Capitolo 16

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«Kira, che diavolo stai facendo? Dobbiamo andare via, lasciaci», provò a farla rinsavire Raffaello.

Era davvero la ragazza che aveva conosciuto poco tempo prima? No, impossibile. Non era lei. Non poteva esserlo.

Le avevano fatto qualcosa, ne era più che sicuro. Il cuore batteva all'impazzata. Era incredulo.

Kira non rispose, anzi non lo guardò nemmeno. Occhi persi nel vuoto, era come se non fosse realmente lì. Non era più padrona del suo corpo e della sua mente. L'avevano persa definitivamente?

Leonardo non spiccicò una parola, era bloccato. Guardava semplicemente la scena con occhi sbarrati. Che accidenti stava succedendo?

Dietro di loro si sentì un tonfo: Tiger Claw li aveva raggiunti e aveva riacquisito un minimo di razionalità che lo rendeva un po' più umano. Con ancora il respiro pesante, cercò di darsi un contegno di fronte a Shredder e si inchinò.

Il capo ghignò.

Era esattamente quello che si era immaginato da quando aveva organizzato quel piano, tanto assurdo quanto infallibile. Dovevano piegarsi tutti davanti al suo potere. Il mondo avrebbe visto cosa significava andare contro di lui.

«Cosa vuole che faccia adesso, signore?», domandò meccanicamente Kira.

«Portali nella cella preparata appositamente per loro. Ti potrai divertire a torturarli più tardi. Intanto aspettiamo che ci raggiungano anche le altre due tartarughe e da quello che sento non ci vorrà molto», era sicuro che già fossero già entrati in azione per trovare Raph e Leo, era solo questione di attimi e anche loro sarebbero caduti nella trappola. Doveva solo avere un altro po' di pazienza e magari avrebbe raggiunto un altro obiettivo, quello più importante: uccidere quel maledetto topo.

Si voltò e si diresse verso l'uscita con al seguito Baxter Stockman e Tiger Claw. Aveva un incontro con alcuni venditori di armi in nero quindi si sarebbe assentato per un po' ma era consapevole che la ragazza avrebbe eseguito l'ordine. Non c'era nulla di cui preoccuparsi.

No... Donnie... Mickey...

«Tu non li toccherai!», sentendo quelle parole i due fratelli provarono di nuovo a rialzarsi ma ogni possibilità di fuga svanì nel momento stesso in cui Kira usò i suoi poteri per schiacciarli ed esercitare una pressione su di loro, ancora stesi a terra, senza dare segni di cedimento. Gli mancava l'aria data la forza utilizzata, infatti boccheggiavano nel tentativo di non svenire.

«Ki... ra... fer... mati...», Raffaello riuscì a dire a malapena. L'avrebbe salvata, l'avrebbe liberata da quella gabbia in cui l'avevano messa.

Ancora una volta Kira rimase in silenzio.

«Ti... prego...», non una singola parola.

Maledetti, come l'avete ridotta!?

Sul pavimento si formarono delle ragnatele di crepe, a dimostrazione della presa ferrea della ragazza.

Era lei che comandava e loro l'avrebbero seguita senza fare storie. Non li avrebbe lasciati andare per nulla al mondo.

Così, cominciò a trascinarli con forza fuori dal laboratorio dato che la "sorpresa" loro riservata si trovava nel palazzo di Shredder.

«No, no, aspetta! Si può sapere che ti prende? Ti sei dimenticata di noi, di me?», urlò Raph provando ad afferrarle la mano ma Kira lo fermò immediatamente, stringendo la presa e scuotendolo un po'.

Per la prima volta da quando si era risvegliata cambiò espressione. I suoi occhi divennero più scuri, labbra strette e nervi tesi.

«Non provarci mai più, hai capito?», gli ringhiò a pochi centimetri dal viso.

TMNT | You saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora