«Non posso crederci. Cosa significa tutto questo?», i due fratelli si guardavano intorno nervosamente e con il cuore che batteva a mille.
«Farà parte del piano di Shredder. Possibile che non ci siamo accorti si nulla?», si rimproverò Donatello.
Davanti a loro c'era una distesa infinita di tubi di vetro e distanziati tra loro e posizionati in verticale, che ricoprivano tutto il perimetro. Date le loro notevoli dimensioni, si poteva intuire che servissero per contenere qualcosa.
Ogni cilindro trasparente poggiava su una base anch'essa a forma circolare, piena di pulsanti e schermi di varie grandezze. Probabilmente per tenere tutto sotto controllo.
«Ce ne saranno almeno cinquanta di questi cosi qui dentro», iniziarono ad avvicinarsi con passo lento e facendo attenzione.
Dalla loro prospettiva si poteva intravedere che dentro ad ogni contenitore ci fosse effettivamente qualcosa... o meglio dire qualcuno.
«Donnie che facciamo?», gli domandò il fratello.
«Non lo so, ma non toccare nulla. Non sappiamo cosa potrebbe succedere», lo avvisò con sguardo duro conoscendo perfettamente il fatto che Michelangelo fosse attratto da qualsiasi cosa si potesse premere o anche solo dal suo sbrilluccichio, manco fosse una gazza ladra.
«Ti sembro uno che non sta attento?», chiese quasi offeso appoggiandosi in modo sbadato proprio su alcuni di quei pulsanti.
All'improvviso una luce arancione iniziò a lampeggiare, illuminando la stanza e un suono simile ad una sirena cominciò a rimbombare a tutto volume.
Mikey tolse subito la mano e assunse un'espressione d'imbarazzo e di scuse.
«Ops».
«Ecco! Che ti avevo detto? Non ti lamentare se poi nessuno ti vuole nella propria squadra!», lo sgridò scocciato allargando le braccia.
«Oddio, cosa facciamo? Ci verranno a prendere, lo sento! Ci rinchiuderanno in qualche cella fredda e buia per poi trasformarci in animali parlanti come quelli dei miei fumetti! Aiuto!», diede di matto travolgendo il fratello che cercava di afferrarlo per le spalle per farlo stare zitto.
«Idiota, sei già un animale parlante! E ti muovi un po' troppo per essere una tartaruga. Vuoi stare fermo?».
Furono i due minuti più lunghi della loro vita.
Caos, terrore e paura.
Li avrebbero sicuramente presi e torturati mentre cercavano di strappare loro qualche informazione. Scenari catastrofici si stavano facendo spazio nelle loro menti. Tutta colpa di quei film apocalittici che si ostinavano a guardare nonostante fossero i più impressionabili tra i fratelli, specialmente il più piccolo.
Furono però anche due minuti in cui non successe assolutamente nulla.
Nessuno arrivò, nessuno li trovò, nessuno che cercava di rinchiuderli in una cella.
Niente di niente.
I due si guardarono negli occhi nella speranza di avere un cenno positivo uno dall'altro e che non fosse tutto frutto della loro immaginazione.
Erano effettivamente ancora lì, sani e salvi.
Mikey finalmente si calmò, mettendo fine ai pensieri che vedevano protagonista la loro fine.
In silenzio e con le mani a posto, si mise dietro a Donatello, decidendo di non fare più di testa sua.
Il più grande fece un sospiro di sollievo. In fondo si era agitato anche lui.
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TMNT | You saved me
FanfictionEra già notte fonda, la piccola Kira stava saltando da un tetto all'altro, come era suo solito fare, quando vide in un vicolo un grosso furgone nero e gli alieni conosciuti come Kraang che stavano sistemando sul mezzo delle grosse scatole di colore...