"Aby va tutto bene?" Singhiozzo nell'incavo del suo collo senza staccarmi nemmeno quando mi sposta una ciocca di capelli d faccia. "Cazzo se non mi dici che ti succede non posso aiutarti."
Cerco di calmare i miei singhiozzi e quando ci riesco tiro un sospiro prima di staccarmi da lei. Mi metto a sedere bene contro il muro e la guardo. Mi asciugo le lacrime velocemente con la manica della felpa e le sorrido imbarazzata.
Dio,come diavolo ho fatto a cadere così in basso.
"Mi dispiace,Andrea. Non volevo fare...uhm...tutto questo." Mormoro facendomi rossa. Lei mi sorride cercando di tranquillizzarmi e scivola più vicina a me.
"È okay Aby,va tutto bene." Mi rassicura portando una mano sulla mia coscia. Sussulto al contatto,ma lei sembra non accorgersene. "Però ti prego dimmi che ti è successo." Mi chiede speranzosa.
"È ancora presto piccola per sapere la storia della mia vita." Le sorrido stanca . Lei annuisce riluttante. Non insiste e la ringrazio mentalmente.
"Hai fame?" Mi chiede alzandosi da terra,la imito e scuoto la testa.
"Hai sonno? Perché potremo vedere un film o...uhm..non lo so io-"
" vada per il film" le dico avviandomi verso il divano "e Andrea.."
"Si?"mi guarda aspettando che io continui.
"Grazie." Le sorrido sincera.
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"È stato il peggior film che abbia mai visto!" Scandisco le parole non appena i titoli di coda compaiono sullo schermo della TV.
La ragazzina mi guarda con la bocca aperta e io alzo un sopracciglio con un sorriso beffardo.
"Come puoi non apprezzare 'Memoria del cuore'?" Mi chiede scioccata e rido della sua espressione. Restiamo a discutere per un altro quarto d'ora sul divano prima che anta il mio telefono squillare. Mi sporgo verso il tavolino da caffè di vetro e sbuffo quando vedo il nome di mia madre sul piccolo schermo.
Non le rispondo,non mi va.
"Hai sonno?" La voce della ragazzina mi fa sobbalzare.
Ho questo 'difetto':spesso mi isolo da tutto, entro in una dimensione tuta mia dimenticandomi di ciò che mi sta attorno.
"Io...uhm..si,è meglio se vado a dormire. Sono stanca morta." Dico massaggiandomi le tempie.
Oggi è stata una giornata d'inferno e ho davvero bisogno di andare a letto.
"Si okay..beh ti prendo qualche cuscino e una coperta e poi ti do qualcosa da metterti anche se dubito fortemente che i miei vestiti ti stiano." Ride alla fine guardandomi. Ha ragione,io sono molto più alta di lei e più formosa,in tutti i sensi, quindi è quasi improbabile che i suoi vestiti mi vadano.
"Non fa niente, sto bene così." Dico per rassicurarla ma non lo penso davvero.
I miei jeans sono troppo stretti e so che morirei di freddo con solo la canotta,ma mi dispiace metterla in difficoltà.
Un guizzo le percorre il volto e subito dopo è corsa su per le scale.
È proprio strana. Penso tra me e me guardandomi.intorno annoita.
Torna dopo qualche minuto e quasi cade per le scale a causa dei cuscini che le impediscono di vedere dove mette i piedi. Le vado incontro ridendo di lei e mi guadagno uno sguardo omicida da parte sua. Le sorrido colpevole e palesemente divertita.
Mi sistema accuratamente i cuscini sul grande e fortunatamente comodo divano sistemandoci sopra una coperta leggera.
Scoppio a ridere non appena vedo il motivo del lenzuolo:tanti piccoli gufi sembrano ballare tra di loro in modo buffo.
Trovo tutto più divertente perché i gufi sono i miei animali preferiti e questi sono davvero grazioso.
"Me l'ha regalata mia nonna." Mi spiega lei imbarazzata e io annuisco divertita. Mi porge una pila di vestiti e io la ringrazio.
"Se hai bisogno di qualcosa io sono di sopra. Buona notte Abigail." Mi sorride e vedo che è combattuta,ma non so da che cosa.
"Grazie e buona notte anche a te." Le sorrido e lei annuisce facendo per andare via.
È ormai al terzo scalino che la chiamo.
"Il bacio della buona notte no?" Le dico con un ghigno. Lei arrossisce sensibilmente,ma poi scende velocemente avvicinandosi a me.
Chiudo istintivamente gli occhi quando,alzandosi sulle punte dei piedi,poggia le labbra sulla mia guancia. Le prendo il polso non appena fa per allontanarsi da me. Mi guarda confusa aspettando un mio movimento che arriva quando poggio le mie labbra sulla sua guancia,vicino alle sortili labbra pallide. Sento le sue labbra distendersi in un sorriso e i suoi occhi chiudersi al contatto. Sorrido contro la sua pelle e quando sento il suo calore sotto le mie labbra capisco.
Capisco che lei è come me e questo mi fa gonfiare il cuore.
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New Orleans' Lesbians
Novela Juvenil"Ormai mi hanno cambiata e non posso tornare indietro. Non voglio. Credo..." Non ho letto molte storie che trattano di lesbiche in giro quindi ho pensato di scriverla io. Spero che questa storia piaccia e che la apprezziate nonostante il tipo di cop...