III

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Giugno 1985

Mentre i due ragazzi pensavano alle loro ex ragazze Will Byers voleva solo giocare a D&D con i suoi amici, con Mike.
Sapeva che ciò che provava per Michael era sbagliato ma non poteva evitare di pensare a lui e di quanto sarebbe un fidanzato migliore di El.
Sapeva di essere stato molto egoista con quel sorriso e quella gioia che aveva provato quando Mike ed El si erano lasciati ma non poteva fare a meno di esserne felice.

–dobbiamo fare in modo di farle tornare da noi!–  esclamò Lucas mentre Mike annuiva.
– vi hanno lasciati! Volete capirlo? Non gliene importa niente di voi. Ora giochiamo a D&D?–
Il gioco non durò a lungo perchè al primo squillo del telefono Mike saltò in piedi e rispose.
–dobbiamo andare a parlare con El– disse il ragazzo interrompendo il gioco.
"Ovviamente preferisce stare con la sua ragazza che con uno come. Quanto sono stupido!" pensò Will correndo fuori casa dei Wheeler dopo aver urlato a Mike di lasciare stare.
–aspetta Will!–
–avete rovinato il gruppo! Ora Dustin non c'è, non vi importa e non importa nemmeno a lui e non lo biasimo. Avete rovinato tutto solo per poter scambiare saliva con delle stupide ragazze!–
– El non è stupida! Non è colpa mia se non ti piacciono le ragazze!–
Il cuore di Will cadde a pezzi, con le lacrime agli occhi si allontanò dalla casa in silenzio.

Le ragazze si trovavano a casa di El, sedute sul suo letto parlando del più e del meno.
Spesso Max sorprendeva El guardarla in modo strano, fissava le sue labbra o tremava quando le loro mani si toccavano.
La rossa avrebbe dovuto pensare che fosse strano ma era lusingata da tutte quelle attenzioni.
Sapevano entrambe che era sbagliato ma i loro cuori battevano l'uno per l'altro.
Ogni volta che c'era un contatto entrambe sussultavano e arrossivano guardandosi negli occhi.
La rossa non si sentiva così con Lucas da molti mesi ormai; in passato c'era stato qualcosa, un sentimento, ma ora era più che altro un amore platonico.
Eleven fissò le labbra della rossa per qualche minuto, poi, finalmente, si fece coraggio e baciò la ragazza.
Era un bacio cauto, insicuro, dolce e breve.
La castana si stacco per vedere la reazione della ragazza che la osservò per qualche secondo.
–Scusa– sussurrò poi.
–Non scusarti. È solo strano. So che è sbagliato ma aspettavo questo momento da tutto il giorno.– disse la rossa in un sussurro.
–mi sono sentita sbagliata tutta la vita– Eleven prese la candida mano  di Max –ma questa è la prima cosa giusta che io abbia mai fatto–

Michael Wheeler si sentiva fottutamente in colpa per essere stato uno stronzo con Will.
Non meritava un amico come lui e lo sapeva.
Insieme a Lucas prese la sua bicicletta e si diresse verso casa di Will non trovandolo lì.
Mike convinse Lucas a tornare a casa visto il fallimento e il temporale che era aplena scoppiato; sapeva dove si trovava Will e voleva che fossero soli.

Pedalò fino al castle Byers urlando il nome di Will poi lo vide, sdraiato vicino alle macerie del suo rifugio segreto.
Mike corse nella sua direzione, il ragazzo a terra non respirava, probabilmente per colpa di un attacco di panico.
Subito il corvino si avvicinò al corpo inerme dell’amico, iniziando a scuoterlo mentre gli gridava di svegliarsi.
Si avvicinò alle sue labbrà soffiandoci dentro ma non successe niente, il castano era steso senza vita sul terreno bagnato.
Il ragazzo decise di non farsi prendere dal panico, Will aveva bisogno di lui;  il suo cuore batteva ancora ma per quanto avrebbe l'avrebbe fatto?
Michael prese in braccio l'amico, incredibilmente leggero, e iniziò a correre verso casa sua con gli occhi lucidi.

Arrivò a casa, stese il ragazzo sul letto e si sedette vicino a lui aspettando che si svegliasse.
Fortunatamente Will aveva ricominciato a respirare ma non aveva ancora ripreso coscienza.
Michael decise di non separarsi dal letto dove giaceva l'amico nemmeno quando i suoi genitori lo chiamatono per la cena.
Era colpa sua, aveva detto delle cose orribili a Will solo perchè voleva difendersi dal pensiero che forse, non era Eleven la persona che amava e che voleva avere per se, ma un ragazzo; e quel ragazzo era il suo migliore amico che probabilmente aveva una cotta per la sua ex ragazza.
Si era reso conto che tutto ciò che gli aveva detto lo aveva detto solo per nascondersi; proiettando se stesso su un'altra persona si era sentito meglio perché in questo modo poteva odiare qualcuno che non era se stesso.
Ma ora la persona che si era accorto di amare giaceva sul suo letto incosciente per colpa sua e del suo egoismo.

Odiava essere diverso e odiava che la persona che l'avrebbe aiutato a nascondersi davanti alla società ora lo aveva lasciato.
Sarebbe dovuto essere triste per El ma non ci riusciva.

Aveva ferito l'unica persona di cui gli importasse qualcosa oltre se stesso e ora sarebbe rimasto solo, come avrebbe sempre dovuto essere.

–Mike–

Wrong Love ~bylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora