Capitolo 11

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La voce inconfondibile di Raffaello faceva eco.

«Raph!», urlò Leo correndo dal fratello che era appena stato colpito da Shredder.

«Tutto okay?», gli chiese aiutandolo ad alzarsi.

Raffaello rimase un attimo stupito.
«Tu cosa ci fai qui? Non saresti dovuto venire!», disse con il fiatone a Leo.
Nella sua frase si poteva percepire preoccupazione; anche se era il più duro nei confronti dei fratelli, avrebbe fatto di tutto pur di tenerli al sicuro.

«Come che ci faccio qui?! Siete spariti all'improvviso e...», non finì la frase poichè due shuriken sfiorarono le teste dei fratelli per conficcarsi poi nella parete dietro di loro.

«Allora, vogliamo finirla una volta per tutte o no?».

«Shredder...», pronunciò il suo nome Leonardo mettendosi in posizione di attacco e pronto a sfidarlo.

«Tu dovresti essere Leonardo, il leader del gruppo. Finalmente ho l'onore di fare la tua conoscenza», disse con una voce glaciale, probabilmente con un sorrisetto in volto.

Leonardo sfoderò anche l'altra spada e lanciò uno sguardo di sfida in direzione di Shredder che diminuiva le distanze.

«Leo che stai facendo? Dobbiamo andare via! Subito!», lo pregò Raph ancora dolorante mentre si reggeva il braccio con la mano sinistra. Era messo davvero male: occhio gonfio, graffi ovunque e sporco di sangue. Come faceva a stare in piedi non si sa.

Leonardo lo guardò e vide disperazione nei suoi occhi.  Riconosceva quello sguardo: aveva paura per se stesso ma soprattutto per suo fratello che potesse fare la stessa fine, o peggio. Alternò lo sguardo tra Raph e Shredder che intanto si era fermato per godersi la scena: amava incutere timore, la paura della gente gli dava in un certo senso potere e soddisfazione. Nessuno avrebbe potuto cambiare la sua indole di essere padrone di tutto, nessuno.

Leo prese la decisione migliore. Rimise le spade nelle fodere ed aiutò Raffaello che lo ringraziava con lo sguardo per non essere stato precipitoso e affrontare Shredder.

«Non so dove sia andata...», rivelò Raph con un filo di voce. Leonardo capì perfettamente a chi si stesse riferendo ma rimase lucido e con il cuore in gola per la brutta notizia, si sbrigò a togliere le tende, reggendo il fratello.

Shredder, vedendo i due cercare di scappare, provò a raggiungerli ma fu tutto invano perchè Leonardo con il braccio libero, visto che con l'altro teneva Raph, lanciò un fumogeno e scomparirono, senza lasciare tracce.

Shredder cacciò un urlo di rabbia perchè se li era fatti scappare ma qualcuno purtroppo era rimasto...

«Maestro, ho la ragazza», gli riferì Tiger Claw che reggeva per la maglietta Kira ormai priva di sensi.

Come diavolo aveva fatto? Semplice. Oltre ad essere un abile combattente era anche molto furbo. Portava sempre con sé una specie di polvere che, se respirata, ti faceva perdere i sensi immediatamente. La tigre doveva aver approfittato di un momento di distrazione di Kira per lanciarle la polvere addosso. Purtroppo i poteri erano inutili, non l'avrebbero potuta salvare.

Shredder guardò il suo combattente migliore con approvazione. Era stupito, doveva ammetterlo.

«Ottimo lavoro Tiger Claw. Richiama i tuoi uomini e raggiungimi nel laboratorio di Stockman. Porta con te la ragazza, ho in mente di attuare il piano», disse il maestro mentre si dirigeva verso l'uscita con un ghigno nascosto dall'elmo.

La tigre sentendo la parola "piano" sorrise in maniera malefica. Quella ragazza non sapeva a cosa andasse incontro, avrebbe avuto un bel risveglio e lui non aspettava altro che vederla soffrire dopo tutto quello che gli aveva causato, voleva vendetta.

Con la ragazza su una spalla, andò a richiamare i suoi uomini; molti dei quali conciati malissimo, alcuni zoppicavano.

«Forza femminucce! Prevedo una bella serata», si lasciò scappare con un ghigno stampato sulle labbra.

Tutti insieme si diressero verso il laboratorio di Baxter Stockman, dove quest'ultimo e Shedder lo stavano aspettando con il premio che aveva tra le mani.

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«Ti senti bene?», domandò per la millesima volta Leonardo a Raph mentre cercavano di allontanarsi il più possibile da quel posto che aveva portato solo a tanta sofferenza.

Si muovevano velocemente sopra i tetti dei palazzi lì intorno; uno reggeva l'altro ma allo stesso tempo si facevano forza a vicenda.

Quell'incontro con Shredder li aveva destabilizzati ma non l'avrebbero mai ammesso ad alta voce, tutti e due troppo orgogliosi.

Raph inoltre si sentiva in colpa perchè aveva perso di vista Kira; non sapeva se stava bene, se era ferita, non sapeva proprio un bel niente e questo lo mandava su tutte le furie. Se le fosse accaduto qualcosa, non se lo sarebbe mai perdonato. Lui doveva proteggerla a qualunque costo.

«Ora basta, smettila! Non è stata colpa tua okay?», gli disse con serietà Leonardo che lo stava vedendo distruggersi psicologicamente per tutti i pensieri non proprio allegri che gli balenavano in testa e lo stavano facendo sentire ancora più colpevole di quanto già non si sentisse lui.

«Invece si. Dovevo rimanere al suo fianco ma l'idea di poter distruggere Shredder una volta per tutte mi ha fatto perdere completamente la ragione...», parlò sconsolato Raffaello, con il rimorso che lo stava mangiando vivo.

A quel punto Leonardo si fermò e lo prese per le spalle.
«Tu volevi fare tutto da solo? Ma ti sei impazzito?», lo rimproverò. Era pazzo se pensava di poter fare fuori un avversario come Shredder.

«Devi imparare a pensare prima di agire», continuò.

«E tu invece fai il contrario: pensi troppo e non agisci mai», rispose a tono Raph che si era scansato bruscamente dalla stretta ferrea del fratello. Non gli piaceva essere ripreso, soprattutto da Leo.

«Potevi morire, te ne rendi conto almeno?».

«Perchè ti preoccupi così tanto? Con me fuori dai giochi, magari avevi qualche possibilità con Kira no?», Raph si prese gioco di lui, uno di fronte all'altro che si guardavano intensamente.

Leonardo era ferito.
«Come puoi dire una cosa del genere? Sono tuo fratello, mi preoccupo per te a differenza tua», non riusciva a credere alle sue orecchie. Litigavano spesso è vero ma alla fine avevano tutti e due lo stesso sangue, non si sarebbero mai fatti del male a vicenda.

«Non voglio parlare con te», Raffaello strinse i pugni, si girò e fece per andarsene quando la voce di Leo lo fermò.

«Fai come vuoi ma per quanto riguarda Kira agirò per conto mio, non ti devi intromettere. Sarò io a salvarla», gli disse più sicuro che mai, non sapendo però che con quell'affermazione aveva spezzato ancora di più il legame già poco stabile che avevano le due tartarughe.

«Vedremo se sarà così...», disse Raph freddo e senza voltarsi, lasciando suo fratello da solo, come ha sempre fatto.

****
Ciao a tutti! Spero che voi e le vostre famiglie stiate bene. Come vanno le vostre lezioni online? Io sinceramente non ce la faccio più.
Questa quarantena proprio non ci voleva, tutta questa situazione non ci voleva. Mi raccomando non fate gli stupidi e restate a casa. Se vogliamo risolvere tutto quanto dobbiamo pensare razionalmente, dobbiamo pensare non al bene individuale ma a quello comune.
Detto questo scusate l'assenza, mi farò perdonare promesso! Fatemi sapere come state passando questi giorni chiusi in casa. Io studio, studio e ancora studio. Speriamo bene, tengo le dita incrociate!

Un bacio!
-V.

TMNT | You saved meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora