chiamarmi così mi piace..» sussurrò.
A: «Hai le vertigini?»Scosse la testa.
A: «Ti sai arrampicare?»
G: «Circa..»
A: «Ti mancano la luna e le stelle, Topolino?» gli chiesi, mentre ci alzavamo entrambi e io gli prendevo la mano.Annuì. Io gli sorrisi, nel buio della cella.
A: «Vieni» gli sussurrai, precedendolo fuori dalla cella.
G: «Ma.. non posso..» mormorò.
A: «E chi se ne frega» dissi.
G: «Ma.. se ci scoprono? Sai che verrai licenziato, vero?»
A: «Non ci scoprono. Oggi è venerdì 13. Ho controllato e ho scoperto che anche gli altri venerdì 13/17 diverse persone hanno preso ferie per scaramanzia. Poi oggi sono rimasto solo io..»Lui rimase zitto, limitandosi a seguirmi.
Camminammo senza scambiarci una parola per un paio di minuti, salendo le scale, a rompere il silenzio della notte solo il rumore dei nostri passi e il flebile suono dei nostri respiri.
Arrivammo in soffitta, dove aprii la ''botola'', o non so come chiamarla, che portava sul tetto. Salii la scala e mi sedetti sulle tegole, seguito a ruota da Giorgio.
Lui appoggiò la testa alla mia spalla.G: «Metti della musica? Ti prego» sussurrò.
Annuii, prendendo il telefono. Digitai la password velocemente e gli diedi il dispositivo.
Ci sdraiammo sul tetto, la luce delle stelle a illuminare il cielo buio.A: «Giò..» sussurrai.
G: «Mh?»
A: «La vedi la luna?»
G: «Uhm..» rimase zitto per un paio di secondi. «No, penso che sia coperta dai tetti.. perché?»
A: «Mh.. io, invece, la vedo..»
G: «Ma- non c'è..»
A: «Io la vedo accanto a me..» mormorai.Non rispose. Si limitò a guardarmi, la testa leggermente inclinata verso sinistra e le guance rosse.
G: «Penso che tu abbia le allucinazione» disse dopo un po', rannicchiandosi al mio fianco. «Io non sono la luna.. forse lo ero.. molto tempo fa.. ma ora no. Ora posso essere solo un cratere» sospirò.
Lo guardai, cercando di avere uno sguardo dolce. Non dissi parola, mi limitai a fissarlo con le canzoni dei Coldplay in sottofondo..
Æñg̉øłø r̉ỉñ¢øg̉łỉøñỉŧæ:
L'ultima volta che ho pubblicato è stata la settimana scorsa, nice:D
Scusatemi il capitolo corto ma i blocchi dello scrittore persistono anche qui:/
E poi boh, non ho mai voglia de fa un caz- però ok;)
-5 ALLA FINE DELLA SCUOLA SENZA CONTARE IL WEEKEND!
La mia gatta mercoledì ha fatto 10 anni e noi ce ne siamo dimenticati! Nice pt.2!
E nulla, ieri potevo andare dal mio besto friendo ma non ci sono andata perché dovevo andare da un'altra parte con la mia famiglia):
Ma forse vado domenica:D
E nulla
Un saluto da una Fede svogliata<3
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The Boy From Cell 3F
De Todo[COMPLETA] /Alessandro entra a far parte della polizia di Roma. Ha una laurea in psicologia e ha passato il test per entrare in commissariato a pieni voti. Al suo arrivo viene riaperto un caso chiuso ormai da quasi due anni, il così detto ''Caso Co...