F̉ẺD̉ẺR̉ỈC̉Ỏ ản̉d̉ N̉ỈC̉ỎL̉Ả

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Mi alzai, pensando al perché della vita e alla suo inutilità. Che se fossi morto anch'io, al mondo non sarebbe cambiato assolutamente nulla.. ma i miei pensieri erano soprattutto su di lui.. quel ragazzino che mi aveva stravolto la vita. Quel diciassettenne dai capelli castani e gli occhi grigi. 

Giorgio..

Il suo nome mi rimbombava in testa, avevo solo la sua immagine davanti a me. Quel ragazzino esile.. che adesso si trovava in prigione..
Sospirai, mi vestii e uscii di casa per andare a mangiare qualcosa al bar di fronte a casa. 

F: «Alex? Stai bene? Ti vedo giù..» mi disse, quando arrivai in commissariato.
A: «Ehm.. forse. Ma non ho voglia di parlarne.. invece, sai dove sono le carte con le cose che avevo trascritto dell'interrogatorio con Giorgio, il mese scorso?»
F: «Sì, certo! Sono nel mio ufficio, ma a cosa ti servono?»
A: «Solo per un indirizzo.. nulla di troppo importante..»
alzai le spalle.

Francesco mi fece cenno di seguirlo, e così feci. Mi diede le carte, lo ringraziai e tornai a pensare a come risolvere il caso Conti e a far scagionare Giorgio. 

A: «Sono sicuro che ci avesse detto un indirizzo.. me lo ricordo..» borbottai, tra me e me. «ECCOLO!» esclamai dopo un paio di minuti. 

Via Condotti 115. 

L'indirizzo del migliore amico di Giorgio. 
Uscii dalla struttura e aprii Google Maps, inserendo la mia destinazione. 
C'erano solo dieci minuti di strada, per cui decisi di andare a piedi, rischiando non poche volte di schiantarmi contro un lampione. 
Arrivai davanti a una schiera di villette.
109, 111, 113, 115! 
Suonai al campanello.
Un ragazzo sui ventiquattro anni, penso, capelli castani con riflessi rossi, occhi di un marrone talmente scuro che poteva sembrare nero e una specie di macchia più scura su un occhio e altro circa quanto me, si affacciò sulla porta. 

?: «Scusi la domanda.. ma le chi è? Perché penso che abbia sbagliato casa. Io non la conosco. A meno che.. STRE!» aggiunse alla fine. 
S: «Cico, cosa c'è?» chiese il ragazzo, sui 20 anni, capelli biondi sfumati viola sulle punte, occhi mielati e dallo sguardo sguardo dolce.
C: «Conosci questo ragazzo?»
S: «No»
C: «Bene, allora se ne vada, non vogliamo comprare robe, se è questo che vuole»
A: «No no. Non voglio vendervi assolutamente nulla. Vorrei solo delle informazioni su un, presumo, vostro caro amico»
C: «E lei chi è per chiederci queste informazioni?»
A: «Sono un poliziotto. Mi servono quante più persone possibili che mi aiutino a scagionarlo..»
S: «Mh.. amore, sembra onesto.. ma comunque, se lo posso sapere, chi è questa persona?»
A: «Giorgio..»

Gli occhi del più piccolo si illuminarono di lacrime. L'altro, per conto suo, cercava di nascondere la tristezza. Il maggiore sussurrò qualcosa al violetto. 

S: «Io e Giorgio s-siamo migliori amici. Non voglio aspettare di avere 52 anni prima di rivederlo come prima..» disse, con la voce spezzata.

Sorrisi. 
Il ragazzo mi fece segno di entrare e si voltò. Io lo seguii. 

C: «Bene.. allora, io sono Nicola Bravi, lui è il mio ragazzo, Federico. E lei?»
A: «Io mi chiamo Alessandro Angelucci. Potrei sapere il cognome di Federico?»
S: «Eh vabbè.. tanto ormai non potevo vivere nell'ombra ancora a lungo..»
sospirò. «Piacere, Federico De Angelis. Il terzo figlio di Teresa Conti e Marco De Angelis, nonché persona che ha fatto incontrare Francy e Giò. Ah, e per la cronaca: i miei mi hanno sempre odiato. Io non ci posso fare nulla se mi piacciono le persone del mio stesso sesso, ma loro mi odiavano per questo..» sfiorò le labbra di Nicola con un bacio delicato. 
A: «E abbiamo quindi trovato il terzo figlio della defunta.. cosa hai pensato quando hai saputo che tua madre era morta?»
S: «Solo un senso di leggerezza. Di non essere più lo ''sfigato'' della famiglia. Sapevo che senza di lei sarei stato più felice.. con il mio Cico..»
sorrise tra le lacrime. 

Rimasi zitto per qualche secondo. 

A: «Mh.. altra domanda: voi facevate parte di un gruppo di amici dove c'era anche Giorgio?»
C: «Certo! Facevamo e facciamo tutt'ora parte dei wgf. Siamo amici da molto tempo, giochiamo a Minecraft e registriamo video. Lyon è il capo»

Annuii lentamente. Mi congedai e uscii, tornando in commissariato. 
Sorrisi tra me e me. Giorgio non sapeva.. Giorgio non doveva sapere.. o forse glielo avrei detto, che sapevo tutto? Che conoscevo due dei wgf? E che sapevo il nome di un terzo? Non lo so. Lo avrei scoperto solo vivendo.









·Æñg̉øłø r̉ỉ̉ñ¢øg̉łỉ̉øñỉ̉ŧæ:·

Weeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Sono tornata! C'ho messo 27.000 ere a pubblicare, però dettagli, l'importante è che ci sono:).
Comunque, mia mamma ha scoperto anche wattpad, però le va bene che scrivo :D. Mi ha solo detto di stare attenta a non condividere troppe informazioni personali, e che quando finisco sta storia la vuole leggere!):
Comunque la canzone iniziale>>>>>
No, ceh, scusate ma i Maneskin>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>
Io? FiSsAtA cOn I mAnEsKiN? Nahhhh
Ma quando mai!

The Boy From Cell 3FDove le storie prendono vita. Scoprilo ora