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Tw: omofobia, linguaggio pesante, violenza.

Agosto 1985

I ragazzi uscirono dal cinema mano nella mano senza notare che un gruppo di ragazzini li stava seguendo.
Purtroppo l'unica via per tornare a casa era una via stretta, isolata e pericolosa.
Il gruppetto li fermò gridando.
–hey frocetti, dove andate di bello?– erano più grandi di qualche anno e sicuramente molto più forti e alti.
I due provarono a velocizzare il passo ma i ragazzi li buttarono a terra.
–non ci piace che voi finocchi infettiate la nostra città, nessuno vorrebbe mai essere contronatura e schifoso come voi!–
I ragazzi iniziaeono a pestarli e a riempirli di insulti, il biondo si spostò sopra Will per proteggerlo dai colpi che diventano semlre più forti e pieni di rabbia.

Quando i ragazzi li lasciarono finalmente purtroppo era troppo tardi e Edward cedette.
La ferita in testa procurata dai vetri di una bottiglia non smetteva di sanguinare e il ragazzo capì che non gli rimaneva altro tempo.
–promettimi di volare– sussurro il ragazzo mentre Will piangeva –promettimi che volerai anche se non ci sarò io a darti la spinta.–
–Non lasciarmi, Eds, resisti. Ti prego resisti. Ti amo non posso-No no no no no– gridò il castano nonostante il dolore.
Will abbracciò il corpo inerme del fidanzato prima di perdere definitivamente i sensi sperando di raggiungerlo ovunque fosse andato.

La signora Wheeler bussò alla camera del figlio.
Il ragazzo non usciva dalla stanza da due giorni, da quando aveva rovinato tutto con il castano, di nuovo.
–si tratta di Will– disse Karen Wheeler –è in ospedale–
Mike, nell'udire quelle parole, si infilò velocemente le scarpe e si diresse all'ospedale di Hawkins con il cuore che batteva all'impazzata.
Non aveva nemmeno chiesto di cosa si trattasse ma la madre era così preoccupata che era sicuramente qualcosa di grave.

Quando Michael arrivo all'ospedale avvistò Joyce, Jonathan, Max, El e Hopper seduti in sala d'attesa.
Il ragazzo si sedette aspettando, in silenzio, insieme alla famiglia dell'amato, un dottore.
Joyce venne chiamata da un infermiere mentre il corvino massacrava le sue mani, non riusciva a scacciare dalla testa il pensiero che forse non avrebbe più visto il dolce viso di Will.
Quando finalmente la signora Byers si riavvicinò aveva il volto bagnato dalle lacrime.
–È in coma– spiegò mentre lo sceriffo l'abbracciava in segno di conforto –i dottori non sanno quando si sveglierà né  se lo farà.–
–il ragazzo ha sopportato tante cose, supererà anche questa.– disse Hopper baciandola dolcemente.
Mike crollò sulla sedia –posso vederlo?– chiese in un sussurro.
–ormai si è fatto tardi e i dottori non accettano più visite. Tesoro ti andrebbe di dormire da noi questa notte?–
Il corvino annuì in silenzio mentre tutti i ricordi con il ragazzo apparivano in bianco e nero nella sua testa, come un vecchio film ormai non più legato al presente; come qualcosa da buttare.

Will Byers aprì gli occhi ritrovandosi sdraiato in un bel prato verde fiorito insieme al ragazzo che amava.
Edward disegnò in silenzio i dolci tratti del ragazzo seduto sulle sue gambe mentre canticchiava una dolce canzoncina.
–Sono così felice che tu sia quì, Eds– sussurrò il castano baciandolo.
–Sono felicissimo anche io di vederti ma devi tornare a casa–
–permettimi di restare con te– lo supplicò Will –almeno per qualche giorno. A nessuno importerà della mia scomparsa.–
–A Mike sì– disse Eddie mentre tracciava il contorno delle labbra dell'amante –per quanto possa odiarlo capisco che è follemente innamorato di te.–

–non mi importa di quello che prova lui, l'unica persona importante per me sei tu e lo sarai per sempre.–
–presto non lo sarò più–

Wrong Love ~bylerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora