Capitolo 4

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Pensavo che fosse morto ma com'è possibile?
N: tuu!?
X: in carne ed ossa ciu ciu.
Era Ciro Ricci, ma com'è possibile? Filippo (un amico mio e di mio fratello) l'aveva ucciso.
N: Ma tu non er muort?
C: Agg volut sparir nu poc da tutti e tutto e ci sono riuscito a quanto pare, ma mo mi song scocciat i scappar, mo me voi far verè.
N: E io che centro? Che vuò mò da me?
C: Si l'unica, dopo a gent me, c'aggià incuntrato e mò tu non devi dire nient a nissjuno.
N: Ma che vo fa' Ricci mò?
C: Conosciamoci meglio.
N: Ciro forse non sai che io sono una Di Salvo.
C: Non lo sapevo, ma un po' si vede l'assomiglianza tra te e fratt.
In effetti io e Carmine ci assomigliamo parecchio
C: Allora niente lasciamo stare che è meglio.
N: Ma scusa ma mò come fai?
C: Ma ved ij, tu fatt i cazz tuji, e non dire niend.
N: Altrimenti, che fai, m'accir?
C: Sì.
N: Lo sai che mi hanno arrestata e sto all'IPM? Potrei dire che in realtà sei vivo e libero.
C: Uno non ti crederanno mai, due se lo fai poi t'accir verament'.
N: Nun m' fai paura Ricci.
C: Dovresti averne invece.
Nemmeno il tempo di finire di parlare che passarono 2 agenti di polizia che lo videro e, riconoscendolo, lo arrestarono.
N: Io non fatt' nient' Cirù.
C: O sacc, ci vediamo in carcere Di Salvo.
N: Purtroppo sì.
E se ne andò; mi ha scioccata perché io sapevo che era morto, l'hanno visto Carmine e Filippo coi loro occhi e poi è stato Filippo stesso ad ucciderlo, bho sarà riuscito in qualche modo a sopravvivere, ma chissà in che modo.

Una Di Salvo e un Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora